Un insolito tramonto
Tra il grigio delle nubi
un rosa intenso, irreale, pomposo,
inondò il cielo:
il rosa delle guance dei bimbi appena nati,
dei confetti rosa,
delle bambole rosa,
il rosa
dei pastelli a cera,
delle rose preziose
di una serra colorata.
E rosa diventarono
i tetti delle case,
i vetri delle finestre,
chiuse al freddo dell’aria
di dicembre,
le cime dei monti
in lontananza scuri,
le acque dei ruscelli.
Poi, la luce rosa
filtrò tra i rami degli abeti
e dei pini
e dette riverberi
d’azzurro-viola.
Luce marziana
o nuovo fenomeno terrestre?
All’incanto seguì
la paura
dell’ignoto
e dell’inconoscibile.
Il rosa, poco appresso,
svanì e dileguò
in un cielo di fiamma
che si spense
nel buio cupo
del levante.
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