La guerra
Mi squarcia
il velo del sonno
l'urlo dolente
delle sirene antiaeree.
Rivedo
le cose affannose
nelle notti serene
di settembre,
quando la luce della
luna c'era nemica
come a Medoro e Cloridano,
oppure i gruppi d'ansia
e di paura
alla luce inquietante
del sole
e i tuffi nelle siepi
per evitare le raffiche
degli aerei
a bassa quota.
In una galleria
affollata di gente
coperta di buio,
immobile, muta,
trovai un cane
che divenne l’amico del mio pianto.
I tedeschi, intanto,
con mezzi corazzati
attraverso il paese erano calati
potenti, alleati,
in Sicilia.
Più tardi risalirono
in ordine disperso
con la voce e la ferocia
degli animali
feriti a morte.
Allora,
tra queste cose dolorose
si maturava
la mia fanciullezza.
|