LA RICERCA
Prof. ssa CUOMO Virginia Prof.ssa RUGGIERO Emma
A.S. 1986/87
Esperienza di educazione ambientale progettata per l'utilizzazione delle ore
extracurriculari del tempo prolungato fra classi parallele III B III C.
PATERNO alla scoperta del proprio ambiente
INDICE
1) CARATTERISTICA del territorio e dei suoi abitanti
2) PROPOSTE di lavoro e obiettivi
3) METOLOGIA
4) CONCLUSIONE
1) CARATTERISTICA DEL TERRITORIO E DEI SUOI ABITANTI
Il lavoro è stato svolto nella Scuola Media Statale "M. Pagano" di Paterno
(PZ) piccolo centro della Basilicata situato a circa 618 m. sul livello del
mare confinante con Marsiconuovo, Marsicovetere, Tramutola, Padula
(Campania), con territorio pianeggiante ed attraversato dal fiume Agri; fino
al 1973 frazione di Marsiconuovo, con una popolazione che si aggira intorno
ai 4230 abitanti. In questi ultimi anni (dall'inizio dell'amministrazione)
pubblica e privata ha avuto uno sviluppo notevole, grazie anche al
finanziamento da parte dello Stato di buoni per la ristrutturazione delle
case colpite dal sisma del 23 novembre 1980.
Nel paese sono sviluppati il settore agricolo (65 % ), il settore
professionale (10%), il settore artigianale (15%) ed edilizio (15%); non è
sviluppato il settore terziario; infatti mancano banche, industrie e
soltanto oggi si sta sviluppando in parte l'attività turistica dovuta alla
bellezza del paesaggio, agli elementi climatologici ed alla purezza
dell'aria. Paterno manca di Scuole Medie Superiori e per ora di
infrastrutture sportive,ad eccezione del campo sportivo. Il paese si estende
per 40 Kmq ed è suddiviso in vari rioni, molto distanti tra loro e si
snodano lungo la strada statale n. 276 per un tragitto di circa Km. 7.
Paterno è ricca di acqua, quindi di sorgenti come Alto Agri Laggia e
"Amoroso" che alimentano la zona industriale di Potenza e 36 paesi della
Puglia per mezzo dell'acquedotto Pugliese. La scuola media è composta
attualmente da 10 classi e cioè 3 corsi completi e una seconda: di queste
classi otto sono a tempo prolungato e due a tempo normale. Gli alunni che
frequentano sono 205 e provengono dai vari rioni; essi portano a scuola le
loro abitudini, i costumi, i pregiudizi e le carenze (di tipo affettivo,
sociale e comportamentale) che caratterizzano il loro nucleo familiare. Gli
allievi che accedono alla scuola media sono scarsamente affiatati tra loro
per cui è necessario un intervento da parte degli insegnanti atti a
rimuovere tutti i tipi di carenze riscontrate; provengano dalle scuole
elementari ubicate in varie zone, alcuni da pluriclassi di periferia con un
corredo culturale molto frammentario e approssimato o addirittura nullo.
Cosa che viene accertata nel primo periodo dell'anno scolastico con
osservazioni del comportamento (non scolarizzato) e accertamenti cognitivi;
i rilevamenti vengono discussi nei consigli di classe ma la situazione resta
immutata in quanto non esiste un colloquio con gli insegnanti delle scuole
elementari i quali promuovono indiscriminatamente affidando a noi il compito
di una eventuale bocciatura.
L'ambiente familiare è, per la maggior parte, privo di stimoli culturali.
