Rifacendosi a temi già affrontati nella porta bronzea
realizzata per la Chiesa di SantAntonio Abate di Pignola,
Antonio Masini, in due tecniche miste, ci propone momenti altamente significativi della vicenda giubilare. Uno
più legato a riferimenti storici tratti dal Vecchio Testamento e dalle Storie di Mosè, con una interpretazione
(Verso la Terra Promessa, dice il titolo) di aspetti dellEsodo, con il Popolo Eletto che lascia lEgitto, luogo
dellesilio.
Laltra opera di Masini è più legata alla sfera delle metafore. Epifania del 2000, infatti, con le figure della
coppia che solleva in alto un bambino, frutto dellamore, vuol simboleggiare due generazioni a confronto: il vecchio e il
nuovo, il passato e il futuro. È questa avverte Masini lEpifania del 2000. Il bambino è lavvenire, la speranza
Quella speranza di cui Dio, nellanno di grazia e di
riconciliazione, è sorgente inesauribile per ogni peccatore.
Viene così ad aggiungersi unaltra tessera al mosaico posto a fondamento morale di una ricerca attraverso la
quale Masini, esprimendosi sul piano di una figurazione che si alimenta alle fonti, lontane quanto esemplari, della
grande pittura cinquecentesca, coglie nella complessa vicenda umana e nei fatti spirituali che
laccompagnano i valori da esaltare e gli obiettivi da realizzare per dare un
giusto senso alla vita.
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PROFILO:
Antonio Masini è nato a Calvello nel 1933. Dopo gli studi classici, frequenta il maestro
Domenico Spinosa dellAccademia delle Belle Arti di Napoli. Sempre a Napoli, nel 1960, si
laurea in giurisprudenza. Nello stesso anno partecipa alla mostra nazionale di pittura sul
Centenario della Rivoluzione Lucana e ottiene il primo premio. Dopo le prime esperienze
meridionalistiche aderisce alla nuova figurazione. Dalla metà degli anni sessanta ad oggi ha tenuto
mostre personali in tutte le principali città italiane e in Francia, Stati Uniti,
Svizzera, Belgio, Australia, Germania e Cile.
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