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Donato M. Mazzeo  MASCHITO
Maschito  Storia e Leggenda Verso il Futuro
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APPREZZO Dl VENOSA
E MASCHITO
DEL TAVOLARIO HONOFRIO
TANGA (1615)

Dal documento di H. Tanga emerge che l’irrequietezza spesso sfociata in scorribande, “scassazioni” e “pratiche con banniti” sul territorio e subito represse dal vicerè Consalvo de Cordova, in più occasioni, è praticamente scomparsa, sino a descrivere la popolazione maschitana, formata in gran parte da profughi immigrati, in maniera idilliaca e propriamente da borìì cives. "..li habitanti dì Maschito sani e robusti, sono di buon aspetto così I’huomini come le donne . .sono tutti albanesi forestieri venuti ad abitare in detto casale moltissimi anni orsono . . .vì sono anco persone Civili, come sono Huomini d’Armi e Cavalli leggieri et altri soldati.

Del resto sono tutti bracciali, fatigatori che si procacciano il loro vitto con la zappa et in altri esercizi foresi con aggiunto delle loro donne, et altre a filare, tessere e cucire et altri esercitii femminili alle loro cose. Sonovi de’ vecchi, ma pochi, e de’ fanciulli non vi è molto numero. Sono genti quiete e pacifiche, ma di spirito e industriose”.

 

 

 

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