Infatti i genitori hanno una cultura elementare; inoltre molti ragazzi
vivono affidati ai nonni o a parenti prossimi a causa dell'emigrazione. In
casa manca l'abitudine alla lettura e all'acquisto di libri, quotidiani,
riviste di vario genere (solo da qualche mese nel centro del paese si è
aperta un'edicola); i libri vengono venduti solo nel periodo dell'anno
scolastico e su ordinazione. In questi alunni si rilevano carenze
linguistico espressive in quanto il codice linguistico usato rimane quello
dialettale. Una volta rimosse le difficoltà iniziali dimostrano una certa
disponibilità alle attività scolastiche e riversano sugli insegnanti fiducia
ed affetto. Pochi alunni presentano una condizione culturale più evoluta ed
una preparazione più completa. Per tutti l'unico luogo di incontro
culturale, sociale, ricreativo, sportivo resta solo la scuola ed il rapporto
docente discente.
La sensibilità delle famiglie è molto scarsa, la partecipazione alla vita
scolastica è irrilevante, spesso nonostante i ripetuti inviti, non
rispondono ritenendo trascurabile informarsi dell'andamento scolastico del
proprio figlio in quanto la scuola viene considerata come un luogo di
trattenimento a volte scomodo perché sottrae delle braccia che possono
lavorare.
Per questi motivi (funzione) è stata istituita la scuola a tempo prolungato
in cui l'insegnante delle scienze si avvale di due ore aggiuntive
settimanali extracurriculari. Poiché negli anni precedenti abbiamo avuto una
risposta negativa all'utilizzo di queste ore in attività di recupero e
sostegno in quanto l'apprendimento di nozioni era destinato inevitabilmente
ad essere dimenticato, ci siamo rese conto di non dover trasferire solo
informazioni e sviluppare le intuizioni ma piuttosto di fare acquisire
principi guida per il giudizio e la condotta, per costruire un carattere
autonomo e razionale. Carattere che si sviluppa solo attraverso una
crescente partecipazione all'esperienza e alla critica rispettando sia la
dignità dell'allievo che dell'insegnante. Insegnando in questo modo non
imponiamo il nostro volere allo studente, ma gli facciamo conoscere le
grandi costruzioni del patrimonio in cui noi stessi ci sforziamo di vivere e
al cui progresso ci siamo dedicati.
Giacché la massima parte dell'apprendimento per questi alunni avviene nella
scuola questo non può essere un apprendimento ricettivo. Data la particolare
età di questi ragazzi (preadolescenza) e le loro esperienze personali di
vita (vengono utilizzati dalle famiglie per il lavoro nei campi, pastorizia,
guida dei mezzi agricoli) abbiamo ritenuto più giusto presentare agli
allievi in modo facile e gradevole problemi di ambienti che si presentano
intorno a loro.
In questo modo l'educazione al pensiero scientifico cerca di non seguire
passivamente il corso naturale dello sviluppo intellettuale proponendo
problemi difficili ed astratti ma situazioni concrete che offrono
all'allievo in fase si sviluppo formale problemi che lo stimolino a
progredire.
2) PROPOSTA DI LAVORO E OBIETTIVI
Abbiamo proposto un lavoro sull'ambiente come attività integrativa da
svolgersi per classi parallele. L'incoraggiamento ulteriore ci è venuto
dalla celebrazione dell'anno europeo dell'ambiente perché l'uomo non può
essere studiato in modo scientifico separatamente dalla terra che coltiva;
le relazioni dell'uomo con il suo ambiente sono infinitamente complesse e
più numerose di quelle della pianta e dell'animale più evoluto.
L'uomo, inserito in un dato ambiente, interferisce con la natura che lo
circonda, ne utilizza le possibilità secondo le tecniche di cui dispone, ne
individua e valorizza altre in rapporto all'arricchimento delle sue tecniche
e da un valore via via diverso nel corso del tempo al paese in cui vive,
adattandosi all'ambiente con un processo di creazione che è frutto
soprattutto delle sue scelte e del suo lavoro. In questo modo tutto viene
perciò demitizzato: nessun ambiente ha o può avere valore immutabile per
l'uomo; è lui che gli conferisce un valore determinato, in base alle sue
capacità di plasmarlo, modellarlo e organizzarlo ai propri fini.
