V - PATRIOTI (1700-1870)
Nostra elaborazione e successiva
integrazione da T. PEDIO, Dizionario dei Patrioti Lucani. Artefici e
oppositori (1700-1870)
1) ABBATE FRANCESCO
Nato a Trivigno il 4 gennaio 1769 da Lorenzo e da Beatrice Raimundo.
Avviato al sacerdozio, frequentò il Seminario di Tricarico, luogo
d'origine della sua famiglia. Sensibile alla dottrina giansenista, nel
1799 aderì alle prime manifestazioni repubblicane svoltesi in paese.
Fece parte della Guardia Civica e partecipò attivamente, dal marzo al
maggio del 1799, alla resistenza armata contro le truppe sanfediste.
Arrestato dopo la caduta della Repubblica Napoletana, fu incluso tra i
Rei di Stato. Fautore dei francesi durante il decennio, si distinse
nella lotta contro il brigantaggio; venne nominato Arciprete nel giugno
del 1813. Morì a Trivigno il 25 ottobre 1823.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, Matera
1961, p. 324, n. 1241.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. 11, p. 224.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. III, p. 15.
2) ABBATE GIAMBATTISTA
Nato a Trivigno il 12 giugno del 1834 da Ferdinando e da Teresa Sassano,
sacerdote. Nel 1860 accettò il programma del Comitato dell'Ordine,
nell'agosto accorse a Corleto Perticara e seguì le forze insurrezionali
a Potenza. Partecipò alla repressione dei moti legittimisti del 1861 e
meritò un'onorevole menzione per essersi distinto, il 3 novembre 1861,
nella difesa del paese durante l'invasione dei briganti.
A.S.P., Prefettura di Basilicata, Gabinetto, Busta 33, fasc. 53.
M. LACAVA, Cronistoria documentata della Rivoluzione in Basilicata del
1860, Napoli 1895, p. 1039.
T. PEDIO, Dizionario dei Patrioti Lucani, Trani 1969, vol. I, p. 6.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati, 1815.
3) ACERENZA MARCO
Nato a Potenza nel 1832, falegname. Nel 1860 aderì al movimento liberale,
con gli insorti del paese, seguì l'VIII colonna delle forze
insurrezionali lucane, al comando di Francesco Pomarici. Il 3 novembre
del 1861 ebbe condotta ambigua; accolse Crocco e Borjes all'ingresso del
paese e nella stessa notte si recò in campagna a curare due banditi
feriti. Fu insieme all'agrimensore Nicola Brindisi uno dei periti
nominati per accertare i danni dovuti all'invasione brigantesca.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 274, fasc. 5-6.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I, p. 8.
4) ALLEGRETTI GERARDO
Nato a Trivigno il 25 marzo 1812 da Giovanni e da Anna Cinefra,
proprietario. Fu coinvolto negli avvenimenti politici svoltisi nel 1848,
incluso nell'elenco degli Attendibili Politici, fu sottoposto a
vigilanza di polizia.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 203, fasc. 208, f. 2;
fasc. 219, f. 62; busta 12, fasc. 205, f. 5; fasc. 182.
T. PEDIO, op. cit., vol. I, p. 41.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1812.
5) ALLEGRETTI ROCCO
Nato a Trivigno il 29 novembre 1808 da Pietro e da Teresa Blasi, partecipò
come Guardia Nazionale agli avvenimenti politici del 1848. Nel 1860
accettò il programma del Comitato dell'Ordine e seguì l'VIII colonna
delle forze insurrezionali lucane al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I, p. 41.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 285.
6) ALLEGRETTI VITO
Nato a Trivigno nel 1823, sarto. Partecipò agli avvenimenti politici del
1848 e fece da collegamento tra i liberali di Trivigno e il patriota
Ferdinando Petruccelli quando questi soggiornò ad Anzi. Nell'agosto del
1860 seguì I'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane al comando
di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I, p. 42.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6-7
7) BENEVENTI FRANCESCO ANTONIO
Nato a Trivigno il 21 aprile 1821 da Gregorio e da Maria Vincenza Barrese,
dottore in utroque jure, sposò Maria Giuditta Danzi di Vaglio. Aderì al
movimento liberale e fece parte della Società segreta costituitasi in
paese su iniziativa dell'arciprete Giuseppe Passarella e di Francesco
Paolo Coronati, rettore del Seminario di Potenza. Nel 1848 fu membro del
Circolo Costituzionale, si schierò con la corrente radicale, pronto a
partire con gli altri volontari per la Calabria. Nel luglio del 1849 fu
deferito all'autorità giudiziaria; processato dalla Gran Corte Criminale
di Basilicata, il 14 maggio 1851, fu prosciolto per mancanza prove.
Incluso nell'elenco degli Attendibili Politici fu sottoposto a
sorveglianza di polizia. Nell'agosto 1860 partecipò ai moti
insurrezionali; durante il sacco del 3 novembre 1861 da parte dei
briganti, in qualità di ufficiale della Guardia Nazionale, si distinse
nella difesa del paese. Il 16 dello stesso mese, a Vaglio con i
cittadini di quel centro si batté contro i briganti che avevano
saccheggiato e incendiato l'abitato, ucciso il suocero, Rocco Danzi, e
la cognata.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6-7.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, 13/208.
A.S.P., Prefettura di Basilicata, 1860-72, busta 9, fasc. 62.
R. BRIENZA, Martirologio della Lucania, Potenza 1882, p. 235.
R. RIVIELLO, Cronaca Potentina, Potenza 1888, p. 333.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. Cit., VoI. I, p. 129.
8) BLASI ANTONIO
Nato a Trivigno il 24 ottobre 1841 da Domenico e da Anna Marsicano,
contadino. Aderì al movimento liberale, nell'agosto del 1860 accorse a
Corleto Perticara, con gli insorti del paese seguì l'VIII colonna delle
forze insurrezionali lucane, al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, op. cit., vol. I, p. 146.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1841.
9) BRINDISI COSTANTINO
Nato a Trivigno il 18 settembre 1779 da Tommaso Egidio e da Gaetana Motta
di Laurenzana, galantuomo. Nel 1806 si schierò a favore dei francesi.
Tenente della Guardia Civica si distinse nella repressione dei moti
antifrancesi; cadde il 4 giugno 1807 in uno scontro a fuoco con la banda
Longo che stava per assalire il paese.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 9, fasc. 9.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I., p. 183.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 93.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. II, p. 55.
Giuseppe Poerio e il brigantaggio lucano, in F. BARRA, Cronache del
brigantaggio meridionale, Chiaravalle Centrale 1981, p. 321.
10) BRINDISI CRISTINA
Nata a Trivigno il 5 novembre 1800 da Rocco e da Concetta Sassano, di
famiglia gentilizia, sposò il proprietario Gaetano Guarini. Manifestò
sempre sentimenti liberali; fu uccisa nella sua casa dai briganti il 3
novembre 1861.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 272, fasc. 2.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I, p. 183.
11) BRINDISI GIUSEPPE
Nato a Trivigno il 29 dicembre 1769 da Tommaso Egidio e da Gaetana Motta
di Laurenzana, avviato alla carriera ecclesiastica completò gli studi di
teologia a Matera. Schieratosi nel 1799 con il movimento repubblicano,
partecipò attivamente alla resistenza armata contro l'avanzata delle
forze sanfediste; dopo la caduta della Repubblica Partenopea fu incluso
tra i Rei di Stato. Il 18 agosto del 1806 promosse una manifestazione
popolare contro l'entrata in vigore delle leggi eversive; nel settembre
dello stesso anno difese quei paesani che erano entrati di nascosto nel
bosco Torricelle, per fare legna ed erano stati arrestati dai guardiani
dell'ex feudatario. Processato per questo reato fu prosciolto da ogni
accusa. Morì a Trivigno il 5 maggio 1812.
T. PEDIO, Uomini 1799 cit., vol. II, n. 1242.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 11, fasc. 2-3.
12) BRINDISI ROCCO
Nato a Trivigno il 2 gennaio 1764 da Tommaso Egidio e da Gaetana Motta,
galantuomo, sposò Concetta Sassano. Durante il Decennio Francese fu, con
il padre Tommaso Egidio, primo contribuente del paese con un imponibile
di 476 ducati. Partecipò, quale rappresentante della Vendita di
Trivigno, alla riunione della Carboneria Orientale e ricoprì cariche
amministrative. Morì a Trivigno il 9 aprile 1828.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. II, p. 87.
A.S.P., Intendenza di Finanza. Uffici finanziari preunitari. Contribuzioni
personali, busta 2 fasc. 73-74.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Morti 1828.
13) BRINDISI ROCCO
Nato a Trivigno il 31 agosto 1835 da Vito e da Rosalba Rizzo, galantuomo,
sposò Maria Carilli. Aderì al movimento liberale, nell'agosto del 1860
con gli insorti del paese seguì l'VIII colonna delle forze
insurrezionali lucane, che operò al comando di Francesco Pomarici. Il 3
novembre del 1861 si distinse come componente della Guardia Nazionale,
nella difesa del paese. Morì a Trivigno nel 1914.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I, p. 183.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6
14) BRINDISI TOMMASO SALVATORE (TOMMASINO)
Nato a Trivigno il 28 agosto 1837 da Vito e da Rosalba Rizzo, galantuomo,
sposò Aurora Guarini, di famiglia gentilizia. Nell'agosto del 1860
partecipò ai moti insurrezionali, arruolatosi con il grado di secondo
tenente nella Brigata Basilicata fu con Garibaldi sul Volturno. Il 3
novembre 1861 durante l'invasione brigantesca come tenente della Guardia
Nazionale, si distinse nella difesa del paese. Morì a Trivigno il 3
ottobre 1870.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
A.S.P., Prefettura di Basilicata, Gabinetto, busta 32, fasc. 8, fasc. 17.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6.
T. PEDIO, Op. cit. vol. I, p. 183.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1837.
15) CALABRESE NICOLA
Nato a Trivigno il 20 gennaio 1824 da Antonio e da Gaetana Marrone, sarto,
sposò Chiara Maggio. Aderì al movimento liberale, nell'agosto del 1860
accorse a Corleto Perticara; con gli insorti del paese seguì l'VIII
colonna delle forze insurrezionali lucane al comando di Francesco
Pomarici. Durante e dopo i fatti briganteschi del 3 novembre 1861 ebbe
condotta equivoca.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T PEDIO, op. cit., vol. I, p. 223.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1824.
