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R. Zaza Padula

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Come Pierrot

- Poesie -

Rachele Zaza Padula
 

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Zefiro

Zefiro dolce ingemma
l’erbe nei prati
mentre il tiepido sole tinge
la terra e la risveglia.
 


L’orologio

Oggi le ore non passano mai
sono macigni di noia e di sconforto.
E se cedessi all’inganno
di spostare le lancette dell’orologio?
 


Orizzonte

Allo sguardo
là dove finisce il cielo
l’orizzonte è una linea bianca
senza approdi.
 


Dove sei?

Giulio, oggi il vento
m’ha portato le tue parole.
Ma tu ora dove sei? Non
t’ho più visto da quando
la nera signora t’ha rapito.
 


L’alba

Dopo l’ansia notturna l’alba radiosa
del nuovo giorno
ci regala l’appartenenza al cielo.
 


La confessione

Giocavo a castello, un due tre stella…
e la vita mi scorreva lieta.
Poi nell’ombra dei confessionali
mi parlarono di peccati e peccatori.
 


Aprile 2020

Non mi importa se piove o è sereno
sono in casa costretta a rimanervi
tra spenti richiami
e storie inventate nei cassetti.
 


L’ironia

La provvida ironia
ci aiuti a continuare la strada
ancorché impervia e faticosa.
Smorzando le passioni
le illumini di intelletto.
 


Il gelo

… i miei pensieri rami contorti
sul tronco ferito dal gelo.
Sono in un’età in cui la vita
non colora di verde la speranza.
 


L’abito da sposa

Il tuo abito da sposa bianco a fiori rosa
è rimasto sul terrazzo al vento di ponente.
Aspettasti invano che arrivasse l’amato
sul calesse di legno con i pomelli d’oro.


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