Il progetto era inteso all'inizio da realizzarsi con il coinvolgimento di
tutte le discipline vista la poliedricità dell'argomento.
SCHEMA REALIZZATO PER IL LAVORO DI SCIENZE:
FASI |
Attività didattiche
corrispondenti |
I |
Test d'ingresso.
Questionario |
|
Osservazione e
confronto di più ambiente |
II |
Corsi d'acqua
esistenti a Paterno ed |
|
analisi chimica e
batteriologica |
III |
Flora e fauna
presenti sul territorio |
|
Fotografia |
FASI Attività didattiche corrispondenti I Test d'ingresso. Questionario
Osservazione e confronto di più ambiente II Corsi d'acqua esistenti a
Paterno ed analisi chimica e batteriologica III Flora e fauna presenti sul
territorio Fotografia
Avendo ottenuto partecipazione, collaborazione, interesse e socializzazione
da parte della scolaresca al completo, ritenendo interessante poter
proseguire con questo tipo di attività per le classi future abbiamo proposto
già da questo anno scolastico un lavoro più articolato da svolgersi in un
triennio completo. Purtroppo ciò non è stato possibile per vari motivi
scolastici (di orario, compresenza e affidamento di classi) che esulano
dalla nostra volontà nonostante la ulteriore proposta di lavorare
coinvolgendo classi diverse (classi aperte).
Partendo da una delle ricchezze naturali di Paterno abbiamo esaminato e
analizzato i corsi d'acqua esistenti nel paese risalendone alle sorgenti. Si
è data molta importanza a questa caratteristica del territorio considerando
l'acqua come elemento indispensabile alla vita, presente nelle sorgenti,
utilizzata dagli abitanti e confrontata con le altre acque (raccolta ed
analisi delle varie etichette di acque minerali e oligominerali di tutta
Italia).
Gli obiettivi prefissati per tale lavoro sono stati i seguenti:
Capacità di analisi, di sintesi, di ipotesi, di verifica, di critica e
logica.
1) Imparare a conoscere le strutture e i meccanismi di funzionamento della
natura considerati nelle dimensioni spaziale e temporali;
Evoluzione delle strutture e meccanismi della natura nello spazio/tempo.
2) Individuare le strette interazioni fra mondo biologico e comunità umane.
3) Scoprire l'importanza di formulare ipotesi, non per spiegare soltanto
fatti e fenomeni, ma anche per organizzare correttamente l'osservazione e
formulare ipotesi.
4) Maturare il proprio senso di responsabilità nell'impatto con la natura e
nella gestione delle sue risorse.
5) Conseguire capacità che permettono un approfondimento autonomo di
conoscenze scientifiche ed un controllo sulla attendibilità delle fonti di
informazione.
6) Acquisire consapevolezza della continua evoluzione della problematiche e
delle conoscenze scientifiche.
3) METODOLOGIA
E' stato necessario fare eseguire numerosi esperimenti (guidati da schede)
sull'acqua, le cui molecole sono state rappresentate con polvere di
segatura. I ragazzi avendo a disposizione solo materiale povero, hanno
eseguito come 1° esperimento il seguente:
Esempio di scheda
SCOPO DELL'ESPERIMENTO: movimento delle molecole nello stato liquido quando
si somministra calore.
MATERIALE OCCORRENTE: Fornello a spirito, retina, cilindro graduato, polvere
di segatura.
ESECUZIONE: riempire per metà di acqua fredda il cilindro graduato e
aggiungere la polvere di segatura. Accendere il fornellino, porre il retino
e il cilindro, attendere sino all'ebollizione dell'acqua e segnare le
seguenti osservazioni.
Se ogni granellino di polvere di segatura rappresenta una molecola di acqua,
come si muove al propagarsi del calore?
Una volta in superficie come si comporta?
Che moto compie?
DISCUSSIONE: .................................................
Osservazioni sul ghiaccio e sulla evaporazione dell'acqua.
