A PREITONI
Lenta cammino per le strade di campagna
alla ricerca del tempietto
che visitavo d’estate con mio padre.
Alti fichidindia costeggiano il
sentiero,
sofferte sculture aperte al cielo,
e i frutti rossi di sole, difesi dalle
spine,
mi riportano i sapori d’una Calabria
lontana:
lontana d’anni per me ormai così diversa.
Il tempietto non c’è, ma è vero nel
ricordo.
Alla mia età ricostruisco con puntiglio
il mio passato, indifferente al
presente;
mi pare che abbiano senso le mie ore
solo nel nome del padre e della madre
che non ci sono più: creature rare
di generoso sconfinato amore.
Ancora oggi la loro vita m’appassiona.
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