IL TERRITORIO
GEOLOGIA
La descrizione geologica riflette principalmente l'esame di due sole
formazioni, nei riguardi del loro comportamento ideologico, le rocce
permeabilissime e quelle impermeabili; dato che le formazioni a permeabilità
intermedia non rivestono grande importanza per la loro limitata diffusione
nella zona.
La parte più montana, fino alla confluenza col "Maglia" compreso é
costituita prevalentemente da formazioni geologiche caratterizzate da una
notevole estensione di cisti silicei, alternati da calcari compatti a noduli
di selce del trias, sulla quale riposano variamente sovrapposti le dolomie
ed i calcari del cretaceo. Tutte queste varietà permeabili sono circondate
da formazioni eoceniche impermeabili.
IDROLOGIA
Nel territorio si hanno numerose sorgenti di varia entità, tutte scaturienti
dalle masse calcaree che costituiscono l'Appennino Lucano e i suoi
contrafforti orientali.
FLORA
Il territorio di Moliterno presenta una notevole varietà di vegetazione:
nelle zone ad altitudini maggiori sono presenti boschi di conifere (pini,
abeti, cipressi e larici), mentre nella maggior parte del territorio
predominano le latifoglie di cui fa parte il bosco più esteso della zona, il
"Faggeto". Il "Faggeto" é stato considerato uno dei biotopi di interesse
vegetazionale meritevoli di protezione. Esiste da oltre diecimila anni e
occupa un territorio di circa trecentocinquanta ettari. E' situato ad
un'altitudine 950-1200 m. s.l.m., nella zona nord ovest del territorio e
dista circa sette chilometri dal centro abitato.
Il bosco comprende circa novantamila piante non solo di faggio, ma anche in
minor numero di cerro, pino, abete, cedro, le cui piantine furono messe a
dimora circa 20 anni fa.
Il sottobosco è costituito da: agrifogli, noccioli, perastri, ginepri,
biancospini, funghi, fragole, felci e abbelliscono il sentiero che si
inoltra nell'immenso verde del "Faggeto", ciclamini, orchidee selvatiche,
primule, margherite, rose canine e tante ginestre.
Tra le erbe aromatiche e medicinali troviamo la nepetella, la lavanda, il
rosmarino, il finocchio, la salvia, il sambuco e la malva.
Il terreno è a tratti calcareo ed è ricoperto da humus formato da terra
nera.
Il "Faggeto", come il resto degli altri boschi che circondano il territorio
moliternese, fornisce legna da ardere e legname da opera che alimenta il
lavoro delle segherie, i trasporti e il commercio.
Nell'anno 1990 un gruppo di persone più sensibili al tema ecologico della
salvaguardia del "Faggeto" ha fondato il Gruppo Naturalistico Moliternese,
il quale è disponibile per eventuali escursioni nel territorio.
Per informazioni rivolgersi al 0975/64087;
FAUNA
La fauna moliternese non si discosta da quella delle aree limitrofe, anche
se può riservare qualche sorpresa. Tra gli aspetti più interessanti che
riguardano la fauna vertebrata è da segnalare l'abbondanza di alcune specie
che devono la loro diffusione alla relativa integrità di alcuni ambienti o
alla notevole disponibilità di fonti alimentari.
Valgano per esempio: la ghiandaia, il cui verso gracchiante echeggia in
quasi tutti i boschi di quercia e di faggio ma anche in quelli degradati, il
nibbio reale visibile anche nei centri abitati dove frequenta le discariche;
la faina che da tempo invade le nostre campagne; i piccoli passeriformi che
vivono negli incolti e nei campi di grano.
Oltre a queste specie, possiamo trovare animali stanziali come volpi,
donnole, lepri, cinghiali, scoiattoli, tassi, cornacchie, corvi reali,
gazze, fagiani, bisce e vipere comuni, e animali migratori come tordi
bottacci, tordi sasselli, beccacce, beccaccini, starne e aironi.
Inoltre le zone più alte di Moliterno rappresentano rotta di migrazione per
cicogne, aquile reali, falchi pellegrini, falchi pecchiaioli e gru.
Tra gli animali rari e difficilmente avvistatili vi sono alcuni esemplari di
lupi provenienti dal limitrofo "Monte Sirino", che scendono a valle nel
periodo invernale.
Il centro abitato di Moliterno è notevolmente ridotto rispetto all'intera
zona comunale, infatti è costituita da numerose località forestali tra le
quali:
- GATTINA: Situata sul lato nord del complesso boschivo il "Faggeto" e
attraversata dalla strada comunale Moliterno-Tramutola (strada dei quattro
coni). E' denominata così in quanto vi sorgono i ruderi di una vecchia
masseria appartenuta al noto scrittore moliternese Ferdinando Petruccelli
della Gattina.
