Baldassare Doti
Nacque a Moliterno il 21 settembre 1766, dal notaio Angelo Doti e dalla
signora Angiola Di Pirro. Intelligente ed operoso cultore di diritto, ottimo
padre di famiglia, Baldassare Doti fu avvocato, notaio, segretario comunale,
ma soprattutto professore di diritto.
I suoi primi insegnamenti di giurisprudenza, gli vennero prima dallo zio
materno D. Gioacchino Di Pirro e poi D. Domenico Tempone, di cui Doti
continuò t'opera, tenendo lezioni di diritto in una scuola privata, dalla
quale uscirono diversi discepoli, quali Vincenzo Petrocelli notaio, Giuseppe
Galante notaio e farmacista, e diversi altri, nonché due suoi figli,
Vincenzo e Luigi Doti.
II 2 giugno del 1796, Baldassare Doti, sposò la signora Serafino Galante,
dalla quale ebbe diversi figli. Fu inoltre per 40 anni direttore
dell'ufficio comunale dì Moliterno e consulente legale benefico e giusto.
Morì il 24 dicembre 1839.
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Francesco Petrocelli
Francesco Petrocelli nacque a Moliterno nel 1768 da Michele Petrocelli,
vetturino e commerciante di formaggio e da Anna Lavecchia. Egli divenne
sacerdote ed era conosciuto con il soprannome di "CANCHERAZZO". Fece parte
della loggia massonica "L'Aurora Lucana". Quando Don Domenico Tempone chiuse
la sua scuola il Petrocelli, suo discepolo in diritto canonico e filosofia,
gli subentrò come maestro elementare e visse con i proventi di essa fino al
1830. Egli fu il primo che ispirò nel popolo moliternese un sentimento di
affermazione collettiva e lottò per la rivendicazione dei demani usurpati,
diffondendo idee dì emancipazione è dì uguaglianza dell'uomo. Morì all'età
di settantadue anni il 10 giugno 1843.
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Francesco Petrucelli
Nacque a Moliterno il 12 agosto 1770, dal medico D. Melchiorre e dalla
signora Grazia Ferrazzano, sua prima moglie.
Egli si avviò al sacerdozio e divenne prete nel 1794, quindi insegnante
elementare di lettere per pochi anni. Egli che aveva vocazione di studioso,
volle apprendere anche nozioni di scienze naturali che all'inizio gli furono
impartite dal padre. Successivamente si trasferì a Napoli dove completò gli
studi di medico chirurgo. D. Francesco Petrucelli rimase sempre a Napoli,
esercitando la professione di medico senza deporre mai però l'abito di
sacerdote; in breve divenne un clinico popolare molto stimato, noto con
l'appellativo di Abate Petrucelli. Nel 1806 fu nominato professore di
patologia medica. Fu deputato dopo i moti del 1820-21, massone e poi
carbonaro. Negli ultimi anni della sua vita, si dedicò all'educazione dei
due nipoti: Ferdinando e Donato, facendone due medici; il primo dei quali
divenne il celebre Petrucelli della Gattina.
Morì a Napoli nel 1840, lasciando in eredità ai nipoti un grande patrimonio;
era sua intenzione donare alla Chiesa Madre di Moliterno una somma annuale
di lire 255, che però non venne mai pagata dagli eredi. |