AVE MARIA
Ave benedetta dalle rose di maggio.
Nella calura che anticipa l’estate
splende il tuo sorriso con gli uccelli
trepidi al sole sugli alberi gemmati
mentre in un tripudio di colori
il mese s’espande nel verde che
s’innova.
Ti preghiamo, accogli nell’azzurro
manto
il tempo nostro così doloroso,
ferma la scienza dissacrante
che viola il mistero della creazione
smorza l’ira dei popoli in rivolta,
ridona all’uomo minacciato d’ogni parte
la forza del tuo umile potere
sì che s’apra al bene e alla preghiera.
Dovunque, nelle bianche distese
siberiane
nella verde Africa dei laghi
a sud a nord del circolo di fuoco
dove il sole fa pari notte e giorno
giunga la difesa ai tuoi figli
benché immemori e indegni del tuo
amore.
Senza te s’annuvola il sereno
sui campi arati s’abbatte la tempesta
né c’è riparo ai naviganti in mare
e nei cuori s’addensa aspra paura
d’essere soli senza protezione.
Non ci lasciare, traccia tu la via
che ci conduca verso il buon cammino:
oh! risentire nell’animo il richiamo
delle campane a lode del Signore
e rivedere il fascino di stelle
luminose
che t'incorona nell'alto del tuo trono.
Vergine, a te offriamo le ore e i giorni
del nostro vivere terreno
siano essi lieti o dolorosi,
e fa che nel momento del distacco
quando un velo toglierà agli occhi il
sole
la tua mano ci guidi nei sentieri del
dopo.
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