La vegetazione è caratterizzata da cedri, piante sparse di ontano comune e
ginestre odorose di Spagna.
I terreni sono utilizzati a pascolo. La zona è priva di sorgenti.
-CURCIO: Località agricola con terreni coltivati a cereali e fruiti a
pascolo.
La specie forestale prevalente è la roverella appartenente alla specie
quercina.
Vi sgorga una sorgente che anni addietro è stata oggetto di captazione,
denominata "Curcio-Tempa Polveracchia". Il terreno è di medio impasto ed a
tratti ciottoloso.
-PAPANICOLA: Località a sud dell'abitato di Moliterno attraversata
dall'omonima strada. La vegetazione che predomina è costituita da alberi di
castagno; si tratta di appezzamenti boschivi cedui di proprietà comunale.
Il terreno è di natura silicea con affioramenti rocciosi. E' presente in
questo territorio una sorgente denominata "Sorgituro" utilizzata per lo più
per l'abbeveraggio del bestiame e per l'irrigazione.
-DIFESA CAPUANA: Località ben conosciuta dalla popolazione rurale di
Moliterno interamente di proprietà comunale.
E' così denominata in ricordo della contessa Capuana che donò la zona al
comune di Moliterno.
E' ricoperta da specie forestali di cerro e roverella, soggette a tagli
periodici ad esclusione della zona confinante all'agro di Sarconi trattata
ad alto fusto.
La natura del terreno è silicea-argillosa. Affiorano piccole sorgenti che
sono state incanalate e trasformate in fontanelle lungo la strada
provinciale Moliterno-Lauria.
-LANZE VECCHIE-TEMPA DEMANIO-LAGARONI: Località che offrono buoni pascoli di
altura per il bestiame bovino e ovino soggetto a transumanza.
La vegetazione è del tipo spontaneo; la specie che predomina è l'ontano
comune che ha trovato la fascia fitoclimatica ideale, essendo la zona ricca
di acque superficiali.
Vi sono diverse fonti utilizzate per l'abbeveraggio del bestiame: nella zona
sgorga la fonte dei "Lagaroni" detta anche dei "Gavitoni", soggetta in
passato a captazione e fruita per l'erogazione di acqua potabile per
l'abitato.
-GIORDANO: In questa località nasce la più grande fonte che alimenta
l'acquedotto comunale. E' una zona rurale con diversi nuclei abitati dediti
all'allevamento del bestiame bovino, ovino e caprino.
E' quasi priva di vegetazione d'interesse forestale perchè la natura del
terreno è calcarea.
-TEMPA DEL CONTE: Contrada rurale con poca presenza di vegetazione. I
terreni sono adibiti a pascolo di altura.
La zona a sud è attraversata dal torrente "Manca dell'inferno" mentre in
quella a nord sgorga la sorgente "Manca acqua rossa".
-RIMINTIELLO: Contrada che prende il nome dall'omonimo torrente. E' quasi
priva di vegetazione d'interesse forestale, ad esclusione di alcune
particelle invase da piante spontanee di ontano comune. I terreni sono
adibiti a pascolo ad esclusione di alcuni appezzamenti coltivati.
La natura del terreno è silicia-calcarea con pochi affioramenti rocciosi.
In questa località vi è la confluenza tra il torrente Rimintiello e il fiume
Maglia.
-CHIAITO-FRUSCI: Zone rurali. La vegetazione prevalente è costituita da
alberi di ontano comune e, nella parte più alta da faggi.
La località "Frusci" è interessata dal fiume "Maglia", mentre la località
"Chiaito" è scarsa di acqua ad eccezione di piccole fonti superficiali.
La natura del terreno è silicea-argillosa e ciottolosa.
-PIANI DI MAGLIA: Dal punto di vista agricolo questa è la località più
produttiva del comune in quanto i terreni sono di medio impasto coltivati a
cereali e ortaggi.
La zona prende il nome dell'omonimo corso d'acqua (fiume Maglia), che nasce
alle falde del "Monte Sirino" da cui sgorga un'acqua dalle caratteristiche
particolari per la riproduzione della fauna ittica, in particolare della
trota "fario". Lungo il corso d'acqua cresce una folta vegetazione
caratterizzata da salici e pioppi.
-SAN NICOLA: Zona agricola con terreni fertili e coltivati a frumento,
ortaggi e viti . Il terreno è ricco d'acqua ed è di medio impasto.
-SANTO MARTINO-GUARINO: Zone rurali con terreni coltivati ed adibiti a
pascolo.
La parte alta presenta un terreno di natura silicia-calcarea che permette lo
sviluppo di faggi, cerri, ontani, carpini neri ed altre specie quercine,
mentre la parte bassa è composta da terreni di medio impasto molto fertili. |