Artista: GERARDO COSENZA
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"AL SUONO DI CORNO DI
CAPRO COMINCIO'..."
Tecnica mista su carta - cm. 40 x 48
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"Al suono del corno di capro cominciò...": un
racconto che inizia da molto lontano. Un tuffo nel più remoto passato dell'evento giubilare quello che
Gerardo Cosenza propone, rifacendosi all'ebraico "anno dello yôbêl" di cui
parla la Bibbia; l'anno nel quale risuonava prolungatamente il corno a
indicare l'avvio della generale remissione dei debiti, della deliberazione degli schiavi e del riposo
della terra, e a richiamare tutti alla fedeltà al Dio di Abramo.
Colore e forma, segno e gesto per un allusivo diffuso simbolismo attraverso il quale prende corpo la
rappresentazione, decisamente in chiave espressionistico-astratta, di momenti emblematici di una avventura umana
intimamente legata al rapporto con il Soprannaturale.
Nella nervosa narrazione di Cosenza, la tradizione biblica, resa per rapide evocative immagini, finisce così col
riportarci ai significati e ai segni più antichi del Giubileo, dai quali discendono quelli più recenti: il cammino
umano sulla terra, come ritorno al Signore; l'acqua come tramite dei messaggi dell'
"Anno di grazia", a cominciare dalla centralità del pellegrinare quale viaggio di conversione e
di penitenza.
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PROFILO:
Gerardo Cosenza vive e lavora a Potenza, dove è nato il 15 ottobre del 1954. Dopo aver frequentato lIstituto dArte nella sua città natale, nel 1972 si trasferisce a Roma dove, allAccademia delle Belle Arti, frequenta i corsi di pittura sotto la guida di Franco Gentilini e, successivamente, di Luigi Montanarini. Queste esperienze durano fino al 1976 e, nello stesso periodo, Cosenza partecipa alla vita culturale romana, fondando con altri pittori un laboratorio politico di espressività. Ritorna a Potenza nel 78 e vi si stabilisce, aprendo un laboratorio di incisione e stampa calcografica. Da allora una intensa attività, con numerose mostre personali e la partecipazione a importanti collettive in Italia e allestero. Recentemente ha esposto negli Stati Uniti e in Germania. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private.
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