APPENDICE
I - II GUERRA MONDIALE - MORTI E DISPERSI
1) Soldato Canosa Giacomo
2) Soldato Casella Giuseppe
3) FFSS. Fanelli Michele
4) Sottotenente Fanelli Raffaele
4) Soldato Garramone Filippo
5) Soldato Grippo Francesco
6) Soldato Guarini Rocco
7) Capo Squadra Marchese Pietro
8) Soldato Martoccia Giuseppe
9) Soldato Padula Giovanni
10) Sergente Pisani Francesco
11) Soldato Ritorti Domenico
12) Soldato Ritorti Rocco
13) Soldato Trivigno Nicola
14) Soldato Trivigno Tommaso
15) Soldato Tutino Rocco
16) Vice Brig. CC.RR. Vignola Luigi
17) Legionario Viggiano Giovanni Battista
18) Cap. Magg. Volini Michele
1) Canosa Giacomo
Nato a Castelmezzano l'1-1-1918 da Domenico e da Teresa Amoruso, celibe,
contadino. In forza alla 25 Btg di C.A.-P.M. 99. Fu inviato sul fronte
greco-albanese; catturato l'8 settembre 1943 venne internato nel Lager
VIII di Corlitz (Slesia) dove morì per malattia il 12 ottobre 1944.
2) Casella Giuseppe
Nato a Trivigno il 12-1-1913 di Innocenzo, coniugato con Lucietta Guarini.
Ha combattuto in Africa Orientale Italiana; allo scoppio della II Guerra
Mondiale fu richiamato alle armi e assegnato alla 10 Compagnia del 50
Reggimento di Fanteria Macerata e inviato sul fronte greco-albanese.
Cadde in combattimento il 20 febbraio 1941.
3) Fanelli Michele
Nato a Trivigno l'11 maggio 1924 da Domenico e da Anna Passarella. In
servizio nelle FFSS. in qualità di personale viaggiante militarizzato.
Mori il 9 settembre 1943 allo scalo ferroviario di Potenza a seguito di
un bombardamento aereo.
4) Fanelli Raffaele*
Nato a Potenza il 28 febbraio 1919 da Francesco e da Aurora Brindisi,
studente in legge. Richiamato alle armi, con il grado di sottotenente
era in forza al 12 Genio, Reparto Comando di stanza a Palermo. In
seguito allo sbarco in Sicilia degli Anglo-Americani, nel luglio del
1943, fatto prigioniero, fu trasferito ad Orano (Algeria) con il numero
di m. 81-I. 49275 internato nei campi 141; 138; 136; dal
settembre-ottobre del 1943 fu cooperatore degli Americani. Nel maggio
del 1944 fu trasferito in Francia, a Marsiglia e poi a Digione, numero
di m. 81-149275- C.O. "B" 7007 M. G. B N. S.E.P 1512. In seguito ad un
incidente, avvenuto nel campo, fu ricoverato nel 36 Ospedale Generale di
Digione dove è deceduto il 2 dicembre 1944; riposa nel cimitero
americano di Valois (n. 1).
* Notizie fornite dalla Sig. Teresa Fanelli Giannattasio.
5) Garramone Filippo
Nato a Trivigno il 2-11-1917 da Nicola e da Reginalda Ciliberti,
contadino, celibe. Era in forza al 9 Fanteria Tarhuna; è deceduto il 23
settembre 1943 in territorio di Muro Lucano per lo scoppio di una mina
tedesca.
6) Grippo Francesco
Nato a Trivigno da Giovanni; è caduto nel 1941 sul fronte greco.
7) Guarini Rocco
Nato a Trivigno il 18-6-1906 da Michele e da Teresa Rubino.
8) Marchese Pietro
Nato a Trivigno nel 1902 di Domenico, coniugato con Giuseppina Coronati.
Vice Caposquadra della 10 Legione Milizia Artiglieria Marittima, 16
battaglione. Morì a Messina l'8-2-1943 in seguito a incursione aerea
nemica.
9) Martoccia Giuseppe
Nato a Trivigno il 17-5-1907 da Francesco e da Carmela Maggio, coniugato
con Carmela Dianò. Morì di malattia il 16-4-1944 a Guben Lazzaret;
riposa nel cimitero locale a Ostecc, Reihe 9 Grab.
10) Ritorti Domenico
Nato a Trivigno il 9-1-1922 da Rocco Vincenzo e da Maria Donata Larocca,
contadino, coniugato con Maria Carmela Garramone. Già in forza al 110
Artiglieria di Marcia, reparto serventi III Gruppo, Caserta. Fu ucciso
dai tedeschi a Rapolla il 22-9-1943.