A questo punto si è introdotto il ciclo dell'acqua e le conseguenze
climatiche in particolare sul loro territorio. Ai ragazzi sono state
distribuite queste schede per rilevare quotidianamente i fenomeni
atmosferici, sollecitandoli ad osservare o fotografare le varie forme e
colori delle nubi.
Per evidenziare meglio le proprietà chimico fisiche dell'acqua hanno
eseguito esperimenti su: sostanze solubili e sostanze insolubili nell'acqua;
solubilità e temperatura; acqua distillata, acqua piovana; acqua potabile;
distillazione dell'acqua salata; determinazione del PH; confronto della
composizione delle acque minerali mediante raccolta di etichette.
Per poter trattare in modo soddisfacente il tema proposto è stato necessario
chiedere l'intervento di esperti come l'ufficiale sanitario e il tecnico
dell'acquedotto comunale; inoltre, sono state necessarie molte uscite sul
territorio per osservare, fotografare, raccogliere il materiale e i campioni
da analizzare nel nostro laboratorio. In tutto questo discorso non è stato
trascurato quello sull'igiene personale e il fabbisogno idrico giornaliero i
cui dati sono stati tabulati e rappresentati con istogrammi. Sono state
effettuate escursioni per osservare i vari ecosistemi che hanno permesso di
rilevare le diverse forme di vita esistenti e gli equilibri biologici
presenti; nel corso di queste escursioni è stata scoperta l'esistenza di un
ambiente ancora incontaminato e molto interessante dal punto di vista
naturalistico cioè un ambiente acquatico (un vero e proprio canneto situato
in rione Cerzolla) con poca acqua quasi stagnate, nel cui letto vegetano
rigogliose canne acquatiche ed olmi ai bordi di un canale, fra le cui
radici, depositi ed accumuli nidificano speci di uccelli acquatici poco
comuni come il tarabusino ed il porciglione; inoltre, accanto a questo
canneto su alberi di pioppo, sono stati individuati dei nidi di airone
cinerino, cosa molto rara per queste zone, per cui questa scoperta è stata
segnalata dai ragazzi alla lega per l'Ambiente di Grumento che è intervenuta
sul posto, ha confermato la veridicità di questa scoperta sensibilizzando
ulteriormente gli alunni con l'invito a partecipare alla mostra concorso
fotografica tenuta nel loro paese volendo in questo modo, avvicinare i
ragazzi alla natura, far conoscere, amare e apprezzare tutto ciò che il loro
territorio offre per difenderlo, proteggerlo dallo sconsiderato intervento
dell'uomo.
Entusiasti per queste scoperte gli alunni hanno iniziato una approfondita e
competitiva ricerca sulla fauna e sulla flora dell'ambiente acquatico (acqua
dolce, stagnante, acqua fluviale). Molti riferivano in termini dialettali e
quindi si è reso utile ricercare il termine scientifico di tali animali e
piante.
Molti hanno indagato, interrogato e intervistato gente del posto, cacciatori
e guardie forestali ed è stata segnalata la presenza della lontra lungo il
percorso del fiume Agri in località Santino. Tale segnalazione non è stata
possibile verificare per le seguenti motivazioni:
1) La lontra è un animale notturno;
2) molto difficile da fotografare senza una adeguata attrezzatura.
4) CONCLUSIONE
L'entusiasmo dimostrato dai ragazzi ci ha portato ad impegnarci anche nelle
ore extrascolastiche (osservazione del rientro di un airone, un uccello
notturno, un gufo curiosone di fronte alla scuola ecc.) a mano a mano si è
reso necessario utilizzare anche ore curriculari viste le affinità con gli
argomenti programmati.
Inizialmente, lavorando per classi parallele, è stato nostro compito
interessarli al loro ambiente, coinvolgerli ed affiatarli in modo da
superare le ostilità e gli antagonismi preesistenti e rispecchianti un poco
le caratteristiche locali. Si sono poi costituiti dei gruppi eterogenei in
modo da far mettere in comune l'utilizzazione del sapere allo scopo di
condurre a buon fine il compito che essi stessi proponevano.
