AL CREPUSCOLO
Sul dolce declivio verdazzurro
danza soave una fanciulla
tra cerchi rossi di sole
a meraviglia dei sorpresi viandanti.
Sconcerta la sua grazia di cammeo
antico,
poi - gioco di luce o d’ombra
ingannatore -
si dissolve come all’alba notturna
visione.
Però, i fiori pestati qua e là
e l’erba piegata da passi leggeri
irretiscono a lungo il mio pensiero.
Il buio, intanto, invade il cielo
penetra nelle case e sulle strade
e spegne nel sonno la vita del paese.
Può mai una driade viva di mito
sfuggire al coro delle consorelle?
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