11) Padula Giovanni
Nato a Trivigno da Luigi e da Carmela Pisani, celibe. In forza al T.8.-463
Africa Orientale Italiana. Morì il 20 febbraio 1941 nell'infermeria
Presidiaria di Deba Tabor.
12) Pisani Francesco
Nato a Trivigno da Pietro. Sergente del 63 Fanteria, morì per le ferite
riportate in combattimento.
13) Trivigno Nicola
Nato a Trivigno da Rocco; in forza al Reggimento Fanteria Taro. II
Distretto Militare di Potenza, il 23 gennaio 1945, comunicò al Comune di
Trivigno la notizia della sua morte.
14) Trivigno Tommaso
Nato a Castelmezzano il 2 febbraio 1918 da Giuseppe Nicola e da Antonia
Eufemia, residente a Trivigno. In forza al 208 Reggimento di Fanteria,
10 Compagnia sul fronte russo. È deceduto, il 3-12-1940, a Plen. i
Kieve, a causa delle ferite riportate in combattimento.
15) Tutino Rocco
Nato a Trivigno il 13-6-1912 da Nicola e da Margherita Cinefra, mugnaio,
coniugato con Annina Cristina Vignola. In forza al 47 Reggimento di
Fanteria, Divisione Ferraro. Per il suo esemplare comportamento, il 30
gennaio 1941, il Ministero della Guerra (Decreto del 7 marzo 1940, anno
XVIII, n. 683) gli concesse la Medaglia Commemorativa della Spedizione
in Albania*. Morì il 12 novembre 1941 a Montesevo (Montenegro) a causa
dello schiacciamento della scatola cranica; riposa nel cimitero di
Podgorica (Montenegro).
* Notizia fornita dal Sig. Antonio Tutino.
16) Vignola Luigi
Nato a Trivigno nel 1909 da Antonio e da Angela Schiavone. Vice Brigadiere
CC.RR., effettivo in forza alla 608 Sez. CC.RR. È deceduto, il 19 agosto
1942, nel posto di blocco R.A. (Tobruch) in seguito a ferita di arma da
fuoco alla coscia sinistra; riposa nel Cimitero Italiano di Tobruch.
17) Viggiano Giambattista
Nato a Grassano il 31 gennaio 1905 da Giuseppe e da Anna Di Cece,
coniugato con Carmela Vignola. Sotto le armi dal 1935, era in forza alla
143 Compagnia Metralcina; partecipò alle campagne d'Africa Orientale e
Settentrionale. Rientrato in patria alla fine del marzo 1943, ammalatosi
di tifo, morì, l'8 settembre 1943, nell'Ospedale Militare di Caserta.
18) Volini Michele
Nato a Trivigno il 30 novembre 1916 da Rocco Luigi e da Gaetana De Grazia.
Appartenente al C.M.S.S. con il grado di Caporale Maggiore. Per
rientrare in patria il 13-11-1942 s'imbarcò a Tripoli sul piroscafo
Scillin, che fu affondato da un sommergibile inglese nello stretto di
Sicilia. Scomparso in mare, la Commissione Interministeriale per la
formazione di atti di morte, lo ha dichiarato deceduto.
DISPERSI
1) Soldato Cinefra Inuccio
2) Soldato Garramone Filippo Vincenzo
3) Sottotenente Gianni Saverio
4) Caporale Licinio Napoleone
5) Soldato Garramone Francesco
6) Sottotenente Passarella Giovanni
7) Soldato Trivigno Giuseppe
1) Cinefra Inuccio
Nato a Trivigno l'1-1-1914 da Pietro e da Maria Coppola, coniugato con
Maria Carmela Coronati. In forza al 37 Reggimento Fanteria fronte russo,
fu dichiarato disperso in combattimento sul Don il 16-12-1942.
2) Garramone Filippo Vincenzo
Nato a Campomaggiore il 10 ottobre 1914 da Michele e da Angela Giannella,
muratore, coniugato con Angela Maria Nella. In forza al 4 Battaglione
Fanteria P.M. 99 fronte russo, fu dichiarato disperso il 9-4-1947 (fogl.
n. 03 / 1384).
3) Gianni Saverio
Nato a Trivigno il 10 settembre 1918 da Francesco e da Gemma Sorgenti
degli Uberti. In forza al 55 Reggimento di Fanteria; fu dichiarato
disperso, il 20 marzo 1943, nel combattimento di Kljuni-Novisinja
(Croazia).