16) CASCINOLO NICOLA
Nato a Petrella nel 1800 da Luigi é da Mariangela D'Andrea, usciere presso
il Giudicato Regio di Trivigno, sposò Teresa Coppola. Nel 1847 aderì
all'iniziativa promossa dall'Arciprete Don Giuseppe Passarella volta a
riorganizzare le forze liberali presenti in paese. Nel 1848 fu membro
del Circolo Costituzionale e fece parte del contingente dei volontari
destinati in Calabria. Dalla Gran Corte Criminale di Basilicata, nel
luglio del 1849, fu rinviato a giudizio con l'accusa di: "cospirazione
ad oggetto di distruggere e cambiare Governo e armamento effettuato
contro l'autorità Reale". Con sentenza del 14 maggio 1851 per mancanza
di prove fu prosciolto da ogni imputazione e archiviati gli Atti.
Destituito dall'impiego fu incluso tra gli Attendibili Politici e
sottoposto a sorveglianza di Polizia.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 203; fasc. 208, f. 19;
fasc. 219.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122/6-7.
R. BRIENZA, Martirologio della Lucania, Potenza 1882, p. 235.
T PEDIO, Op. cit., vol. I p. 193.
17) CECERE DOMENICO ANTONIO
Nato a Trivigno, aderì al movimento liberale, nell'agosto 1860 con gli
insorti del paese seguì l'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane
al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I, p. 339.
18) CIANI NICOLA
Nato a Trivigno l'1 luglio 1819 da Rocco Vincenzo e da Rosa Casella,
contadino. Aderì al movimento liberale, nell'agosto del 1860 accorse a
Corleto; con gli insorti del paese seguì l'VIII colonna delle forze
insurrezionali lucane al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I, p. 373.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1819.
19) CORONATI FRANCESCO ANTONIO BASILEO
Nato a Trivigno il 17 maggio 1817 da Giovanni Crisostomo e da Gaetana
Romano, di famiglia gentilizia, sposò Antonia Volini. Prestò servizio in
qualità di sottotenente nel Corpo di Gendarmeria a cavallo, congedatosi,
nel 1847 si affiliò alla Società Segreta che si era costituita in paese
su iniziativa del cugino Francesco Paolo Coronati, rettore del Regio
Collegio di Potenza e dell'Arciprete Giuseppe Passarella. Nel 1848,
quale componente del Circolo Costituzionale, ebbe l'incarico dal
capitano della Guardia Nazionale di esercitare gli uomini nel maneggio
delle armi. Fu a capo del contingente dei volontari destinati a
Campotenese e coinvolto nel tentativo radicale di costituire un Governo
provvisorio a Potenza. Nel luglio del 1849 venne deferito alla Gran
Corte Criminale di Basilicata con l'accusa di "cospirazione e attentato
contro la sicurezza interna dello Stato con armamento effettuato contro
le Reali Truppe"; per sfuggire all'arresto si dette alla latitanza. La
Corte, dopo avere spiccato contro di lui un mandato di cattura, il 16
giugno 1852 emise la sentenza con cui lo dichiarò colpevole del reato
ascrittogli e lo condannò, in contumacia, a 19 anni di carcere.
Il 19 novembre dello stesso anno si costituì alle autorità e produsse
prove a suo discarico così rilevanti da fare riaprire il procedimento
penale. La Corte, con sentenza del 20 dicembre del 1852, lo prosciolse
da ogni imputazione. Fu incluso nella lista degli Attendibili Politici e
sottoposto a stretta sorveglianza di Polizia. Nel 1860 partecipò ai moti
insurrezionali, come capitano della Guardia Nazionale, prese parte alla
lotta contro il brigantaggio distinguendosi, il 3 novembre 1861, nella
difesa del paese contro l'invasione delle bande di Crocco e Borjes. Morì
a Trivigno il 18 giugno 1875.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 208, foglio 8; fasc.
211; fasc. 218, foglio 111; fasc. 219, foglio 1.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122/6-7. Busta. 274/4-6.
R. BRIENZA, Martiri della Lucania, Potenza 1881, p. 28.
ID., Martirologio cit., p. 168.
M. LACAVA, Op. cit., p. 3, p. 1039.
G. MONDAINI, Moti politici del '48 e Setta dell'Unità Italiana, Roma 1902,
p. 265.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I, p. 430.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. V, p. 225.
20) CORONATI FRANCESCO PAOLO
Nato a Trivigno il 23 marzo 1813 da Alessandro e da Fioralba Guarini.
Avviato alla carriera ecclesiastica completò gli studi di teologia a
Potenza, aderì alla vendita della Giovine Italia che, intorno ai
fratelli d'Errico, raccoglieva gli antichi carbonari del capoluogo.
Rettore del Regio Collegio di Potenza, nel 1848, aderì al Circolo
Costituzionale Lucano, dopo il 15 maggio fu membro della Commissione di
Pubblica Sicurezza, istituita presso il Circolo e sottoscrisse il
Memorandum del 25 giugno. Fu arrestato e processato per la sua
partecipazione agli eventi politici svoltisi a Potenza nel 1848, e per
avere inviato direttive al movimento liberale di Trivigno. II 17 luglio
1852 venne condannato dalla Gran Corte Speciale di Basilicata alla pena
di diciannove anni di carcere, nel dicembre dello stesso anno venne
tradotto a Procida. L'8 dicembre 1856 gli fu commutata la pena residua
in cinque anni di prigionia da espiarsi in una casa religiosa di rigida
osservanza fuori della Basilicata. Fu scarcerato il 13 luglio 1858 e
relegato a Trivigno in domicilio coatto; nel 1860 fece parte del
Comitato insurrezionale costituitosi in paese. In seguito fu richiamato
alla direzione del Collegio di Potenza rimanendovi fino al 1868. Quale
danneggiato politico usufruì della pensione (Decreto del 17 gennaio 1861
n. 4578). Morì a Trivigno il 4 novembre 1871.
A.S.P., Processo di valore storico. Processo potentino.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fase. 6-7.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fase. 208, foglio 18; fase.
218, foglio 111; fase. 219, foglio 1.
A.S.P., Prefettura di Basilicata 1860-1872, busta 9, fase. 7.
R. BRIENZA, Martiri cit., p. 16.
ID., Martirologio cit., p. 132.
R. RIVIELLO, Op. Cit., p. 142.
M. LACAVA, Op. cit., p. 352.
G. MONDAINI, Op. cit., pp. 90-118-170 ss.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I, p. 431.
S. BRUNO, Il Convitto Nazionale "Salvator Rosa", Potenza 1961.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. VI, p. 135.
21) CORONATI GIOVANNI CRISOSTOMO
Nato a Trivigno il 10 giugno 1780 da Giovanni Crisostomo e da Isabella
Multò, dottore in utroque jure, sposò Gaetana Romano. Nel Decennio
francese fu iscritto nella lista dei possidenti con un imponibile di 340
ducati. Fu coinvolto nei moti carbonari scoppiati in Basilicata nel
1820-21; con l'Arciprete Giuseppe Passarella, nel 1841, riorganizzò le
forze liberali presenti in paese ed ebbe rapporti non solo con i
liberali di Potenza tramite il nipote Francesco Paolo Coronati, ma anche
con quelli di Napoli e del Cilento. Nel 1848, quale componente del
Circolo Costituzionale Trivignese, promosse la formazione di un
contingente di volontari destinato a Campotenese con a capo il figlio
Francesco Antonio Basileo. Nel 1849 dalla Gran Corte Criminale di
Basilicata fu accusato di cospirazione e processato. Non emergendo prove
a suo carico il 14 maggio 1851 venne disposta l'archiviazione degli
atti. Incluso tra gli Attendibili Politici fu sottoposto a sorveglianza
di polizia. Morì a Trivigno il 4 settembre 1851.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fase. 219, foglio 1; fase.
218, foglio 3; busta 12, fase. 201.
A.S.P., Prefettura di Basilicata, 1860-1872, busta 9, fase. 7. A.S.P.,
Processo di valore storico, busta 122, fase. 6-7.
R. BRIENZA, Martirologio cit., p. 235.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I, p. 431.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 100.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. IV, p. 134.
22) CORONATI NICOLA
Nato a Trivigno da Alessandro e da Fioralba Guarini, appartenne a famiglia
gentilizia. Aderì al movimento liberale e fu arrestato nel 1849 con il
fratello Francesco Paolo per avere partecipato agli avvenimenti
politici, svoltisi in Trivigno nel 1848. Nel 1860, accettò il programma
del Comitato dell'Ordine e aderì al movimento insurrezionale. Nel 1861,
quale danneggiato politico, usufruì della pensione (Decreto 7 gennaio
1861 n. 4568).
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 12, fase. 201.
Ivi, Prefettura di Basilicata, 1860-1872, busta 9, fase. 7.
T. PEDIO, Op. cit., vol. I, p. 431.
23) D'ANIELLO ROCCO
Nato a Trivigno nel 1793 da Donato e da Angela Fanelli galantuomo, sposò
Carolina Luciani. Nel 1848 aderì al movimento liberale; coinvolto nei
fatti svoltisi in paese fu destituito dalla carica di decurione, incluso
tra gli Attendibili Politici e sottoposto a sorveglianza di polizia, che
durò fino al marzo del 1856. Nel 1860 accettò il programma del Comitato
dell'Ordine, nell'agosto fu tra gli insorti che accorsero a Corleto
Perticara. Morì a Trivigno il 22 agosto 1861.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fase. 208, foglio 30.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, op. cit., vol. II, Trarli 1969, p. 21.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. IV
24) DE CANIO SALVATORE
Nato a Trivigno; nell'agosto del 1860 fu con gli insorti del paese a
Corleto Perticara, fu aggregato all'VIII colonna delle forze
insurrezionali al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 50.
25) DE FEO VINCENZO
Nato a Trivigno; nell'agosto del 1860 fu con gli insorti del paese a
Corleto Perticara, seguì l'VIII colonna delle forze insurrezionali al
comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit. p. 1039.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fase. 211-215; busta 12, fase.
204, foglio 10; fase. 205, foglio 173.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 62.
