LE CONDIZIONI
DELLA BASILICATA ESPOSTE ALLA CAMERA
Delle condizioni della Basilicata parlarono alla Camera, nella tornata del
20 giugno 1902, gli onorevoli LACAVA e TORRACA, che dipinsero un quadro
impressionante di quella regione, dove la popolazione a causa
dell'emigrazione, si assottigliava sempre di più, la malaria, infieriva, gli
abitati crollavano, le terre erano lasciate incolte, i fiumi e i torrenti
trascurati producevano inondazioni e devastazioni, le imposte erano
insopportabili e la miseria era grandissima.
Il Torraca, dopo avere ricordato che era stato un basilicatese, FRANCESCO
LOMONACO invocare per il primo l'unità d'Italia, che la Basilicata era stata
la prima, nel 1860, ad insorgere e che lo Zanardelli, inaugurando in
Basilicata il monumento a Mario Pagano, aveva promesso che si sarebbe
interessato delle sorti di quella regione, concluse, rivolgendosi al
presidente del Consiglio:
"Spero che dal vostro labbro uscirà una parola che affidi le sconfortate
popolazioni nostre. Queste popolazioni sono state e sono devotissime alle
istituzioni; sono state e sono devote all'unità d'Italia; ma volge in un'ora
di grande sconforto; e a voi tocca di dire una parola che risollevi, che
prometta un sicuro adempimento di ciò che domandano, non per il lusso,
nemmeno, per l'utile; ma per le necessità estreme della vita, per
l'esistenza. Ed io confido che voi, Governo, non la negherete, e confido
anche, onorevoli colleghi, che non la negherete voi, in un sentimento di
fraterna e patriottica cooperazione" .
Zanardelli rispose che avrebbe fatto per la Basilicata quello che aveva
fatto (cioè promesso) per Napoli e per le Puglie, e nel settembre di
quell'anno, per rendersi conto dei bisogni di quella regione, nonostante
settantasei anni pesassero sulle sue spalle, volle visitarla e per ben
tredici giorni si sobbarcò a fatiche e a disagi non lievi. Il viaggio fu
duro, ma trionfale. La presenza del presidente dei Ministri fece fiorire
molte speranze nei cuori lucani. Il 29 settembre 1902, a Potenza, tenne un
discorso significativo; ricordò le benemerenze della Basilicata, nelle arti,
nelle scienze, nella secolare lotta per l'indipendenza e l'unità della
patria, disse quanto aveva visto, dichiarò che bisognava provvedere alla
viabilità, al rimboschimento, all'acqua potabile a regolare il corso dei
fiumi, alla perequazione fondiaria, alla revisione dell'imposta sui
fabbricati, a combattere l'analfabetismo e ad agevolare il credito, e si
augurò di uscire vittorioso dalla grande battaglia che a favore della
generosa terra lucana si preparava a combattere.
Giuseppe Zanardelli forse non promise invano, ma la morte non gli permise di
veder pubblicata la legge speciale per la Basilicata da lui promossa. Questo
viaggio, secondo lo storico Gaetano Salvemini fu compiuto nel tentativo di
ottenere l'appoggio dei deputati meridionali, e avrà una certa influenza
sulla decisione di Sidney Sonnino di elaborare un progetto legislativo a
favore del mezzogiorno. Tenne, infatti, un discorso poi a Napoli il 9
novembre (e lo riprenderà il 4 dicembre alla Camera) esponendo il suo
progetto a favore del mezzogiorno, teso a favorire da un lato i proprietari
meridionali, con la riduzione dell'imposta fondiaria e dall'altro i
contadini con una vantaggiosa riforma dei contratti agrari.
Ad intervenire su questo problema meridionale ci furono gruppi
d'intellettuali meridionali molto attenti ai problemi sociali ed economici,
ritenendo gli stessi essere di portata nazionale. Anche la stampa socialista
ebbe una parte di primo piano nel denunciare le misere condizioni del
mezzogiorno. Dall'altra c'era invece un gruppo d'intellettuali
antigiolittiani di credo liberista che ovviamente si divisero nel vivace
dibattito sull'analisi delle cause del divario tra Nord e Sud, e sulle
proposte dei possibili rimedi.
Ciò che venne fuori, furono solo tante chiacchiere, con abbondante uso della
dialettica per tirare l'acqua (le risorse statali) al proprio mulino
settentrionale.
Fonti, citazioni, e testi
Prof. PAOLO GIUDICI Storia d'Italia (i 5 vol.) Nerbini 1930;
COMANDINI L'Italia nei cento anni Milano 1907;
MACK SMITH, Storia del Mondo Moderno Storia Cambridge X vol.;
CRONOLOGIA UNIVERSALE Utet;
STORIA UNIVERSALE (i 20 vol.) Vallardi;
STORIA D'ITALIA, (i 14 vol.) Einaudi;
STORIA D’ITALIA Cronologica 1815 1990 De Agostani;
Sito internet "www.cronologia.it" |