NOVEMBRE
Il cielo è scuro, minaccia tempesta,
s’ode lungo il sibilo del vento
che raduna a mucchi le foglie cadute
poi le disperde nell’aria impietoso.
Che cosa meglio desiderare
che chiamare gli amici, quelli veri,
per tentare a carte l’incerta magica
fortuna.
Nelle pause, al bagliore del fuoco,
con le pupille accese discorrere
del tempo nostro e dell’ore fugaci...
più tardi nel tepore diffuso alle pareti
aspettare che Morfeo carico d’anni
porti una messe di sogni generosi
legati a chi ci fa battere il cuore
e seduce di bellezza i nostri sensi.
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