26) DE GLORIA VINCENZO
Ex Cancelliere del Regio Giudicato; dopo il 15 maggio 1848 fu nominato
segretario del Circolo Costituzionale costituitosi a Trivigno e prese
parte a tutti gli eventi politici di quel periodo. Nel 1849 venne
sottoposto a procedimento penale per rispondere di "cospirazione e
attentato contro la sicurezza interna dello Stato". La Gran Corte
Criminale, non avendo raccolte sufficienti prove di colpevolezza, con
sentenza del 14 maggio 1850 ordinò l'archiviazione degli atti.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 219, foglio 46.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6.
T. PEDIO, op. cit., p. 63.
27) DEL GIUDICE ARCANGELO
Nato a Trivigno il 14 maggio 1815 da Giuseppe e da Maria Nicola Felitti,
sacerdote. Nel 1860 aderì al movimento liberale e fu con gli insorti del
paese a Corleto Perticara; seguì la colonna delle forze insurrezionali
lucane al comando di Francesco Pomarici. Il 3 novembre 1861 durante
l'invasione brigantesca tenne condotta equivoca; nel 1864 fu sottoposto
a indagine di polizia volta ad accertare una sua eventuale collusione
con i briganti e se avesse diffuso notizie di un possibile il ritorno
dei Borboni. Morì a Trivigno il 12 agosto 1880.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 274, fasc. 4.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. 11, p. 83.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. V, p. 357.
28) DEL GIUDICE FRANCESCO SAVERIO
Nato a Trivigno il 24 gennaio 1822 da Giuseppe e da Maria Nicola Filitti,
civile. Fece parte della setta segreta formata dai vecchi carbonari del
paese e riorganizzata nel 1848 dall'Arciprete Giuseppe Passarella; fu,
come altri, sostenitore dell'intervento armato in Calabria. Nel 1849
venne accusato dalla Gran Corte Criminale di "associazione illecita e
discorsi sediziosi tendenti a spargere il malcontento contro il Reale
Governo". Destituito dalla carica di decurione, per sfuggire all'arresto
nel luglio del 1849 si dette alla latitanza; si costituì dopo la
promulgazione dell'editto Nunziante. Processato, con sentenza del 14
maggio 1851 fu prosciolto da ogni accusa per insufficienza di prove.
Venne incluso tra gli Attendibili Politici e sottoposto a sorveglianza
di polizia. Nel 1860 aderì al movimento liberale e ricoprì la carica di
Sindaco nel 1862.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 12, fasc. 204, foglio 10; busta
13, fasc. 203, fasc. 208, foglio 32; fasc. 211; fasc. 217.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6-7.
R. BRIENZA, Martirologio cit., p. 237.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 83.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1822.
29) DE MARCO LUIGI
Nato a Trivigno nel 1823 da Vito, ramaio. Aderì al movimento liberale,
nell'agosto del 1860 accorse a Corleto Perticara; con gli altri insorti
del paese seguì l'VIII colonna delle forze insurrezionali al comando di
Francesco Pomarici. Il 3 novembre 1861 si associò all'orda brigantesca;
rientrato in paese fu fucilato il 5 dicembre 1861.
M. LACAVA, op. cit., p. 1039.
T PEDIO, op. cit., vol. II, p. 112.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 275, fasc. 1, p. 19 ss.
30) DE ROSA NICOLA
Nato a Trivigno. Aderì, nel 1860, al movimento liberale e nell'agosto
accorse a Corleto; seguì, con gli insorti del paese, l'VIII colonna
delle forze insurrezionali lucane che operò al comando di Francesco
Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 146.
31) DE STEFANO NICOLA
Nato a Trivigno il 27 agosto 1828 da Giuseppe e da Concetta Maggio. Aderì
al movimento liberale, nell'agosto del 1860, accorse a Corleto
Perticara; con gli insorti del paese seguì l'VIII colonna delle forze
insurrezionali che operò al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 165.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1828.
32) DE STEFANO TERESA
Nata ad Anzi nel 1815 da Giuseppe e da Concetta Maggio, sposò Michele
Petrone di Trivigno; venne uccisa dai briganti durante il sacco del 3
novembre 1861.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 274, fasc. 5-6; busta 275, fasc.
1-5.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 166.
33) DI GIUSEPPE ROCCO
Nato a Trivigno, sacerdote. Sostenitore dei Borboni si dette al
brigantaggio; nell'agosto del 1809 si unì alla banda scozzettino.
V DI Cicco, Brigantaggio del 1809, Potenza 1911, p. 89.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 181.
34) DI GRAZIA FRANCESCO
Nato a Trivigno il 30 gennaio 1811 da Giuseppe e da Angela Missanelli,
detto Cacoscia, contadino. Nel 1848 fece parte della Guardia Nazionale e
si oppose ad una probabile partenza armata per Campotenese, accusando di
questo reato Don Francesco Coronati. Il 3 novembre 1861 si aggregò ai
briganti nel sacco del paese e poi seguì la banda Crocco. Fu fucilato
dalla Guardia Nazionale di Trivigno il 7 novembre del 1861.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6-7.
A.S.P., Stato brigantaggio, foglio 21.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 275, fasc. 1, p. 19.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 69.
35) DI GRAZIA FRANCESCO ANTONIO
Nato a Trivigno il 16 febbraio 1816 da Nicola e da Antonia Ciani, detto
Zapparella, contadino, sposò Geronima Tortorelli. Il 3 novembre 1861
prese parte al sacco del paese e si aggregò alla banda Crocco; catturato
dalle forze dell'ordine fu fucilato l'1 dicembre 1861.
A.S.P., Stato brigantaggio, foglio 21.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 69.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1816.
36) FESTA MICHELE
Nato a Trivigno il 16 gennaio 1839, detto Izzo, pastore. Dopo il 1860 si
dette al brigantaggio. Con la sua banda operò alle dipendenze di
Coppolone. Catturato dalla Guardia Nazionale di Matera venne fucilato il
21 luglio 1863.
A.S.P., Stato brigantaggio, f. 21; Atti della Commissione Centrale
Brigantaggio, vol. I, p. 206.
T. PEDIO, Op. Cit., Vol. II, p. 192.
37) FILITTI GIUSEPPE
Nato a Trivigno l'11 ottobre 1792 da Prospero e da Domenica Miraglia,
popolano. Partecipò ai moti carbonari scoppiati in Basilicata nel
1820-21; dalla Polizia venne schedato come uomo "capace di qualunque
eccesso, pernicioso all'ordine pubblico e al Governo".
A.S.N., Ministero di Polizia, vol. 68, n. 2410.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 270.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 202.
38) FILITTI FRANCESCO SAVERIO
Nato a Trivigno il 3 febbraio 1774 da Angelantonio e da Margherita Marino,
galantuomo. Aderì al movimento liberale, nel luglio del 1848 accorse a
Laurenzana per sostenere il tentativo radicale di costituire a Potenza
un Governo provvisorio. Dalla Gran Corte Criminale di Basilicata fu
accusato di "attentato alla sicurezza interna dello Stato" sfuggi alla
cattura dandosi alla latitanza. Costituitosi dopo la promulgazione
dell'editto Nunziante fu sottoposto a giudizio. Con sentenza del 14
maggio 1851 fu prosciolto per insufficienza di prove. Incluso fra gli
Attendibili Politici venne sottoposto a sorveglianza di polizia. Nel
1860 accettò il programma del Comitato dell'Ordine, nell'agosto accorse
a Potenza e si pose a disposizione del Governo Prodittatoriale Lucano.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fase. 6.
A.S.N., Ministero di Polizia, vol. 208, foglio 45.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fase. 203, fase. 208, f. 45,
fase. 211, foglio 102, fase. 219, foglio 102.
R. BRIENZA, Martirologio cit., p. 238.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, op. cit., vol. II, p. 270.
39) FILITTI SAVERIO
Nato a Trivigno nel 1780 da Pietro e da Elisabetta Filitti galantuomo,
sposò Anna Papadà di San Chirico. Comandante della Guardia Civica
durante il decennio francese, partecipò attivamente alla lotta contro i
briganti. Affiliato alla Carboneria prese parte ai moti lucani del
1820-21; nel 1841, concorse alla riorganizzazione delle forze liberali
del paese e fu sostenitore dell'intervento armato in Calabria. Dalla
Gran Corte Criminale di Basilicata, nel 1849, venne sottoposto a
giudizio con l'accusa di "attentato alla sicurezza interna dello Stato".
Morì a Trivigno prima della conclusione del processo il 4 settembre
1850.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fase. 6-7.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 270.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. IV, p. 123.
40) GALGANO MICHELE
Nato a Trivigno, aderì al movimento liberale; nell'agosto del 1860 con gli
insorti del paese seguì l'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane
al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 365.
41) GALGANO ROCCO
Nato a Trivigno, aderì al movimento liberale; nell'agosto del 1860 con gli
insorti del paese segui l'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane
al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 365.
42) GIORDANO TOMMASO
Nato a Trivigno, nell'agosto del 1860 seguì con gli insorti del paese
l'VIII colonna delle forze insurrezionale lucane al comando di Francesco
Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 450.
43) GUARINI FRANCESCO
Nato a Trivigno il 24 maggio 1829 da Federico e da Giustina Abbate,
esercitò la professione di avvocato a Potenza, sposò Grazia Araneo di
Melfi. L'11 ottobre 1859 fu arrestato per cospirazione contro lo Stato,
fu scarcerato nell'aprile del 1860. Accettò il programma del Comitato
d'Ordine; il Governo Prodittatoriale nell'agosto del 1860 lo nominò
membro della Commissione per le barricate e successivamente della
Commissione dello stato dei carcerati per il residuo di pena. Ricoprì
cariche amministrative, nel 1863 fu eletto Consigliere Provinciale nel
Mandamento di Trivigno. Fu nominato dalla Corte d'Assise di Potenza
difensore d'ufficio di Crocco e di altri imputati di brigantaggio di
Trivigno. Morì a Potenza nel 1873.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 12, fasc. 190.
Ivi, Prefettura, Gabinetto, anni 1861-1870, fasc. 11.
M. LACAVA, Op. cit., p. 928.
R. RIVIELLO, Op. cit., p. 225.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 507.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1829.
