PRESENTAZIONE
Per la terza volta mi accingo a pubblicare il materiale prodotto dagli
alunni per l'intero anno scolastico 2000/01. Tale raccolta cumula il
lavoro letterario, artistico, culturale dei ragazzi del Liceo Artistico
di Melfi e dei ragazzi dell'Istituto d'Arte di Rionero, scuola dove
attualmente insegno, dopo il passaggio due anni fa alla Scuola Media
Superiore.
Mi si potrebbe chiedere il perché di una tale nuova raccolta. - La
motivazione è sempre la stessa, identica oggi come quella ieri, come
quella di un ieri più lontano.
Mi reputo indegnamente una rabdomante di palpiti e la poesia di tali
allievi è un mondo di palpiti, che vivifica il pensiero ponendolo sulle
ali del cuore e dello spirito. La loro narrativa poetica è lineare e
puntuale e pone in evidenza il tema della vita, degli affetti, delle
persone care, accarezzati da un delicato sentimento di amore e, talora,
di ineffabile nostalgia.
Il tutto in un contesto unificato da un senso di fede sentito, necessario
per affrontare coraggiosamente le difficoltà dell'esistenza di oggi e
per giungere ad una chiara consapevolezza di valori naturalistici,
etici, sociali con la vivissima speranza di viverli in un mondo
disinquinato.
Le parale sono semplici ed immediate, creano un laboratorio dove si
fondono interessi e stimoli vitali per la formazione ed il
raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La raccolta nasce dall'esigenza di una formazione organica fuori e lontana
dalla cultura dell'improvvisazione e della casualità.
La stessa vuol promuovere esperienze formative e critiche, tendenti allo
sviluppa di valori di vita molto latenti nei giovani e che, molto
spesso, non curati dirigono le coscienze verso indefiniti negativi.
La vita, la donna, la natura, i periodi religiosi sono le tematiche
ricorrenti dell'esposizione creativa poetica e le stesse presentano
l'ambiente quotidiano con le sue forme ed i suoi colori destinati ad
avvolgere la delicata e fugace esistenza giovanile.
I versi, spesso, ci descrivono e si soffermano sulla natura e sono e
vogliono essere un invito a non considerare il mondo attuale come un
insieme di oggetti estranei ed insignificanti, ma un qualcosa a cui
tornare o dover ritornare con grande senso di umiltà per conoscere e
capire che la natura non è inanimata, ma ci guarda e ci parla con
sensazioni e parole sottese.
Dai versi traspare una limpidezza di immagini, identica ad una bella
giornata, dove il cielo terso ci riempie il cuore di felicità di vivere
e di fantasticare.
Le liriche dei ragazzi spaziano nel mondo dell'anima, un mondo in cui
sentimenti, fatti, emozioni, bisogni, paure, incertezze esistenziali
sembrano aver di fronte una realtà fantastica senza confini e senza
tempo.
Appare così il tema della complessità dell'anima dipanata dalla poesia dei
ragazzi per dar voce ai sentimenti velati, che riportano alla memoria
l'affetto per i luoghi del proprio vivere quotidiano.
Ed è proprio ad essi che la mente torna per dire di sé e della propria
condizione presente, delle cose in cui val la pena di credere per fare
della propria esistenza giovanile una vita di qualità e non di quantità.
Si coglie in tal modo un profondo umanitarismo dei nostri ragazzi, che
preferiscono sussurrare, suggerire, sottendere più che esprimere il
proprio mondo personale.
Questa e di tal natura è la poesia dei nostri ragazzi, una poesia
inespressa, da cui nasce il desiderio di un mondo migliore, più carica
di sentimento che di mezzi multimediali, dove l'una riconosca nell'altro
sé stesso, condizione pregnante per amare ed essere amati, per cercare
con occhi nuovi cose piccole, ma grandi, che riscaldano e ci riscaldano.
L'essere giovani è meraviglioso, ciò è stato detto da tanti poeti nel
tempo, ma oggi lo desumiamo, noi adulti, dai versi degli allievi
dell'Istituto Statale d'Arte di Rionero e del Liceo Artistico di Melfi.
Clementina Calice |