4) Licinio Napoleone
Nato a Catanzaro il 23 giugno 1913, coniugato con Maria Continolo di
Trivigno. In forza al gruppo Arditi Torelli, si presume che, il
28-11-1942, sia annegato in seguito all'affondamento del piroscafo Nuova
Scotia attaccato dal nemico nel Canale di Mozambico.
5) Garramone Francesco
Nato a Trivigno nel 1914 da Michele. In forza alla IV Btg. Cavalleria PM.
99. Fu dichiarato disperso nel settembre 1943.
MUTILATI, FERITI DI GUERRA, INVALIDI, DECORATI
Caporale Coppola Antonio nato il 1917 invalido
Soldato D'Emilio Vincenzo nato il 7-9-1916 ferito
Maresciallo Fanelli Salvatore nato il 21-8-1921 invalido
Frescura Giuseppe nato il 21-12-1920 ferito
Mazzei Antonio mutilato .
Mecca Nicola nato il 25-1-1909 invalido `
Camicia Nera Santarcangelo Filippo nato il 6-3-1906 mutilato
Serg. Magg Ungaro Emilio nato il 23-1-1910 ferito
Caporale Volini Michele nato il 25-3-1920 ferito
Generale Zito Dante nato il 28-8-1912 decorato
1) Coppola Antonio
Nato a Trivigno nel 1917 da Vincenzo. In forza al 69 Reggimento di
Fanteria con il grado di caporale. Fu riconosciuto invalido per malattia
contratta in Libia.
2) Fanelli Salvatore
Nato a Trivigno il 21 agosto 1921 da Rocco e Albina Monserrato. Fece parte
del 140 Reggimento di fanteria (posta milt. 72), inviato al fronte come
fante ha partecipato dal 6 gennaio al 23 aprile 1941 alle operazioni di
guerra svoltesi alla frontiera greco-albanese. Fu nominato prima
caporale e poi sergente nel 1942, con tale grado fu aggregato come
effettivo al 13 Battaglione Volontari Paracadutisti di Viterbo. In
Italia con il grado di sergente maggiore prese parte, dal 7-12- 1944 al
7-5-1945, alla guerra di liberazione, con il II Battaglione portuale.
Contrasse, per causa di servizio, artrasinovite al ginocchio sinistro,
per tale motivo fu ricoverato più volte in ospedale a Roma, Viterbo,
Bari. Gli fu conferita la Croce per merito di guerra per avere
partecipato alla lotta di liberazione, 1943-45 (R.D. del 4-12-1942). Fu
collocato in congedo illimitato l'8-3-1946; in data 25-5-1992 gli fu
conferito a titolo onorifico il grado di Maresciallo (ai sensi dell'art.
1 della Legge 6-1-1990, n. 325 D.M. n. 000025).
3) Mecca Nicola
Nato il 25 gennaio 1909 da Pietro e da Rosa Ciofredi. Fu riconosciuto
invalido per malattia contratta in Africa Orientale Italiana.
A.C.T., Categoria VIII, Leva e truppa.
4) Zito Dante
Nato a Trivigno il 28 agosto 1912 da Ferdinando e da Clementina Zito. Ha
partecipato alla guerra di Spagna; richiamato allo scoppio della II
Guerra Mondiale partecipò alle operazioni militari sul fronte alpino
occidentale, quale comandante della 27 B.T.R. Voltamauro del Battaglione
Alpina. Si distinse in un'ardita e pericolosa azione di guerra,
riuscendo a mettere in salvo il suo plotone; per tale eroico
comportamento fu decorato di Croce di Guerra al Valore Militare il 20
maggio 1942.
Combatté sul fronte greco-albanese (1-11-1940-23 aprile 1941) e fu
insignito della medaglia di bronzo al Valore Militare il 2-4-1943. Nel
1942 fu inviato in zona di guerra in Francia.
Concluse la carriera militare con il grado di generale di Brigata in S.P.E
Morì a Roma il 21 aprile 1983.
Sig. Maria Sassano, Manoscritto.