44) GUARINI FRANCESCO SAVERIO
Nato a Trivigno il 6 ottobre 1773 da Giuseppe e da Beatrice Filitti,
dottore fisico, sposò Aurora De Gregorio. Nel 1799 schieratosi con il
movimento repubblicano fece parte della Municipalità; dopo la caduta
della Repubblica Napoletana fu incluso tra i Rei di Stato. Con il
sacerdote Giuseppe Brindisi, nel 1806, promosse una manifestazione
popolare contro l'entrata in vigore della legge che aboliva la
feudalità. Durante il decennio francese fu iscritto nell'elenco dei
proprietari per un imponibile di 200 ducati. Morì a Trivigno il 28
ottobre 1811.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
325.
ID., Op. cit., vol. II, p. 508.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 11, fasc. 2.
A.S.P., Intendenza di Finanza. Uffici finanziari preunitari, contribuzioni
personali, busta 2, fasc. 73-74.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 35.
45) GUARINI GIOVANNI BATTISTA
Nato a Trivigno nel 1825 da Gaetano e da Cristina Brindisi, notaio. Aderì
al movimento liberale, nell'agosto 1860 con gli insorti del paese seguì
l'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane al comando di Francesco
Pomarici. Durante il sacco di Trivigno, del 3 novembre 1861, con la
madre Cristina si oppose ai briganti; catturato fu barbaramente
trucidato in piazza.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 274, fasc. 5-6.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1825
R. BRIENZA, Martirologio cit., p. 265.
ID., I Martiri della Lucania, Potenza 1881, p. 46.
R. RIVIELLO, Op. cit., p. 324.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 508.
46) GUARINO ANTONIO
Nato a Trivigno. Nell'agosto del 1860 con gli insorti del paese seguì
l'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane al comando di Francesco
Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, op. cit., vol. II, p. 507.
47) IMUNDI DONATO ANTONIO
Nato a Trivigno l'1 agosto 1761 da Francesco e da Lucia Volino, contadino.
Nel 1809 si dette al brigantaggio; organizzò una banda propria con la
quale operò agli ordini del brigante Taccone. Fu giustiziato a Matera il
14 settembre 1811.
V DI Cicco, op. cit., p. 92.
G. GATTINI, Note storiche sulla città di Matera, Napoli 1881.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 2.
T. PEDIO, Op. cit., voi. II, p. 547.
48) IMUNDI FERDINANDO
Nato a Trivigno il 5 gennaio 1828 da Giuseppe e da Rosa Josca, calzolaio,
sposò Anna Allegretti. Nell'agosto del 1860 con gli insorti del paese,
seguì l'VIII colonna delle forze insurrezionali al comando di Francesco
Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., voi. II, p. 547.
49) IMUNDI FRANCESCO SAVERIO
Nato a Trivigno verso il 1771 da Nicola e da Anna Caterina Josca,
popolano, sposò Lucia Volino. Nel 1799 partecipò attivamente alla
resistenza armata contro l'avanzata sanfedista. Dopo la caduta della
Repubblica Napoletana fu arrestato, uscì consegnato e venne incluso tra
i Rei di Stato. Morì a Trivigno il 13 novembre 1831.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
325.
ID., Op. cit., voi. 11, p. 547.
A.P.T., Libro dei Morti, voi. III.
50) IMUNDI MICHELE
Nato a Trivigno il 15 settembre 1818 da Giuseppe e da Rosa , sposò Maria
Saveria Miraglia. Nell'agosto del 1860 con gli insorti del paese seguì
l'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane al comando di Francesco
Pomarici. Morì a Trivigno l'1 gennaio 1884.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., voi. II, p. 547.
51) LAMONEA FRANCESCO ANTONIO
Nato a Trivigno nel 1825 da Saverio e da Saveria de Luca, cancelliere
comunale a Brindisi di Montagna. Coinvolto negli avvenimenti politici
del 1848, fu destituito dall'impiego e arrestato il 29 novembre 1849
perché ritenuto colpevole di espressioni e atti ingiuriosi verso la
Sacra Persona del Re. Processato dalla Gran Corte Criminale di
Basilicata fu condannato a otto mesi di prigionia, ridotti a cinque
mesi, a seguito della sovrana indulgenza promulgata il 19 febbraio 1851.
Scontata la pena fu incluso tra gli Attendibili Politici e relegato a
domicilio coatto nel Comune di Brindisi di Montagna dove visse, gestendo
una bottega di caffé. Nel 1860 accettò il programma del Comitato
dell'Ordine; nell'agosto guidò gli insorti di Brindisi che vennero
aggregati all'VIII colonna delle forze insurrezionali al comando di
Francesco Pomarici. Nell'ottobre del 1860 partecipò, quale capitano
della Guardia Nazionale di Brindisi, alla repressione delle
manifestazioni legittimiste scoppiate a Laurenzana; si distinse nella
lotta contro il brigantaggio. Morì nel 1863 in un'imboscata tesagli dai
briganti.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 12, fasc. 205, f. 83; busta 213,
fasc. 211, f. 60; fasc. 219, f. 113.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 123, fasc. 11, f. 2; busta 181,
fasc. 21-22.
R. BRIENZA, Martirologio cit., p. 143.
M. LACAVA, Op. cit., p. 753, p. 973.
T. PEDIO, Op. cit., Bari 1969, vol. III, p. 38.
52) LAMONEA RAFFAELE
Nato a Trivigno il 18 dicembre 1752 da Donato e da Felicia Gagliardi,
negoziante. Milite della Guardia Civica, nel 1799, partecipò alla
resistenza armata contro le forze sanfediste; dopo la caduta della
Repubblica Napoletana fu incluso nel Notamento dei Rei di Stato. Nel
1806 promosse l'occupazione del bosco Torricelle da parte dei naturali.
Morì a Trivigno il 22 febbraio 1827.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
325.
ID., Op. cit., vol. III, p. 39.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. II.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. III.
53) LAMONEA SAVERIO
Nato a Trivigno il 25 settembre 1777 da Raffaele e da Maria Giovanna
Volini, medico. Durante il Decennio francese fu filoborbonico e occulto
sostenitore di briganti; affiliato alla Carboneria, dopo il ritorno del
Re Ferdinando sul trono di Napoli, deluso dalla politica della Corona
divenne fautore di una Repubblica Costituzionale. Coinvolto nei moti del
1820-21 fu schedato dalla polizia come "uomo pernicioso in tutti i
tempi". Morì a Trivigno il 2 marzo 1824.
A.S.N., Ministero di Polizia, vol. 68, n. 3324.
B.N.P., Fonds Italiens, ms. 1124. Repression du brigandage dans les
Deux-Sicilies au XIX siècle, p. 33 ss.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 39.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p 73.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. III, p. 16.
54) LARAIA ANDREA
Nato a Trivigno nel 1799 da Rocco Giuseppe e da Caterina Carosiello,
civile. Aderì al movimento liberale; nell'agosto del 1860 seguì con gli
insorti del paese l'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane che
operò al comando di Francesco Pomarici. Morì a Trivigno il 13 dicembre
1875.
M. LACAVA, Cronistoria, op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 58.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. V
55) LAROCCA DOMENICO
Nato a Trivigno, aderì al movimento liberale; nell'agosto del 1860 con gli
insorti del paese seguì l'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane
che operò al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 60.
56) MAGGIO ARCANGELO
Nato a Trivigno il 12 marzo 1813 da Giuseppe e da Annarosa Allegretti.
Aderì al movimento liberale; nell'agosto del 1860 con gli insorti del
paese, seguì l'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane al comando
di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 181.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1813.
57) MAGGIO GERARDO
Nato a Trivigno il 3 settembre 1748 da Giuseppe e da Angela Garramone,
popolano, sposò Angela Filitto. Nel 1799 si oppose al movimento
repubblicano facendo capo al realista Domenico Asselta che da Laurenzana
minacciava i paesi della valle del Basento.
Fallito il tentativo di fare insorgere il paese fu arrestato per ordine di
Don Nicola Sassano, Presidente della Municipalità, fu ucciso l'1 marzo
1799.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
326.
ID., Op. Cit., VOI. III, p. 181.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. II, p. 92.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. II, p. 34.
58) MARINO ANGELO
Nato a Trivigno da Francesco, contadino. Con il padre e il fratello
Antonio, il 3 novembre 1861, partecipò al sacco di Trivigno e poi seguì
Borjes. In seguito si aggregò alla banda di Michele Festa, alla morte di
questi, nel 1863, costituì una banda propria. Attaccato in agro di
Tricarico dalle Guardie Nazionali di Grassano, Tolve e Tricarico, fu
catturato e fucilato il 4 marzo 1864.
A.S.P., Brigantaggio. Stato degli individui che scorrono la campagna, f.
22.
A.S.P., Atti Commissione brigantaggio, deliberazione 4 marzo 1864.
P. VARUOLO, Il volto del brigante in Basilicata 1860-1877, Galatina 1985,
p. 155.
59) MARINO ANTONIO
Nato a Trivigno da Francesco, contadino. Dopo il sacco di Trivigno, del 3
novembre 1861, con il padre e il fratello Angelo seguì Borjes, in
seguito fece parte della banda di Ninco Nanco. Morì nel territorio di
Ruvo del Monte; su di lui pendeva una condanna a 15 anni di carcere.
P VARUOLO, Op. cit., p. 155.
60) MARINO FRANCESCO
Nato a Trivigno nel 1820 da Pasquale, popolano. Il 3 novembre del 1861 con
i figli Angelo e Antonio prese parte all'assalto brigantesco e seguì
Borjes; si aggregò poi alla banda Festa. Costituitosi alle Autorità
militari, fu processato e condannato a 19 anni di carcere.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, Stato di brigantaggio 1863.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 235.
P. VARUOLO, Op. cit., p. 155.
61) MAROTTA CARLO
Nato a Trivigno il 18 settembre 1845 da Michele e da Antonia Casella,
ramaio. Il 12 novembre del 1861 da Grassano seguì Borjes; arrestato e
processato fu scarcerato nel dicembre del 1865.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 275, fasc. 1-5; busta 276, fasc.
6-10.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 247.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1845.
62) MAROTTA GAETANO
Nato a Trivigno 18 settembre 1782 da Nicola e da Maria Michela Lato,
civile. Schieratosi a favore dei francesi partecipò alla repressione dei
moti scoppiati in Basilicata nel luglio 1806. Cadde, il 4 giugno del
1807, in uno scontro a fuoco con la banda Longo che stava per assalire
il paese.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 9, fase. 9.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 248.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 115.
