Malinconia
Piove acacia
sui muri del cortile,
pregno del suo profumo,
ed io mi ricordo
quando giugno
verde e colorato
sanava le ferite della terra
del lungo inverno lucano
senza primavera.
Io, fanciulla,
m’affacciavo alla finestra
e immaginavo
al di là di quelle mura
il nitore abbagliante
dei due poli
il cielo terso
della Grecia antica
la leggendaria bellezza
del lontano oriente.
E nutrivo
speranze e sogni,
che per me allora
eran certezze,
di una vita che fosse,
come non so,
ma tutta “d'oro“.
Oh, deliziosa età!
Aver sete d’infinito
e poi morire tra le cose
d'ogni giorno!
Più tardi,
con luce intermittente
le lucciole illuminavano
il buio delle cose
e i grilli e le cicale
con inesausto verso
sonora rendevano la sera.
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