Dove la terra finisce
"i lucani in Cile"
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La presenza italiana in Cile
Per l’esattezza, italiani in Cile ve ne erano o ve ne erano stati
già da tempo. Non “emigranti” in senso stretto, piuttosto
avventurieri, o facenti parte degli equipaggi delle navi, o ancora
approdati per vicende di varia natura. Il primo italiano sbarcato
sulle coste cilene, di cui si abbia notizia, è Antonio Pigafetta, di
nobile famiglia vicentina, nato forse nel 149V Cartografo, studioso
di filosofia, matematica, astronomia e geografia, abile nel
maneggiare l’astrolabio e nel determinare la latitudine, come membro
dell’equipaggio di Magellano ebbe il merito e l’onore di documentare
la prima epica circumnavigazione della terra e di relazionare a
Carlo V in merito all’impresa e alle disavventure del suo
comandante, ucciso durante il viaggio. A Pigafetta è oggi dedicato
un monumento e una piazzetta sulla avenida Apoquindo di Santiago.
Merita di essere ricordato anche l’architetto Gioacchino Toesca,
romano, in Cile dal 1 780, che tra le altre opere progettò in
Santiago la Casa de la Moneda, dichiarata sede del Governo nel 1846,
e la facciata della cattedrale che dà su Plaza de Armas.
Molti italiani, soprattutto genovesi, erano giunti con la conquista
spagnola. I Gallo
del nord cileno, ad esempio, un’ampia famiglia che conta banchieri,
industriali delle miniere, politici fondatori del Partito Radicale e
“caudillos
revolucionarios “, discendono da Juan A. Gallo, genovese, in
Cile dal 1785. Fu lui a iniziare lo sfruttamento del rame con metodi
più moderni, mentre suo nipote Miguel scoprì i minerali d’argento di
Potrerillos41.
Prima della Guerra del Pacifico, appartenendo il Tarapacá ancora al
Perù, si contavano in tutto il Cile 348 italiani, residenti nel
porto di Mejillones (60 km. a nord di Antofagasta), noto per il
guano e per le miniere d’argento di Huantajaya. Ma già nel 1868 un
rapporto consolare stimava la presenza degli italiani in circa
tremila unità, distribuite principalmente nei centri di Valparaíso,
Santiago, Copiapó, Coquimbo, Talca e Concepción, per attività
prevalentemente commerciali. Meno di vent’anni dopo la stima delle
presenze saliva a settemila, aggiungendo il popolamento, tra le
altre, della regione del Tarapacá e dell’Atacama, come effetto della
guerra del Pacifico. Gli italiani in arrivo costituivano manodopera qualificata: quasi nessun italiano era analfabeta. NeI 1875, su una popolazione complessiva di 1983 italiani residenti, ben l’83% degli uomini e il 78,8% delle donne sapevano leggere e scrivere42.
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Questi, tra il XIX e il XX secolo, sono gli anni in cui si afferma
l’imprenditorialità italiana. E’ il caso dell’industriale del
salnitro Pietro Perfetti; delle fabbriche alimentari di Carozzi,
Lucchetti; della fabbrica di spaghetti Basso y Basso di Valparaíso
fondata nel 1856 da due italiani; della Fábrica del Confites y
Chocolates Costa, fondata nel 1907 a Valparaíso da Federico Costa;
della vetreria di Andrea De Toscarini, fondata a Iquique nel 1889;
della Falabella Sastrería
Económica
Italiana,
fondata nel 1890, che conta oggi numerose succursali; di numerose
altre industrie conserviere,
tessili, edili ecc. Non è infrequente che gli imprenditori dei
settori alimentari e di altri generi cerchino anche di estendere la
propria attività al campo minerario44.
Fra le caratteristiche che la colonia italiana ha mantenuto fino ad
oggi vi è il suo forte legame con il commercio al dettaglio delle
città.
Tra il 1903 e il 1909 la rete consolare italiana risultava
organizzata nelle seguenti località: Antofagasta, Arica, Concepeión,
Iquique, Los Andes, ParraI. Punta Arenas, Santiago, Tacna,
Taleahuano, Taltal, Valdivia, Valparaíso. Oggi la rappresentanza italiana è articolata come segue: Ambasciata d’Italia a Santiago; Consolati (o viceconsolati) ad: Antofagasta, Arica, Concepcidn, Copiapé, Iquique, La Serena, Puerto Montt, Punta Arenas, Rengo, San Antonio, Talca, Temuco, Valparaíso.
41 Cfr. L. Baggio. P. Massone,
Presencia italiana en Chile,
Santiago 1996.42
Censimento generale della repubblica del Cile, anni 1875 e 1895, in
R. Salinas Meza, Profilo demografico
dell'immigrazione
italiana in Cile,
in
11 contributo italiano..., p. 78.
43
lvi (Salinas Meza), p. 76; 1-VC. Gutiérrez Roldán,
La iminigración
española,
italiano y portuguesa. Chile,
1860-1930,
I° Congresso ispano-italiano di Demografia Storica, Barcellona
22-25 aprile 1987, cit. in
Fiamma, 1858-1998, rivista ufficiale dei 140 anni della Sexta Compañia de Bomberos Cristoforo Colombo “, Valparaíso.
44
Cfr. B. Estrada, La
partecipazione italiana all’industrializzazione del Cile,
in il contributo italiano
cit., pp. 101 ss.. |
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