63) MAROTTA MICHELE
Nato a Rivello da Carlo, ramaio, sposò Antonia Casella. Fu filoborbonico
convinto e coinvolse nella reazione non solo il figlio Carlo, ma anche
dei giovani apprendisti. Il 12 novembre, trovandosi a Grassano per il
suo lavoro, seguì Borjes. Fu arrestato, per mancanza di prove fu
scarcerato nel 1863.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 275, fase. 1-5.
Ivi, busta 276, fase. 6-10.
64) MARRONE FRANCESCO
Nato a Trivigno nel 1822 da Giuseppe e da Maria Maggio, calzolaio. Aderì
al movimento liberale; nell'agosto del 1860 con gli insorti del paese
seguì l'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane al comando di
Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 251.
65) MIRAGLIA GAETANO
Nato a Trivigno il 17 giugno 1821 da Saverio e da Marianna Mancini,
medico, sposò Marianna Coronati. Aderì all'associazione segreta che era
stata ricostituita in paese, nel 1841, dall'Arciprete Giuseppe
Passarella. Quale membro del Circolo Costituzionale trivignese, dopo il
15 maggio del 1848, fu fautore dell'intervento armato in Calabria in
appoggio dell'amico Ferdinando Petruccelli con cui rimase sempre in
contatto soprattutto quando questi operò in Basilicata. Nel luglio del
1849 dalla Gran Corte Criminale di Basilicata fu accusato di
"cospirazione contro la sicurezza interna dello Stato" e processato; per
mancanza di prove fu prosciolto con sentenza del 14 maggio 1851. Incluso
tra gli Attendibili Politici venne sottoposto a sorveglianza di polizia.
Dopo il 1860 fece parte della Commissione di Vigilanza per le scuole
elementari. Morì a Trivigno il 17 marzo 1878.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fase. 208, foglio 86; fase.
211.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fase. 6-7.
R. BRIENZA, Martirologio cit., p. 242.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 353.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. IV, p. 273.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1821.
66) MIRAGLIA GIOVANNI
Nato a Trivigno il 3 marzo 1809 da Saverio e da Marianna Mancini,
avvocato. Sindaco nel 1847, con il fratello Gaetano e con l'Arciprete
Giuseppe Passarella riuscì a costituire con i vecchi carbonari e i nuovi
adepti un'associazione segreta. Nel dicembre dello stesso anno si recò a
Polla dove risiedeva la sorella Clementina sposata con Don Gerardino
Concer, Capourbano. In quel centro, aiutato dai liberali del luogo,
entrò in contatto con il noto rivoluzionario Costabile Carducci che
operava nel Cilento. Rientrato a Trivigno fu l'elemento più fattivo per
la formazione, dopo il 15 maggio, del Circolo Costituzionale.
Sostenitore dell'intervento armato in Calabria favorì la costituzione di
un contingente di volontari destinato a Campotenese. Nel 1849 dalla Gran
Corte Criminale di Basilicata fu sottoposto a procedimento penale con
l'accusa di "cospirazione e attentato contro la sicurezza interna dello
Stato". Non essendo emerse prove di colpevolezza a suo carico la Corte,
con sentenza del 14 maggio 1851, dispose l'archiviazione degli atti. Fu
incluso tra gli Attendibili Politici e sottoposto a sorveglianza di
polizia. Ricoprì di nuovo la carica di Sindaco dal 18 agosto 1860 al
1862. Fu costretto durante il sacco di Trivigno, del 3 novembre 1861, ad
accogliere in casa Borjes, Crocco, De Langlais e consegnare a
quest'ultimo la somma di 280 ducati. Pur gravato dal severo giudizio di
essersi piegato al volere di Crocco e Borjes, continuò a gestire la
difficilissima situazione che si era venuta a creare dopo l'assalto
brigantesco. In seguito si ritirò a vita privata. Morì a Trivigno il 29
novembre 1883.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 308, f. 86; fasc. 211.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6-7.
R. BRIENZA, Martirologio cit., p. 242.
T. PEDIO, op. cit., vol. III, p. 354.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. V
67) MIRAGLIA LUIGI
Nato a Trivigno nel 1770 da Giovanni Antonio e da Carmelitana Sarli. Alto
dignitario Carbonaro rappresentò la vendita del paese nella Grande
Assemblea del Popolo Carbonaro della Lucania Orientale tenutasi a
Potenza l'11 agosto 1820. Morì a Trivigno il 15 marzo 1839.
T. PEDIO, op. cit., vol. III, p. 355.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. II, p. 48.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Morti 1839.
68) MIRAGLIA MICHELE
Nato a Trivigno, galantuomo. Aderì al movimento liberale, nell'agosto del
1860 fu tra gli insorti del paese che seguirono l'VIII colonna delle
forze insurrezionali lucane al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 355.
69) MIRAGLIA ROCCO
Nato a Trivigno nel 1825 da Gerardo, contadino. Nell'agosto del 1860 fu
tra gli insorti del paese che seguirono l'VIII colonna delle forze
insurrezionali lucane, che operò al comando di Francesco Pomarici. Il 3
novembre del '61 durante il sacco del paese da parte dei briganti si
aggregò ad essi e li seguì. Arrestato e processato fu condannato a 5
anni di carcere.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 355.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6-7.
70) MIRAGLIA NICOLA
Nato a Trivigno il 23 gennaio 1820 da Saverio e da Marianna Mancini,
galantuomo, sposò Teresa Brindisi, appartenente a famiglia gentilizia.
Per avere partecipato agli eventi politici del 1848 fu destituito dalla
carica di decurione; incluso tra gli Attendibili Politici fu sottoposto
a sorveglianza di polizia. Morì a Trivigno il 30 giugno 1882.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 12, fasc. 205, f. 108, f. 183;
busta 13, fasc. 203, fasc. 208. ff. 88, 219, f. 66, f. 80.
T. PEDIO, op. cit. vol. III, p. 355.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. IV, p. 12.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. V, p. 404.
71) MIRAGLIA VINCENZO
Nato a Trivigno il 3 gennaio 1814 da Saverio e Marianna Mancini. Avviato
alla carriera ecclesiastica studiò nel Seminario di Potenza. Nel 1848,
essendo i suoi fratelli coinvolti nei fatti accaduti a Trivigno, fu
incluso tra gli Attendibili Politici e sottoposto a sorveglianza di
polizia. Nel marzo del 1856 fu depennato dalla lista dei sorvegliati.
Morì a Trivigno il 9 ottobre 1872.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 208, f. 86; fasc. 211;
fasc. 215; fasc. 217.
T. PEDIO, Op. cit. vol. III, p. 356.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 307.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. V, p. 115.
72) MONTESANO NICOLA
Nato a Trivigno il 1752, civile, aveva sposato Domenica Mazzone. Aderì al
movimento repubblicano del 1799, e fece parte della Guardia Civica del
paese. Dopo la caduta della Repubblica Napoletana fu incluso nel
Notamento dei Rei di Stato. Morì a Trivigno il 18 marzo 1808.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
325.
ID., op. cit., vol. III, p. 390.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. III p. 35.
73) MORENA LUIGI
Nato a Laurenzana il 5 aprile 1821 da Francesco e da Maria Maddalena
Romanella, popolano. Aderì al movimento liberale e nell'agosto del 1860
con gli insorti del paese seguì l'VIII colonna delle forze
rivoluzionarie che operò al comando di Francesco Pomarici. Morì a
Trivigno il 24 giugno 1881.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 397.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. V, p. 372.
74) ORGA LUIGI
Nato a Trivigno nel 1811 da Basileo e da Elisabetta Doto, commerciante di
legname. Nel 1860 si schierò contro il movimento liberale e fu in
rapporto con i briganti Paolo e Angelo Serravalle. Il 3 novembre 1861
facilitò l'ingresso di Borjes, e delle bande in paese. Arrestato nel
1862 fu sottoposto a procedimento penale; per mancanza di prove fu
scarcerato il 5 febbraio 1863. Nel 1864 fu incluso tra le persone
sospette per l'ambigua condotta politica. Morì a Trivigno il 5 maggio
1877.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, Pubblica Sicurezza, Potenza, n. 122.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 275, fasc. 1-6.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III p. 465.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. IV
75) ORGA NICOLA
Nato a Trivigno il 22 settembre 1757 da Giuseppe e da Serafina Volino,
massaro. Nel 1806, con i fratelli Pomponio e Raffaele Lamonea, organizzò
l'occupazione del bosco Torricelle.
A.S.P., Regia Udienza di Basilicata 1763-1806, Antiche Magistrature, fasc.
9, f. 472.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 465.
76) ORGA NICOLA
Nato a Trivigno il 27 dicembre 1841 da Pomponio e da Maria Carmela Lucca,
fabbro. Milite della Guardia Nazionale nel 1860 partecipò al movimento
insurrezionale; accorse a Potenza nell'agosto e seguì il colonnello
Boldoni a Napoli. Arruolatosi nella Brigata Basilicata combatté sul
Volturno. In seguito aderì ala causa borbonica, il 3 novembre 1861
durante il sacco del paese s'aggregò ai briganti e li seguì. Rientrato a
Trivigno fu arrestato e fucilato il 5 dicembre 1861.
M. LACAVA, Op. cit., p. 804, p. 1017.
T. PEDIO, Op. cit., vol. III, p. 465.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 275, fasc. 1.
77) ORGA POMPONIO RAFFAELE
Nato a Trivigno il 22 marzo 1769 da Giuseppe e da Serafina Volino,
sacerdote. Nel 1799 fu membro della Municipalità, dopo la caduta della
Repubblica Napoletana fu incluso nel Notamento dei Rei di Stato. Nel
1806 promosse l'invasione del bosco Torricelle da parte dei naturali.
Morì a Trivigno il 17 agosto 1828.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 11, fasc. 3.
