Febbraio 1979
Questo febbraio
pieno di sole
non mi riscalda,
è anomalo.
Io voglio il luglio
caldo
che arda
le radici delle piante
e le mie viscere
e un autunno
stanco e declinante.
Poi, l’inverno
sopisca
i miei ardori,
dissecchi insieme al pruno
le mie linfe;
mi dia tanta neve
e un buon Natale
e con esso la speranza
di risentire
l’incanto
della carta stellata e del presepe
e di gustare
come una volta, voluttuosamente,
i dolci col miele
e coi canditi.
L’insolito,
il nuovo mi debilita.
E tu mi accusi
di pigrizia
e mi inviti
a cambiare il volto del mondo!
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