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All'atto della partenza, una promessa:
"Isabella ti porto nel cuore. ti scriverò.
Ed Isabella da quel momento non visse che per quelle parole.
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Il romanzo è ambientato nella
Basilicata del '700 pervasa dai primi fermenti liberali di riscatto,
interpretati e avvertiti da spiriti illuminati dell'alta borghesia e della nobiltà
In contrasto, qualsiasi tentativo di lotta in nome della libertà e dell'uguaglianza lascia le masse popolari, che vivono e sono vissute nell'ignoranza e nell'abbandono, incredule e indifferenti.
La famiglia Glinni, i cui avi giunsero dall'Irlanda ad Acerenza ai primi
del '600, scacciati dalla loro patria, conquistata dagli inglesi, spicca
per nobiltà di casato ed intellettuale. Tra i suoi membri ci sono figure
indimenticabili: Patrick o Connors, Gran Maestro dei Cavalieri Templari;
l'arcidiacono Filippo; il letterato Giuseppe, che aggiunge al suo nome
quello di Ottomani come esperto orientalista, maestro e amico di Mario
Pagano, il giurista eccellente, il patriota, vittima della Rivoluzione
napoletana del 1799; Luigi, il velite dell'esercito napoleonico, morto in
Russia nel 1812; Antonio, fisico nella Regia Università di Napoli; e
tante altre, palpitanti di forte umanità appartenenti alla servitù
contadina e domestica di casa Glinni.
Donna Isabella è al centro della narrazione; intorno a lei si muovono i
numerosi personaggi e le vicende della famiglia. Ella affascina per la
audacia che la spinge a sfidare consuetudini antiche e per questo diventa
il simbolo del mondo che sta cambiando.
Con la sua personalità certamente moderna per l'età in cui vive,
personifica le aspirazioni della donna ad essere protagonista della
storia, pur nel rispetto dei ruoli che le sono propri, con onestà di
propositi e con grande spirito di sacrificio.
La Basilicata con i suoi silenzi, la sua solitudine, la sua asperità
fa da sfondo. Tra mito e storia l'autrice fa rivivere, attraverso un
linguaggio, volutamente ampio ed evocativo, atmosfere, usi, costumi,
eroismi e quotidianità di un mondo lontano, che, a guardar bene,
ancora oggi sopravvive in alcuni angoli della regione lucana.
In Basilicata il vento, le rocce, gli animali delle foreste, gli alberi
raccontano e sono talvolta gli unici testimoni dello sforzo di una
regione, che, pur consapevolmente aperta alla nuova civiltà tecnologica e
globale, vuole conservare gli echi e i richiami delle proprie tradizioni.
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Sono grata a Carlo Glinni per avermi
messo a disposizione l'archivio di famiglia e a Mimmo mancusi per
l'incoraggiamento e la stima. |
In copertina:
J. L. David: Madame S?eriziat
Museo di Louvre, Parigi |
Pianetalibro
Editori - Possidente (PZ)
Stampato nel mese di Luglio 2006
Pubblicazione sul web
autorizzato dall'Autore |