.

Scuola Media Leonardo Sinisgalli - Potenza     classe III A  2003-2004

 

Sondaggio

L’Italia favorevole alla missione: ma anche dopo la strage rimane il NO alla guerra.

 

L’Italia deve continuare ad aiutare l’Iraq. Molti italiani danno aiuto alle vittime dell’attentato di Nassiriya. Nonostante l’intervento degli Americani, viene espressa poca fiducia nei confronti della Croce Rossa e dei Carabinieri. L’Italia è contraria ad aiutare gli Stati Uniti, perché non ha raggiunto nessuno degli obiettivi che aveva proposto.

Sull’iniziativa bellica in Medio Oriente, solo tre italiani su dieci, darebbero il loro appoggio; solo il 21% considera l’intervento “utile”, perché ha portato almeno alla caduta dittatoriale di Saddam Hussein.

Un ulteriore indizio è la rinnovata disponibilità all’invio ed alla permanenza dei nostri uomini in territorio iracheno: secondo la maggioranza delle persone interpellate è giusto che l’Italia partecipi ad azioni umanitarie; di mantenimento dell’ordine

della sicurezza; che il nostro paese svolge nel ruolo attivo nella costruzione di nuove istituzioni. Anche alla luce dell’attentato di Nassiriya, una quota minima di persone, auspica il ritiro immediato degli uomini impegnati in Iraq, esprimendo diverse obbiezioni: le scarse condizioni di sicurezza; lo sconfinamento della missione italiana; la tentazione di lasciare agli U.S.A., il compito di sbrogliare la difficile matasse irachena. Gli elettori di centrosinistra affermano la necessità di un impiego diretto del nostro paese, al fine di riportare la battaglia contro il terrorismo e di non lasciare il paese in balia del caos politico e sociale. Gli eventi di mercoledì 12 Novembre hanno lasciato un segno profondo. Infatti molta gente ha paura degli attentati nelle zone italiane e irachene. La fiducia verso le principali istituzioni nazionali ed internazionali si riduce del 10%. Un’eccezione è il capo dello Stato. Ciampi, con cui guarda con fiducia il 66% degli italiani che ha avuto una certa reazione per gli eventi successi a Nassiriya, vicino alla Croce Rossa e i Carabinieri. Più di quattro persone su dieci, sono pronte a manifestare contro la guerra.

 

 

Barile Anna


   
INDICE

 

 

indietro indice avanti

 

 

 

 

[Mailing List] [ Home ] [Scrivici]

 

 

 

.