T. PEDIO, Uomini 1799 cit., p. 325. n. 1247.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. III, p. 34.
78) PADULA MICHELE
Nato a Trivigno il 25 maggio 1839 da Fabrizio e da Rosa Chiara Prete,
proprietario, sposò Carmela Sarli. Nel 1860 manifestò sentimenti
antiliberali; il 3 novembre del 1861 durante l'invasione brigantesca la
sua casa fu saccheggiata, ebbe però salva la vita per l'intervento del
brigante Angelo Serravalle. Nel 1864, persistendo il suo atteggiamento
filoborbonico, fu incluso tra le persone sospette. Fu sequestrato il 16
giugno 1874 dalla banda Cappuccino; per la sua liberazione fu pagato un
riscatto di quasi centomila Lire.
E. DE ALBERTIIS, Il Prof. Fabrizio Padula e la sua carriera scientifica,
Atri 1913, p. 8 s.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, Pubblica sicurezza, n. 123.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 433, fasc. 5-12
T. PEDIO, Op. cit., Bari 1990, vol. IV, p. 19.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1839.
79) PASSARELLA EGIDIO ARCANGELO
Nato a Trivigno il 20 febbraio 1815 da Giosué, speziale di medicina e da
Gaetana Volino, Notaio e sostituto Cancelliere Comunale. Nel 1847 aderì
alla setta segreta promossa dallo zio Don Giuseppe Passarella. Nel 1848
fece parte del Circolo Costituzionale, costituitosi in paese dopo il 15
maggio, e fu sostenitore dell'intervento armato in Calabria; per tale
condotta fu destituito dall'impiego. Nel luglio del 1849 dalla Gran
Corte Criminale di Basilicata fu accusato di "cospirazione e attentato
contro la sicurezza interna dello Stato, sollecitando i sudditi ad
armarsi contro l'Autorità Reale". Sottoposto a procedimento penale, non
essendo emerse prove di colpevolezza a suo carico, con sentenza del 14
maggio 1851 fu disposta l'archiviazione degli atti. Incluso tra gli
Attendibili Politici fu sottoposto a sorveglianza di polizia. Nel 1860
accettò il programma del Comitato dell'Ordine e fece parte del Comitato
insurrezionale del paese. Nel mese di agosto accorse a Corleto Perticara
e guidò gli insorti trivignesi a Potenza che vennero aggregati all'VIII
colonna delle forze insurrezionali al comando di Francesco Pomarici.
Dopo il 1860 fece parte della Commissione di Vigilanza delle scuole
elementari.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6-7.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 12, fasc. 204-205, f. 121; busta
13, fasc. 203; fasc. 208, f. 114; fasc. 211.
R. BRIENZA, Martirologio cit., p. 244.
M. LACAVA, Op. cit., p. 352, 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 81.
80) PASSARELLA GIUSEPPE
Nato a Trivigno il 23 novembre 1778 da Vincenzo e da Rosa Maglietta,
Arciprete, resse la parrocchia di Trivigno dal 1833 al 1861. Affiliato
ala Carboneria nel 1820 partecipò alla grande Assemblea della Lucania
Orientale. Dal 1842 con l'appoggio di Don Giovanni Coronati riorganizzò
i carbonari del paese, costituendo una società segreta. Nel 1848 accettò
il programma del Circolo Costituzionale Lucano, dopo il 15 maggio 1848
condivise la decisione dei liberali trivignesi di accorrere in Calabria
in aiuto di quegli insorti. In seguito le autorità per la sua condotta
liberale lo inclusero nella lista degli Attendibili Politici e lo
sottoposero a sorveglianza di polizia. Morì a Trivigno il 25 ottobre
1861.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 211.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 85.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. IV
T. PEDIO, Op. cit. vol. IV, p. 81.
81) PASSARELLA GIUSEPPE
Nato a Trivigno, galantuomo. In seguito agli eventi politici del 1848 fu
destituito dalla carica di decurione. Incluso tra gli Attendibili
Politici fu sottoposto a sorveglianza di polizia.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 12, fasc. 204, f 10; fasc. 205, f.
12; busta 13, fasc. 203; fasc. 208, f. 114.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 82.
82) PASSARELLA VINCENZO
Nato a Trivigno nel 1815 da Giosué e da Gaetana Volino, sacerdote.
Affiliato alla società segreta costituita in paese nel 1842 dallo zio
Arciprete Giuseppe Passarella accettò nel 1848 il programma del Circolo
Costituzionale Lucano. Nel 1849, per equivoca condotta politica, fu
sottoposto a sorveglianza di Polizia e incluso nella lista degli
Attendibili Politici da cui fu depennato nel marzo del 1856. Dopo il
1860 ricoprì l'incarico di Giudice di Pace.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 208, f. 114; fasc. 211;
fasc. 215; fasc. 217; 219, f. 76.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 83.
83) PATERNOSTRO DOMENICO
Nato a Trivigno, popolano. Nell'agosto del 1860 seguì gli insorti del
paese che vennero aggregati all'VIII colonna delle forze insurrezionali
lucane al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. Cit., VoI. IV, p. 90.
84) PATERNOSTRO PIETRO
Nato a Trivigno da Vincenzo, popolano. Nell'agosto del 1860 seguì gli
insorti trivignesi che vennero aggregati all'VIII colonna delle forze
insurrezionali lucane che operò al comando di Francesco Pomarici.
Durante il sacco di Trivigno, del 3 novembre 1861, minacciato fu
costretto a seguire le bande brigantesche; rientrato in paese il giorno
4 si presentò al sindaco.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. Cit., VoI. IV, p. 90.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 275, fasc. 1.
85) PATERNOSTRO VINCENZO
Nato a Trivigno, popolano. Nell'agosto del 1860 seguì gli insorti del
paese che furono aggregati all'VIII colonna delle forze insurrezionali
lucane al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. Cit., Vol. IV, p. 90.
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86) PETRONE ANDREA
Nato a Trivigno l'1 maggio 1744 da mastro Domenico Angelo e da Candida
Boccia, sacerdote. Nel Notamento dei Rei di Stato si legge a suo carico:
"Don Andrea Petrone compose e affisse all'albero della libertà assieme
al chierico Rocco Nicola Prete una satira contro il Re". Arrestato dopo
la caduta della Repubblica Napoletana uscì con l'indulto. Morì a
Trivigno l'11 luglio 1822.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
325.
ID., Op. cit., vol. IV, p. 208.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Morti 1822.
87) PETRONE ANDREA
Nato a Trivigno da Rocco, civile. Nel 1860 accettò il programma del
Comitato dell'Ordine e nel settembre si arruolò nella Brigata
Basilicata.
M. LACAVA, Op. cit., pp. 83, 117.
T. PEDIO, Op. cit., vol IV, p. 208.
88) PETRONE ANTONIO
Nato a Trivigno il 5 gennaio 1831 da Giovanni e da Carmela Iosca.
Nell'agosto del 1860 seguì gli insorti del paese che vennero aggregati
all'VIII colonna delle forze rivoluzionarie al comando di Francesco
Pomarici.
M. LACAVA,op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 127.
89) PETRONE GERARDO
Nato a Trivigno nel 1811 da Giovanni e da Carmela Iosca. Nell'agosto del
1860 seguì gli insorti del paese che vennero aggregati all'VIII colonna
delle forze insurrezionali al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 209.
90) PETRONE MICHELE
Nato a Trivigno nel 1811 da Andrea e da Antonia Giurcioli, sarto, sposò
Teresa De Stefano. Nel 1860 accettò il programma del Comitato
dell'ordine; nel mese di agosto seguì gli insorti del paese che vennero
aggregati all'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane. Fu ucciso
con la moglie il 4 novembre del 1861 durante il sacco del paese.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 274, fasc. 5-6.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 128.
91) PETRONE ROCCO
Nato a Trivigno il 17 agosto 1816 da Francesco e da Antonia Filitti.
Nell'agosto del 1860 seguì gli insorti del paese che vennero aggregati
all'VIII colonna al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. Cit., Vol. IV, p. 130.
92) PETRONE ROCCO DOMENICO
Nato a Trivigno da Giovanni. Nel mese di settembre del 1860 raggiunse
Garibaldi a Napoli e combatté sul Volturno.
M. LACAVA, Op. cit., pp. 1039, 1040.
T. PEDIO, Op. cit., voi. IV, p. 130.
93) PETRONE VINCENZO
Nato a Trivigno, popolano, detto Occhio brutto. Il 3 novembre 1861
partecipò al sacco del paese da parte delle bande brigantesche, seguì
poi Borjes. Catturato l'1 dicembre in agro di Trivigno dai Carabinieri,
fu fucilato.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 130.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 275, fasc. 1.
94) PETRONE VITO ROCCO
Nato a Trivigno il 16 marzo 1783 da Macario e da Teresa Zito suddiacono.
Nel 1806 aderì al Governo francese e prese parte alla repressione dei
moti scoppiati nel luglio. Cadde il 4 giugno 1807 in agro di Trivigno in
uno scontro a fuoco con i briganti della banda Longo.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 9, fasc. 9.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 130.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 123.
95) PILOGALLO FRANCESCO PAOLO
Nato a Trivigno, aderì al movimento liberale e accettò il programma del
Comitato dell'Ordine. Nel mese di agosto del 1860 accorse a Corleto
Perticara e con gli insorti del paese seguì l'VIII colonna delle forze
insurrezionali al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. II, p. 299.
96) PLESCIA VINCENZO
Nato a Brindisi di Montagna nel 1814 da Michele e da Maria Giuseppa
Cardillo, sposò Anna Prete. Partecipò attivamente agli avvenimenti del
1848, fu accusato di avere spacciato monete false per fomentare il
malcontento nella popolazione. Fu arrestato, pur se condannato a 7 anni
di carcere, non rivelò la provenienza del denaro.
Nell'agosto del 1860 seguì gli insorti del paese che vennero aggregati
all'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane al comando di
Francesco Pomarici. Milite della Guardia Nazionale il 21 ottobre 1860
partecipò alla repressione della manifestazione legittimista scoppiata a
Castelmezzano.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 181, fasc. 21-22.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, op. cit., vol. IV, p. 178.
97) POLICASTRO CARLO
Nato a Trivigno il 23 gennaio 1833 da Luigi e da Luigia d'Alessandro,
galantuomo, aveva sposato Luisa Sassano. Nel mese di agosto del 1860
seguì gli insorti del paese che vennero aggregati all'VIII colonna delle
forze insurrezionali lucane al comando di Francesco Pomarici. Con altri
giovani patrioti della Basilicata, inquadrati nel reggimento comandato
da Nicola Albini, partecipò alla battaglia di Mentana.
