Capitolo 3
Decennio 1960-1970
AlI'inizio del campionato '60-'61, la Lega Lucana incaricò Angelo Giacummo e
Vincenzo Lagrutta di occuparsi della squadra di calcio moliternese, per
consentirne la partecipazione. ad un campionato di quattro gironi fino
all'annata '63-'64.
II Moliterno ripartì così nel torneo '60-'61 dalla seconda Divisione con due
squadre: i Cadetti moliternesi e il Moliterno B.
Entrambe furono inserite nel girone I e la classifica finale vide attestarsi
i Cadetti al primo posto con undici punti e il Moliterno B al secondo posto
con sette punti. In virtù di questo risultato, i Cadetti furono promossi in
prima Divisione e conclusero il campionato successivo al settimo posto.
Degna di rilievo fu sicuramente l'ultima partita, disputata nel campionato
'61-'62 dal Moliterno contro la squadra di Montecalvo Pescopagano,
conclusasi con un pareggio, che consentì la vittoria del torneo alla
Libertas Invicta di Potenza, a spese dello stesso Pescopagano, che fu
costretto ad accontentarsi del secondo posto.
II campionato '62-'63 vide nuovamente la partecipazione di altre due
squadre: il Moliterno, che militava in prima Divisione che, purtroppo, si
classificò all'ultimo posto, e la Moliternese nel girone F di seconda
Divisione.
L'anno successivo fu caratterizzato dalla triste retrocessione del Moliterno
in terza categoria. La squadra rosso-blu giocò nel girone D e si classificò
al primo posto insieme alla Folgore di Marsiconuovo. Nell'estate del '64 le
squadre minori decisero di unirsi e di costituire un'unica squadra per
rappresentare Moliterno. Nasce così la nuova società sportiva con Domenico
Spina presidente ed il direttivo formato da Pietro Latorraca, Pietro Darago,
Giuseppe Albano, Matteo Pugliese, Vincenzo Aiello, Mario Cassino e Zambrino
Rocco. In questo nascente sodalizio ebbe un ruolo importante l'avv. Giuseppe
Catalano, per gli amici "Pupo", che fornì alla squadra tutto il materiale
sportivo necessario e garantì il sostegno finanziario. Egli fu presidente
onorario per diversi anni e fece in modo che, settimanalmente fosse a
Moliterno il campione del mondo del '38 Michele Andreolo in qualità di
allenatore dell'U.S.M.. L'anziano ma inossidabile campione curò in
particolare l'aspetto tecnico dei calciatori e contribuì, in maniera
decisiva, a stimolare l'entusiasmo sia fra i giocatori che fra i tifosi.
Nel torneo, disputato nell'annata '64-'65, I'U.S.M. partecipò in prima
Categoria, girone D e si classificò al penultimo posto con soli sei punti.
Andò meglio l'anno successivo, in quanto la squadra moliternese terminò il
girone D di prima categoria al quarto posto con tredici punti. La
correttezza di gioco dell'U.S.M. ebbe un riconoscimento dalla Lega Lucana
che nel '66 gli assegnò la Coppa Disciplina e un premio di £. 160.000.
Fu un anno da ricordare anche perché il Moliterno vinse un'importante
partita di Coppa Italia contro il Massafra, squadra tarantina che militava
nell'Eccellenza pugliese. Sempre in quell'anno un avvenimento degno di nota
riguarda una partita disputata I'11 settembre 1966 tra le vecchie "glorie"
del calcio locale e le nuove leve del Moliterno, con gli spalti gremiti sino
all'inverosimile non solo di tifosi.
Nel corso del campionato '66-'67 I'U.S.M. partecipò al girone materano e non
a quello potentino. La ragione della scelta fu dovuta all'apertura della
S.S. 598 Fondovalle dell'Agri, che all'epoca facilitava il collegamento
stradale con l'area Jonica della Regione. La squadra locale si fece onore,
nonostante la riconosciuta forza delle altre squadre partecipanti. L'U.S.M.,
infatti, concluse il torneo, ottenendo il quarto posto in classifica con
venticinque punti.
II Moliterno continuò a militare in prima categoria nel '67-'68 e terminò il
torneo al quinto posto con trenta punti. L'anno successivo, la squadra
moliternese conseguì un risultato discreto, si classificò infatti, solo
undicesima con sedici punti. Nell'anno '68-'69 si ricorda la partecipazione
di un'altra squadra, i "Frombolieri", in seconda categoria. II campionato,
giocato nell'anno '69-70, vide il cambio della guardia al vertice della
società: Domenico Spina lasciò il posto di presidente a Gerardo Fragale. A
metà di questo decennio si verificò un fatto che potremmo definire, per lo
spirito che lo caratterizzò, addirittura antesignano nel movimento
calcistico italiano: la costituzione di un "vivaio di giovani calciatori".