II
EMIGRAZIONE DOPO LA II GUERRA MONDIALE
ARGENTINA
1949 contadini 2 muratori 1
1950 contadini 2
1951 agricoltori 1 operai 1 autista meccanico 1 casalinghe 2 bambini 6
1955 stagnini 1 casalinghe 2 bambini 3
1960 contadini 2 contadine 2
1969 lavoratori 1 1971 lavoratori 1
BRASILE
1952 meccanico 1 elettricista 1
URUGUAY 1952 casalinghe 1
VENEZUELA
1956 fabbri meccanici 1
1960 casalinghe 1
1967 lavoratori 2
1969 ragionieri 1
1971 lavoratori 3
1975 lavoratori 1
1976 lavoratori 1
1977 lavoratori 1
1978 lavoratori 2
1983 lavoratori 1
1994 lavoratori 1
STATI UNITI
1948 pittori 1
1955 calzolai 1
1956 casalinghe 1
1960 casalinghe 1 bambini 1
CANADA
1983 operai 1
SVIZZERA
1954 operai 18
1956 operai 1
1957 operai 5
1958 operai 1
1959 operai 10
1960 lavoratori agricoli 2
1962 operai 1
1963 operai 5
1964 operai 4 casalinghe 1
1965 operai 2
1966 operai 2
1969 operai 4
1971 operai 2
1972 operai 2
GERMANIA
1958 operai 1
1959 operai 2
1960 manovali 2 muratori 2
1961 manovali 2
1962 manovali 2
1963 operai 6
1964 operai 11
1965 operai 7
1966 operai 8
1967 operai 2
1968 operai 4
1969 operai 3
1970 operai 4
1971 operai 6
1973 operai 2
1974 operai 3
1975 operai 1
1981 operai 1
FRANCIA
1947 operai 1
1948 operai 1
1956-60 operai 1 agricoltori 1 sarti 1 pittori 1 casalinghe 2
1962 operai 1
1964 operai 2
1971 operai 3
1988 operai 1
QUESTURA DI POTENZA, Registri Generali Passaporti per l'estero: nn.
6-7-8-9-10-11-12-1314-15-16-17-18-19-20-21-22-23-26-27-28.
IV
Nel 1987, in occasione della
ricostruzione della Chiesa Madre, si operò anche il restauro
dell'organo, affidando l'esecuzione alla Ditta Ruffatti di Padova. Il
maestro organaio restauratore, prima di procedere all'esecuzione del
lavoro, espresse le sue valutazioni sullo stato di conservazione
dell'organo e descrisse gli interventi necessari da eseguire, per
riportare lo strumento allo stato originario. In corso d'opera fu
rinvenuta all'interno della secreta del somiere maestro un targhetta in
carta in cui si legge: "Paolo Padula da Grassano restaurò e costruì il
mantice nel 1 aprile 1915 per cura del M. Rev. Arciprete Sig. Dogi
Abbate" Il maestro restauratore rilevò che il Sig. Padula aveva
modificato la struttura originaria dello strumento, sostituendo i due
mantici a libro con un mantice a lanterna, cambiando in parte la
pedaliera, il corista e il temperamento. Nella ricostruzione delle parti
mancanti la Ditta Ruffatti ha cercato di uniformare nei materiali e
nelle tecniche costruttive il nuovo con il materiale originale, al fine
di ottenere un perfetto amalgama; il restauro è reso leggibile con
l'apposizione di marchietti e contrassegni. La manticeria è stata
portata all'originale con la ricostruzione dei due mantici a libro, con
tiro a stanghe. Tutte le canne mancanti sono state ricostruite,
utilizzando lastre di lega piombo-stagno, fuse nel laboratorio di Padova
secondo le antiche tecniche con piombo puro e stagno vergine. È stato
eseguito un completo censimento delle canne, rilevati i dati tecnici e
costruttivi dello strumento con misure e diagrammi. È stata restaurata
la tastiera, ricostruendo, secondo i modelli originali, i numerosi
frontalini mancanti e le coperture in bosso, mancanti o troppo consumate
per il lungo uso. La pedaliera è stata restaurata nelle parti lignee e
riportata alla forma originaria. Tutte le parti lignee sono state
trattate contro il tarlo.
Nel laboratorio della Ditta Ruffatti è stato eseguito il lavoro secondo il
criterio del restauro antico; lo strumento è stato riportato alle
condizioni di origine dal punto di vista funzionale e fonico, rivelando
la grande capacità tecnica e la perfetta conoscenza dell'arte organaia
meridionale del 1700, da parte dei maestri restauratori, che hanno
eseguito il lavoro, pur non avendo notizia dell'autore e della sua
opera, così come si evidenzia nella già citata relazione.
Lo strumento è racchiuso all'interno di una bellissima cassa di risonanza
in legno con fronte a tre campate. La facciata è disposta, con una
cuspide di sette canne in stagno, nella campata centrale, e una cuspide
di nove canne per ciascuna delle campate laterali.
SOPRINTENDENZA AI BENI ARTISTICI E STORICI DELLA BASILICATA, MATERA, Cat.
generale 17/00129093, redatta da Annamaria D'Alessandro, 30-11-1993:
Relazione della Ditta Ruffatti-Padova. |