M. LACAVA, Op. Cit., pp. 1039, 1049.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 179.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1833.
98) POLICASTRO DOMENICO ANTONIO
Nato a Trivigno, milite della Guardia Civica, nel 1799, portò con altri
soccorso a Tolve, su richiesta del Presidente di quella Municipalità.
Dopo la caduta della Repubblica Napoletana fu arrestato e consegnato,
venne incluso nel Notamento dei Rei di Stato.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
325.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 180.
99) PRETE ANDREA
Nato a Trivigno da Domenico, civile. Con la Guardia Civica del paese
partecipò alla lotta contro i briganti. Il 18 agosto 1809 fu ucciso da
alcuni trivignesi che si erano aggregati alla banda Scattone quando
questa assalì il paese. Il cadavere fu fatto a pezzi, la testa, gettata
al Paschiere, fu mangiata dai cani.
DI CICCO, Brigantaggio del 1809, Potenza 1911, p. 92.
T. PEDIO, Op. cit., voi. IV, p. 200.
100) PRETE DOMENICO
Nato a Trivigno nel 1786 da Giovanni Luca e da Antonia Allegretti, massaro
di campo, abitava con il fratello Rocco Nicola in piazza. Capitano della
Guardia civica del paese nel 1799 "ebbe parte nell'eccidio di Gerardo
Maggio che, quale realista, minacciava di spiantare l'albero della
libertà". Andò con altri in soccorso dei cittadini di ToIve, chiamati
dal Presidente di quella Municipalità.
Partecipò alla resistenza durante l'assedio di Tito e Picerno da parte
delle forze sanfediste. Dopo la caduta della Repubblica Napoletana fu
incluso nel Notamento dei Rei di Stato. Sindaco durante il Decennio
francese partecipò alla repressione delle bande brigantesche che
operavano nel potentino. Nel 1809 alcuni paesani, che si erano aggregati
alla banda Scattone, durante l'assalto del paese uccisero il figlio
Andrea e saccheggiarono la casa. Morì a Trivigno l' 11 settembre 1828.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
326.
T. PEDIO, Op. cit., voi. IV, p. 200.
A.P.T., Libro dei Morti, voi. III, p. 37.
101) PRETE FRANCESCO ANTONIO
Nato a Trivigno nel 1758 da Giovanni Luca e da Antonia Allegretti, civile,
sposò Domenica Abbate. Nel 1799 fu tra i promotori della costituzione
della Municipalità Repubblicana e della "piantagione dell'albero della
libertà". Nel Notamento dei Rei di Stato di lui si legge: "ebbe premura
per la piantagione dell'albero della libertà che fece piantare e di poi
andiede assieme a Don Michele Vitale dal di lui congiunto Don Andrea
Volini in Napoli per riceversi le istruzioni repubblicane". Scrisse
lettere per chiedere aiuto ai paesi limitrofi, non fu mai in carcere.
Morì a Trivigno il 27 agosto 1803.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
326.
T. PEDIO, Op. cit., voi. IV, p. 200.
A.S.P., Intendenza di Finanza, Uffici finanziari preunitari, busta 2,
fasc. 73-74. 1811, n. 264. A.S.P., Antiche Magistrature, cart. 9, f.
472.
102) PRETE FRANCESCO ANTONIO
Nato a Trivigno, bracciale. Prese parte ai moti antifrancesi del 1806; per
sfuggire alla cattura si dette al brigantaggio.
DI Cicco, op. cit., p. 92.
T. PEDIO, Op. cit., voi. IV, p. 200.
103) PRETE ROCCO NICOLA
Nato a Trivigno il 15 marzo 1778 da Giovanni Luca e da Antonia Allegretti,
chierico. Nel 1799 seguì gli studi di teologia con Andrea Petrone e
condivise l'entusiasmo del suo maestro per la Repubblica Partenopea,
aderendo al Governo Repubblicano. Venne incluso nel Notamento dei Rei di
Stato, a suo carico si legge: "Assisté alla composizione e
all'affissione all'albero della libertà di una satira contro il Re,
scritta da Don Andrea Petrone". Leggeva in piazza le lettere mandate da
Napoli da suo fratello, Don Francesco, in cui diceva che ben presto
sarebbe tornato, portando ordini repubblicani. Alla caduta della
Repubblica Napoletana fu consegnato. Morì a Trivigno il 18 maggio 1816.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
326.
A.S.P., Intendenza di Finanza, Uffici finanziari preunitari. Contribuzioni
personali, busta 2, fasc. 73-74, Ruolo 1811, n. 269.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 201.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 78.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. Il.
104) RAGO GIUSEPPE
Nato a Trivigno il 2 ottobre 1841 da Rocco e da Isabella Miraglia,
popolano. Nel mese di agosto del 1860 seguì gli insorti del paese che
vennero aggregati all'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane al
comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 227.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1841.
105) RAGO LUIGI
Nato a Trivigno, popolano. Nel mese di agosto del 1860 seguì gli insorti
del paese che furono aggregati all'VIII colonna delle forze
insurrezionali lucane al comando di Francesco Pomarici. II 3 novembre
1861 fece causa comune con i briganti; arrestato fu sottoposto a
giudizio, morì in carcere prima della fine del processo.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 227.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 274, fasc. 6.
106) RAGO ROCCO
Nato a Trivigno il 15 ottobre 1822 da Domenico e da Carmela Prete,
contadino. Nel mese di agosto del 1860 seguì gli insorti del paese che
furono aggregati all'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane al
comando di Francesco Pomarici. Durante il sacco di Trivigno del 3
novembre 1861 fu costretto con la forza a seguire i briganti; rientrato
in paese il giorno 5 si presentò al sindaco.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 228.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 275, fasc. 1.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Nati 1822.
107) ROMANO NICOLA
Nato a Trivigno, civile. Nel 1799, Milite della Guardia Civica, venne
incluso nel Notamento dei Rei di Stato, si legge a suo carico:
"coll'altri andiede a soccorso di Tolve siccome chiamato da quel
Presidente". Dopo la caduta della Repubblica Napoletana fu consegnato.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
326.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 283.
108) ROMANO VINCENZO
Nato a Trivigno il 30 marzo 1769 da Giuseppe e da Domenica Vernucci. Nel
1799 milite della Guardia Civica "assieme agli altri andiede a soccorso
di Tolve, chiamati da quel Presidente a resistere agli assalti
dell'Armata Cristiana". Dopo la caduta della Repubblica Napoletana fu
carcerato, uscì consegnato e fu incluso nel Notamento dei Rei di Stato.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
326.
T. PEDIO, Op. cit., vol. IV, p. 384.
109) SABATINI PIO
Nato a Trivigno nel 1785, maestro di musica. Affiliato alla Carboneria
ebbe rapporti nel 1821 con Giuseppe Venita di Ferrandina, alto
dignitario e capo della Carboneria lucana. Fu schedato dalla Polizia.
A.S.N., Ministero di Polizia, vol. 68, n. 5049.
T. PEDIO, Op. cit., Bari 1990, vol. V, p. 5.
110) SANTALUCIA FRANCESCO
Nato a Trivigno. Durante il Decennio francese si dette al brigantaggio,
catturato e tradotto a Matera, fu impiccato il 14 settembre 1811.
G. GATTINI, Op. cit., p. 166.
T. PEDIO, Op. cit., vol. V, p. 37.
111) SARLI GIOVANNI
Nato a Trivigno il 17 settembre 1783 da Pietro e da Antonia Sassano,
sacerdote. Affiliato alla Carboneria nel 1820, nel 1847 aderì
all'iniziativa dell'Arciprete Giuseppe Passarella di riunire gli antichi
carbonari in una setta segreta.
Nel 1848 accettò il programma del Circolo Costituzionale Lucano, dopo il
15 maggio fu nominato presidente del Circolo trivignese e fu favorevole
all'intervento armato in Calabria. Nel luglio 1849 fu dalla Gran Corte
Criminale accusato di "cospirazione mercé associazione illecita
organizzata segretamente ed eccitamento ai sudditi ad armarsi contro
l'autorità Reale" e sottoposto a procedimento penale. Non essendo
provate le accuse a suo carico la Corte dispose, con sentenza del 14
maggio 1851, l'archiviazione degli atti. Fu incluso tra gli Attendibili
Politici e sottoposto a sorveglianza di Polizia. Morì a Trivigno, il 18
gennaio 1862.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6-7.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 208, f. 142; fasc. 211.
R. BRIENZA, Martirologio cit., p. 245.
T. PEDIO, op. cit., vol. V, p. 73.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 127.
A.S.P., Trivigno, Stato Civile, Libro dei Morti 1862.
112) SASSANO CAMILLO
Nato a Trivigno il 7 luglio 1827 dall'avv. Giuseppe e da Aureliana Sarli.
Studente a Napoli fu coinvolto nei fatti svoltisi il 15 maggio 1848. Fu
incluso tra gli Attendibili Politici e sottoposto a sorveglianza di
Polizia. Nel 1860 accettò il programma del Comitato dell'Ordine e nel
mese di agosto seguì gli insorti del paese che vennero aggregati
all'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane comandate da
Francesco Pomarici. Il 3 novembre 1861 l'orda brigantesca incendiò e
saccheggiò l'antico palazzo di famiglia. Fece parte della Commissione di
Vigilanza per le Scuole Elementari. Morì a Trivigno il 2 maggio 1879.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 208, f. 142; fasc. 211.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 274, fasc. 5-6.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. V, p. 82.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. IV
113) SASSANO DOMENICO ANTONIO
Nato a Trivigno il 23 agosto 1789 dal dott. in utroque jure Nicola e da
Emanuela Sarli di Abriola, proprietario, sposò la nobile Teresa
Beneventani del Bosco e, in seconde nozze, la signora Olimpia Merola.
Nel 1820 fece parte della Carboneria e fu alto dignitario della Vendita
di Trivigno. Nel 1848 accettò il programma moderato del Circolo
Costituzionale Lucano. Fu più volte sindaco, come tale nel 1851 chiese
alle autorità competenti la verifica delle usurpazioni perpetrate ai
danni del demanio comunale. Nel 1860 aderì al Comitato dell'ordine e
riconobbe il nuovo regime. Il 3 novembre del 1861, durante il sacco del
paese da parte dei briganti, morì nel rogo del suo palazzo dopo essere
stato barbaramente torturato.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 274, fasc. 5-6.
