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Come Pierrot

- Poesie -

Rachele Zaza Padula
 

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Il baco da seta

Sono parole sparse le tue
frammenti
invenzioni talvolta suadenti
nel tentativo di restituirmi
alla scoperta del giorno.
Ora non più. È tardi.
Che ironia!
L’ironia del baco da seta
che s’avvolge nella sua bava
e si chiude alla luce.
 


La luna

Senza sole non ha senso
guardare il cielo.
Non ha senso
colorare i pensieri
indossare l’abito a fiori
della festa.

Meglio aspettare la luna
e al suo chiarore
connettere i sogni
scoprendone la meraviglia.
 


3 maggio 2017

Bussa alla tua porta, Gesù,
mia sorella Rosalba, morta alle ventitré
del giorno tre di questo mese di maggio.
Ha le braccia livide
della sua sofferenza, cinquanta
giorni di lenta agonia
irriverente, inumana.
Lontana la mente per la violenza
dei farmaci ha perduto le sue passioni
tutte le costruzioni d’amore
tessute pazientemente
con la dolcezza del suo sorriso.
La rivedo bambina nella casa del padre,
la più piccola di noi tre sorelle.
“Attenta a Rosalba” mi diceva mia madre.
Un senso di colpa mi sconvolge
mi accora: “Madre cara, non è bastato
il tuo appello, non sono riuscita
a salvarla dal male che l’ha rapita.”
La cercherò tra le piante in fiore
che ella curava accorta alle stagioni,
nel ricordo della bambola dai capelli biondi
che s’era rotta; io la riparai come nuova
ed ella felice se la strinse al petto.
C’era la guerra, era periodo d’autarchia.
 


Il gufo

L’ aria ristagna pesante
né brezza o vento la muove,
Ed ecco all’improvviso irrompe
impetuoso il temporale.
La pioggia inonda i campi
e porta i detriti a valle.
Per quasi mezz’ora domina la furia
poi, torna il sereno e il sole
s’apre ampi spazi fra i nembi.
Dai rami cadono gocce cristalline
mentre gli uccelli,
tra cui un gufo contrariato,
scuotendo le piume bagnate
spandono pulviscoli d’oro.
 


A Maria Teresa

Con l’ironia del tuo sorriso
spesso hai consolato la mia tristezza
intenta a contare le ore che passano
e il tempo crudele che ci investe e incalza
verso la fine del cammino a noi assegnato.
Anche avessimo il potere di cento maghi
e le virtù di mille pozioni prodigiose
non potremmo allungare di un solo attimo
il termine della nostra vita mortale.
Affidiamoci allora ai richiami del presente,
godiamo di questo giorno che ci vede insieme
a tentare la fortuna con il gioco delle carte.
Intorno al tavolo verde dimentichiamo
tutto quanto ci turba e ci addolora.
… che se, poi, vorremo solo chiacchierare
avremo tante cose da dirci di un passato
tramato di ricordi avvolgenti.
Complici riscopriremo voci antiche
del lessico familiare delle nostre madri
che avevano comuni origini campane
a Contursi, benedetta d’acque salutari.
 


(Il) Vento di aprile

Sono morti due cari amici.
L’ombra della fine
oscura i miei pensieri e prepotente
una tristezza senza consòlo
spegne l’impegno
delle piccole cose quotidiane.
Quanto tempo mi resta?
Mi accorgerò, avrò il conforto dei figli
e di qualche pietoso visitatore?
Un forte rumore mi scuote.
S’è chiusa la finestra al vento d’aprile
che soffia (con forza) e dispettoso cancella
le lievi figure di nuvole bianche.
 


L’edera

Il platano è avvolto d’edera,
compagna fedele d’inverno
con la neve che imbianca la chioma
e d’estate sonora di merli e cicale.
Se un vento impetuoso sconvolge
l’aria, ferisce l’erba i rovi le foglie,
l’edera resiste e si stringe
con forza al suo tronco.
 


La passiflora

La passiflora con la croce
di Cristo nel calice armonioso
copre il pergolato.
Lo tinge di viola,
il colore della penitenza
nelle chiese e nelle anime nostre.
 


Il treno

Il telefono non squilla da giorni.
Qualcuno mi chiami, interrompa
il silenzio che grava
nella mia casa e sull’animo.
Come il fischio del treno
che buca le nuvole (del temporale)in un grigio
(in una) mattino (grigia) di novembre.
 


Una futile conferenza

L’altra sera ad una conferenza
(m’avevano spedito l’invito
quasi una preghiera a presenziare)
priva di nessi e di significati
mi sono chiesta quale demone
nemico aveva voluto che vi partecipassi.
Io ho bisogno di parole intense, avvincenti
che persuadano l’animo a interrogarsi.
Sono vicina al rendiconto finale.
 


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