Su una tavola ricavata dal legno dellulivo simbolo di
pace, Gaetano Maranzino ha tracciato con rapidi tratti (con effetti da acquarello in cui prevale il verde) il volto
del Cristo crocefisso. Al sacrificio del Figlio unigenito di Dio, centro vivo della Fede, che si offre allumanità come
via illuminata dallo Spirito Santo per giungere al Padre, lartista di Melfi ha guardato emotivamente, cogliendo
nella drammaticità di una morte così violenta il senso di un grande atto damore, il più grande, per la salvezza del
mondo. Un atto che, nel tempo di particolare grazia del Giubileo, si ritrova richiamato ogni giorno
nellinvito a cogliere lopportunità di conversione ad una vita
rinnovata in Cristo, fonte di pace, porta verso il Padre, nel
ricordo del suo donarsi estremo per la nostra redenzione.
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