R. BRIENZA, I Martiri cit., p. 46.
ID., Martirologio cit., p. 265.
R. RIVIELLO, Op. cit., p. 324.
T. PEDIO, op. cit., vol. V, p. 82.
114) SASSANO FRANCESCO
Nato a Trivigno il 17 marzo 1824 dall'avvocato Giuseppe e da Aureliana
Sarli, proprietario. Nel 1848, per avere manifestato sentimenti
liberali, fu incluso fra gli Attendibili Politici e sottoposto a
sorveglianza di polizia. Nel 1860 accettò il programma del Comitato
dell'Ordine e fece parte del Comitato insurrezionale costituitosi in
paese; nel mese di agosto seguì gli insorti, che vennero aggregati
all'VIII colonna delle forze insurrezionali lucane al comando di
Francesco Pomarici. Morì a Trivigno il 13 ottobre 1885.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 208, f. 142; fasc. 211.
M. LACAVA, Op. cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. V, p. 82.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. V
115) SASSANO NICOLA GIOVANNI
Nato a Trivigno il 23 febbraio 1763 da Domenico Antonio e da Beatrice
Guarini. Appartenne a ricca famiglia gentilizia, dottore in utroque
jure, sposò la gentildonna Emanuela Sarli di Abriola, sorella di
Vincenzo Sarli, coinvolto nella congiura giacobina del 1794. Fu Capo
della Loggia Massonica di Trivigno e, nel 1799, Presidente della
Municipalità repubblicana. Inviò aiuti ai repubblicani di Tolve e di San
Chirico per ripristinare l'albero della libertà. Dopo la caduta della
Repubblica Napoletana fu incluso nel Notamento dei Rei di Stato. Durante
il Decennio francese dal Comune di Trivigno fu nominato Perito
Ripartitore per la quotizzazione del bosco Torricelle. Nel 1809, avendo
una rendita di duecentodue ducati oltre altre entrate, fu incluso nella
lista degli eleggibili al Parlamento nel Seggio dei Possidenti. Nel 1816
fu iscritto nei ruoli dei contribuenti per un imponibile di 280 ducati.
Morì a Trivigno il 25 novembre 1817.
T. PEDIO, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799, p.
326.
T. PEDIO, Op. cit., vol. V, p. 83.
A.S.P., Intendenza di Finanza. Uffici finanziari preunitari, busta 2,
fasc. 73-74.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. II.
116) UNGARO DOMENICO
Nato a Trivigno nel 1783 da Francesco e da Porzia Abbate, guardiano di
difesa. Nel 1809 si dette al brigantaggio dopo avere commesso omicidi e
rapine. Partecipò, il 14 e 18 agosto dello stesso anno, al saccheggio
del paese da parte della banda Scattone e si unì poi alla banda Taccone.
La Gran Corte Criminale di Basilicata lo rinviò a giudizio per gli
omicidi di Rocco Dragonetti e Canio Molinari di Albano, per avere
fomentato il popolo alla rivolta, e cospirato contro lo Stato. Con
sentenza dell'8 febbraio 1813 fu condannato "all'ultimo supplizio da
subirlo nella pubblica piazza della sua Patria e alla confiscazione dei
suoi beni". Fu impiccato a Trivigno, il 10 febbraio 1813, e lasciato
esposto alla vista del popolo; la sera fu sepolto nella Chiesa di San
Rocco.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 2, fasc. 9.
T. PEDIO, Op. cit., vol. V, p. 297.
117) VIGNOLA ANTONIO
Nato a Trivigno il 5 agosto 1819 da Basilio e da Angela Fanelli. Milite
della Guardia Nazionale, nel mese di agosto del 1860 seguì gli insorti
del paese che vennero aggregati all'VIII colonna delle forze
insurrezionali lucane al comando di Francesco Pomarici. Il 3 novembre
1861 durante l'invasione del paese da parte dei briganti si dette al
saccheggio. Arrestato, fu condannato, nel 1865, dalla Corte d'Assise di
Potenza a sei mesi di reclusione.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. V, p. 347.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 275, fasc. 5.
118) VIGNOLA NICOLA
Nato a Trivigno, detto Zucàro; nell'agosto del 1860 seguì gli insorti del
paese che vennero aggregati all'VIII colonna delle forze insurrezionali
al comando di Francesco Pomarici. Prese parte al saccheggio del paese
durante l'invasione brigantesca del 3 novembre 1861; arrestato, fu
condannato dalla Corte d'Assise di Potenza a sei mesi di reclusione.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, op. cit., vol. V, p. 349.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 275, fasc. 5.
119) VITALE MICHELE
Nato a Trivigno il 2 aprile 1767 da mastro Gerardo Antonio e da
Ermenegilda Volini, barbiere. Nel 1799 fece parte della Guardia Civica e
con Don Francesco Prete si recò à Napoli ove incontrò il suo congiunto
Don Andrea Volini da cui ebbe "istruzioni repubblicane". Arrestato dopo
la caduta della Repubblica Napoletana, uscì con la consegna e fu incluso
nel Notamento dei Rei di Stato. Nel 1806 partecipò alle manifestazioni
contro l'eversione della feudalità e fu tra coloro che occuparono il
bosco Torricelle. Nel 1818 ricoprì la carica di Decurione.
T. PEDIO, Op. cit., vol. V, p. 65.
121) VOLINI GIOVANNI ANTONIO, FEDERICO (noto come Federico)
Nato a Trivigno il 2 marzo 1816 dal dottore fisico Andrea e da Anna
Guarini, medico, sposò Cristina Passarella. Nel 1848 fece parte del
Circolo Costituzionale del paese, sostenne l'intervento armato in
Calabria e il tentativo dei radicali potentini di costituire un Governo
Provvisorio nel capoluogo a difesa della Costituzione. Nel mese di
luglio del 1849 dalla Gran Corte Criminale della Basilicata fu accusato
di "associazione illecita organizzata in corpo e segretamente col nome
di Circolo Costituzionale; discorsi sediziosi tendenti a suscitare il
malcontento contro il Real Governo e sollecitare dei sudditi ad armarsi
contro il Real Governo"; minacce e ingiurie contro un Magistrato
dell'ordine giudiziario (Regio Giudice) e fu sottoposto a procedimento
penale. Per sfuggire all'arresto si dette alla latitanza, costituendosi
solo dopo la promulgazione dell'editto Nunziante. La Gran Corte
Criminale, non essendo emerse prove per rinviarlo a giudizio, con
sentenza del 14 maggio 1852, ordinò l'archiviazione degli atti. Venne
incluso tra gli Attendibili Politici e sottoposto a sorveglianza di
polizia. Nel 1860 accettò il programma del Comitato dell'Ordine e fece
parte del Comitato insurrezionale del paese. Nel mese di agosto guidò
gli insorti di Trivigno che vennero aggregati all'VIII colonna delle
forze insurrezionali lucane al comando di Francesco Pomarici. Il 23
giugno 1861 fu eletto Consigliere Provinciale per il Circondario di
Potenza, Mandamento di Trivigno. Durante il suo mandato s'impegnò a
fondo per la soluzione di importanti problemi della Regione. Come
ufficiale della Guardia Nazionale si distinse nella lotta contro il
brigantaggio. Morì a Potenza nell'aprile del 1863.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 122, fasc. 6-7.
A.S.P., Intendenza di Basilicata, busta 13, fasc. 208, p. 169.; fasc. 211;
fasc. 218, f. 116.
A.S.P., Prefettura Gabinetto, anni 1861-70, fasc. 11.
R. BRIENZA, Martirologio cit., p. 247.
M. LACAVA, Op. cit., pp. 352, 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. V, p. 374.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 328.
122) VOLINI PASQUALE
Nato a Trivigno il 4 dicembre 1815 da Rocco e da Domenica Trivigno,
contadino, sposò Stella Volini. Fu ucciso per vendetta da un compaesano
durante il sacco del paese, del 3 novembre 1861, ad opera delle bande
brigantesche del Borjes.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 274, fasc. 5-6.
R. BRIENZA, I Martiri cit., p. 46.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 325.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. V, p. 34.
123) ZITO BASILEO
Nato a Trivigno il 21 febbraio 1810 da Lorenzo, appartenne a ricca
famiglia di agricoltori, sposò Modesta Abbate. Dopo il 1848 ricoprì
cariche amministrative; nel 1850 in qualità di decurione affiancò il
Delegato Raffaele Cassitto nella verifica dei territori demaniali
usurpati nel 1860 fece parte della Guardia Nazionale con il grado di
Capoplotone. Fu uno dei componenti più attivi del Comitato borbonico
costituitosi in paese, ebbe rapporti con i briganti. Paolo e Angelo
Serravalle, presenti nel bosco di Brindisi di Montagna; sostenne il
Borjes e il 3 novembre 1861 favorì l'invasione dell'abitato da parte
delle bande brigantesche. Arrestato per questi fatti criminosi fu
prosciolto per mancanza di prove. Nel 1864 fu incluso tra le persone
sospette in linea politica. Morì a Trivigno il 16 settembre 1883.
A.S.P., Processo di valore storico, busta 274, fasc. 5-6; busta 275, fasc.
1-5.
A.S.P., Pubblica Sicurezza, Potenza, n. 121.
T PEDIO, Op. cit., vol. V, p. 393.
A.P.T., Libro dei Morti, vol. V
124) ZITO DOMENICO
Nato a Trivigno. Milite della Guardia Nazionale, con gli insorti del paese
si recò a Potenza dove vennero aggregati all'VIII colonna delle forze
insurrezionali al comando di Francesco Pomarici.
M. LACAVA, Op. Cit., p. 1039.
T. PEDIO, Op. cit., vol. V, p. 393.
125) ZITO ROCCO
Nato a Trivigno il 28 febbraio 1791 da Nicola e da Rosa Faniello,
sacerdote; affiliato alla Carboneria nel Nonimestre venne schedato negli
scrutini della Polizia.
A.S.N., Ministero di Polizia, vol. 68, n. 6961.
T. PEDIO, op. cit., vol. V, p. 395.
A.P.T., Libro dei Battezzati, vol. III, p. 191. |