Nell'apprendimento mediante scoperta i ragazzi acquistavano certi principi
generali di comportamento amichevoli e una giusta socializzazione per
affrontare in tempi più rapidi la conclusione del lavoro, infatti ciascun
gruppo si è preso la cura di analizzare un particolare aspetto e ciò ha
permesso di concludere in tempi abbastanza brevi e in modo ampio lo studio
iniziato.
A mano a mano che procedevano nel lavoro i ragazzi si entusiasmavano sempre
più e relazionavano spontaneamente su tutto ciò che apprendevano sul loro
paese in quanto non esistevano fonti scritte o documentazioni e, sentendosi
protagonisti, speravano di poter realizzare un libro a carattere
divulgativo. Hanno ordinato, corretto, selezionato, tabulato, comperato
tutto il materiale occorrente alla realizzazione del loro dossier, con gioia
hanno risposto agli inviti di varie mostre concorso fotografiche.
E' da mettere in evidenza un aspetto particolare del senso di responsabilità
conseguito dai ragazzi, i quali autonomamente hanno deciso di
autofinanziarsi con multe riguardanti il comportamento, la negligenza e la
mancanza di rispetto. Essi hanno tenuto in consegna a turno dei salvadanai
ed i cassieri responsabili di volta in volta registravano i vari introiti ed
i vari interessi. Un altro aspetto delle modifiche caratteriali da segnalare
è il conseguimento critico che hanno dimostrato nel momento in cui sono
stati invitati a visitare le mostre concorso e ad esprimere il loro voto.
Felici hanno riportato a scuola e consegnati al Preside i trofei assegnati
di due concorsi (Grumento Lega Ambiente e Scuola Media di Brienza)
coinvolgendo nella loro euforia le altre classi, gli insegnanti e le
famiglie, organizzando una piccola festa.
Sulla scia di questi risultati, avendo trattato come argomento curriculare
l'igiene e la prevenzione, in collaborazione con l'USL di Villa d'Agri gli
alunni hanno presentato ai loro genitori mediante cartelloni e diapositive
una malattia infettiva: la rosolia; in questa occasione l'intervento delle
famiglie è stato compatto e sensibilizzato al PUNTO DA RICHIEDERE la
vaccinazione per quasi tutte le alunne.
I nostri alunni procedendo nel lavoro e sensibilizzandosi essi stessi
trasmettevano curiosità ed entusiasmo ai compagni delle alte classi per cui
il Preside ed il collegio dei docenti hanno ritenuto opportuno organizzare
una giornata a contatto diretto con la natura sul massiccio del Pollino
(sono intervenute due guide e in più dei rappresentanti del WWF e della Lega
Ambiente) e del parco Giada di Lagonegro. Anche su questa giornata esiste
una significativa documentazione.
Questo tipo di lavoro ha gratificato anche il nostro operato di insegnanti,
soprattutto per quel che riguarda l'utilizzo delle ore aggiuntive, per cui
avevamo progettato per l'a.s. in corso un lavoro di educazione ambientale da
svilupparsi in un triennio. Purtroppo ciò non è stato possibile per vari e
già citati motivi e perché un simile progetto ancora non rientra
nell'insegnamento curriculare; e non è stato visto come un inizio di studio
dell'ambiente coinvolgente tutte le discipline ma come un episodio legato
alla celebrazione dell'anno europeo dell'ambiente.
Ciò nonostante, pur operando in classi diverse e purtroppo individualmente,
cerchiamo di proseguire, con testardaggine, povertà di mezzi, entusiasmo (la
gratificazione ci viene dai progressi riportati dagli alunni) umiltà e senza
arrenderci.
Emma Ruggiero Virginia Cuomo
lll
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