Glossario dei Rimedi di
Origine Animale
ANGUILLULA DELL'ACETO DI VINO
Verme del genere Anguillula, presente nei fondi dell'aceto (Turbatrix
Aceti). Su questi vermi, Malpighi studiò la circolazione del sangue e in
particolare l'azione dei capillari che hanno la funzione di connettere
il sistema venoso con il sistema arterioso. Erano usati in terapia nelle
gastriti resistenti ai farmaci.
BRODO
DI MONTONE
Alimento liquido ottenuto cuocendo in acqua carne e verdure con l'aggiunta
di sale, aromi e spezie. Consumato da solo o in minestre, era usato in
medicina come alimento ad alto contenuto proteico.
LIOCORNO
Chiamato anche unicorno, era un animale (il Narvolo cetaceo dell'Islanda)
il cui corno era utilizzato come rimedio contro ogni sorta di veleno.
LOMBRICO
Lungo verme cilindrico di colore rosa o grigiastro, che vive nei terreni
umidi, dove scava cunicoli ingoiando terra ed evacuando humus. Il
decotto di lombrico era usato come risolvente, per ascessi e paterecci
MUSCHIO
È la secrezione di particolari ghiandole odorifere di alcuni mammiferi,
specie del Mosco (Moschus Moschifero) che vive nel Tibet, dall'odore
acre e pungente, con funzione di richiamo sessuale nell'animale. Il
Muschio era usato in passato come sedativo e antispasmodico, oggi è
utilizzato in profumeria per fissare ed esaltare varie essenze. Parti
utilizzate: intera borsa. Costituente: muscone. Proprietà curative:
stimolante, antispasmodico.
OLIO DI
LOMBRICHI
Si otteneva facendo bollire nel vino bianco dei lombrichi fino alla
consumazione; era utilizzato per la durezza dei nervi e la contusione
dei medesimi.
OLIO DI
SCORPIONE SEMPLICE
Si otteneva ponendo al sole per un mese, in un vaso ben chiuso, scorpioni
vivi in olio di mandorle amare. Si riteneva favorisse la diuresi se
utilizzato per ungere il pube.
OLIO AL
TUORLO D'UOVO
Si otteneva pestando nel mortaio e poi spremendo nel torchio tuorli cotti
in acqua fino a renderli duri. Era utilizzato per combattere la
secchezza della pelle e attenuare le cicatrici, per lenire i dolori
dell'ulcera e giovare ai nervi recisi.
OLIO DI
VIPERA FEMMINA (OLIO SESAMINO)
Ottenuto tagliando le vipere a pezzi minuti e facendole cuocere nell'olio
finché la carne si separava dalle ossa, era utilizzato nel tremore delle
membra e nelle paralisi.
OLIO
VOLPINO, OLIO ANTICO CHIARO
Si preparava mettendo a cuocere acqua marina, fiore d'aneto, sale comune e
una volpe privata delle interiora e tagliata a pezzi, fino a consumare
tutta l'acqua. Il preparato era utilizzato per combattere i dolori della
podagra e di tutte le giunture e per «togliere le debolezze del
camminare ai fanciulli».
POLVERE
DI CORNO DI CERVO
Si usava il corno ridotto in polvere (cioè corno raspato); non solo quella
delle corna ma anche le unghie, i peli, le zampe e i denti, venivano
utilizzate dalla medicina dell'epoca. A questi medicamenti venivano
attribuiti molteplici virtù terapeutiche, specie l'unicorno o liocorno
cioè il corno dell'animale favoloso identificato come Narvalo cetaceo
dell'Islanda (erano considerati dei rimedi portentosi contro ogni sorta
di veleno).
POLVERE
DI MUMMIA
La polvere di mummia era un medicamento introdotto dagli Arabi in Europa.
La parola 'mummia' indicava originariamente la sostanza che serviva
all'imbalsamazione dei cadaveri e che era costituita da una soluzione di
soda con oli, resina e pece. In seguito il nome si estese anche al
cadavere imbalsamato. L'uno e l'altro ebbero applicazioni in terapia. Si
riteneva che la mummia più salutare fosse quella di fanciulla morta
vergine; essa era impiegata contro l'amenorrea, l'asma, la tisi,
l'anemia e come depurativo del sangue. Del cadavere si utilizzava la
carne. Da principio si riteneva efficace solo quella delle mummie
egiziane, poi si usò anche la carne dei morti di recente, specialmente
di quelli deceduti per morte violenta.
POLMONE
DI VOLPE
Il polmone di volpe era utilizzato per la cura delle malattie dei polmoni;
anche la milza di volpe, tenuta ad asciugare un anno sul tegamino,
veniva somministrata polverizzandola nel vino caldo durante le malattie
con dolori al petto.
RASURA
D'AVORIO
Era polvere d'avorio mescolata a gesso che veniva somministrata per via
orale.
SUGNA
RANCIDA
Era utilizzata per estrarre corpi estranei (pezzi di vetro, schegge di
legno anche invisibili) penetrati nella pelle: si provocava una
suppurazione perché il corpo estraneo venisse espulso, e per favorire
questo stato suppurativo si usava la sugna di maiale rancida che,
applicata sulla parte, provocava l'espulsione del corpo estraneo.
VESCICA
DI MAIALE
Organo sacciforme in cui si raccoglieva l'urina, utilizzata dai chirurghi
del XVII secolo per frenare l'emorragia dopo l'amputazione di un arto.
Si ponevano al suo interno anche polveri emostatiche.
ZAMPE
DI RAGNO
Le zampe di ragno erano utilizzate contro la febbre: bisognava prenderne
parecchi, pestarli e farne pallottoline che si avvolgevano nell'ostia e
si inghiottivano con un dito di vino generoso.
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