Se infatti, le grandi squadre sentirono quest'esigenza solo verso la metà
degli anni settanta, nella nostra cittadina, invece, si ebbe questa
intuizione già nell'estate del 1964. Nacque così la Stella Blu che pur non
partecipando mai ad un campionato, formò i giocatori che per i quindici anni
successivi costituirono l'ossatura portante dell'Unione Sportiva
Moliternese.
L'U.S.M. concluse il torneo al settimo posto con trenta punti. Uno dei
giocatori simbolo di quegli anni è stato Antonio Dibiase, meglio conosciuto
come "Totonno ri mancinella", che ricorda con nostalgia un incontro
disputato il 14 dicembre 1969 in occasione della decima giornata di
campionato. La gara fu preceduta da una memorabile nevicata che rese
impraticabile il campo di gioco. II desiderio di giocare fu però così forte
che calciatori, tifosi e dirigenti formarono una "squadra" di spalatori, che
in breve tempo sgombrò il terreno di gioco, permettendo così di disputare
regolarmente l'incontro, che si concluse con il risultato vittorioso per il
Moliterno di 4-1.
Degne di nota furono le "performances" di altri giocatori moliternesi
impegnati negli anni '60 nell'U.S.M.; ricordiamo: Vittorio Accinni, libero,
Mario Graziano, mediano, Franco Manilia, attaccante, Lapenta Giuseppe,
mezz'ala destra, Liuzzi Giuseppe, mediano sinistro, Nicola Tedesco,
centrocampista, Vincenzo LapaduIa, stopper, Antonio LapaduIa, terzino,
Giuseppe Marra, ala destra, Rocco Frezza, compianto terzino, Emilio
Fittipaldi, portiere e Michele Lagrutta, attaccante.
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Testimonianze
A.S. Spes Kennedy è datata 21 novembre 1966, con lo scopo di dare allo sport
e al calcio uno spessore umano fatto di amicizia, gioia e fraternità. Agli
inizi milita per otto anni fino al 1974 nelle file del C.S.I. (Centro
Sportivo Italiano), aggregato alla Chiesa perché si coniugasse sport e vita,
fede e gioco.
Nel 1974 la Spes entra nella F.G.C.I. e compie un ruolino di marcia non
indifferente, aggregando non solo atleti locali ma dando ai ragazzi della
Valle la possibilità di fare sport nel senso genuino della parola.
L'educazione nelle sue varie forme, la sincerità, il rispetto
dell'avversario, la concezione agonistica della gara, l'altruismo meritarono
ai ragazzi e ai dirigenti l'attribuzione del Premio Disciplina, che non
insuperbì, ma costituì migliore slancio e proficua disciplina. In una fase
critica del calcio moliternese la Spes sostenne per tenere alta la fiaccola
del calcio un campionato di III categoria, vinto a suon di gol per poi
disputare il campionato di Il e passare definitivamente il testimone
all'U.S.M. Moliterno, che nel frattempo aveva riordinato le fila e poi
rientrare nella "normalità", secondo la logica del Vangelo per cui è
necessario che lui cresca ed io scompaia.
Mi auguro che questo spirito "ritrovato" rinnovi e rimetta nuova linfa nel
mondo sportivo e del calcio in particolare.
don Domenico Mastrangelo
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Totonno Dibiase
("Mancinella")
Ha illuminato le scene calcistiche per circa un ventennio, deliziando le
platee con tocchi morbidi e gol su azione e punizione da autentico
fuoriclasse.
Un virtuoso che avrebbe ben figurato in categorie superiori.
A Ferrandina nel 1967 calcia un rigore al volo, nel 1968 a Bernalda dribbla
mezza squadra andando in rete in solitudine, nel 1969 ancora a Ferrandina
segna due gol assolutamente identici.
Un doveroso riconoscimento a colui che ha allietato i pomeriggi domenicali
di tanti sportivi moliternesi con questi e tanti altri episodi che vanno man
mano scomparendo in questo calcio attuale, dove il dribbling è stato
inopportunamente sostituito dai pressing diagonali e raddoppi di marcature.
Franco Manilia
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