8 MAGGIO 1998
Scavate a Sarno e Quindici
nel fango nero della montagna.
Oggi finalmente è tornato il sole:
come per incanto il cielo
fino a ieri cupo e intriso di rancore
è azzurro chiaro
con brandelli di nuvole bianche.
Scavate a Sarno e Quindici
nel fango nero della montagna.
Non piove più, la terra s’asciuga
e i fiori di campo prima piegati
con i petali scomposti, in disordine,
riprendono vita e colore.
C’è un respiro nuovo nell’aria.
Quanto dolore e colpe e voci
nel fango nero della montagna.
Questo giorno così chiaro di luce
è un invito, un richiamo alla gioia,
ma gioia non c’è nei nostri cuori
con tutti i morti di Sarno nella frana.
Noi del Sud gente di mala ventura!
Ahimè! Scavate a Sarno e Quindici
quanti morti nel fango nero della
montagna.
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