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STORIA DELLA MEDICINA PER IMMAGINI

ANTONIO MOLFESE
 

Glossario dei Rimedi di Origine Animale

 

ANGUILLULA DELL'ACETO DI VINO
Verme del genere Anguillula, presente nei fondi dell'aceto (Turbatrix Aceti). Su questi vermi, Malpighi studiò la circolazione del sangue e in particolare l'azione dei capillari che hanno la funzione di connettere il sistema venoso con il sistema arterioso. Erano usati in terapia nelle gastriti resistenti ai farmaci.

BRODO DI MONTONE
Alimento liquido ottenuto cuocendo in acqua carne e verdure con l'aggiunta di sale, aromi e spezie. Consumato da solo o in minestre, era usato in medicina come alimento ad alto contenuto proteico.

LIOCORNO
Chiamato anche unicorno, era un animale (il Narvolo cetaceo dell'Islanda) il cui corno era utilizzato come rimedio contro ogni sorta di veleno.

LOMBRICO
Lungo verme cilindrico di colore rosa o grigiastro, che vive nei terreni umidi, dove scava cunicoli ingoiando terra ed evacuando humus. Il decotto di lombrico era usato come risolvente, per ascessi e paterecci

MUSCHIO
È la secrezione di particolari ghiandole odorifere di alcuni mammiferi, specie del Mosco (Moschus Moschifero) che vive nel Tibet, dall'odore acre e pungente, con funzione di richiamo sessuale nell'animale. Il Muschio era usato in passato come sedativo e antispasmodico, oggi è utilizzato in profumeria per fissare ed esaltare varie essenze. Parti utilizzate: intera borsa. Costituente: muscone. Proprietà curative: stimolante, antispasmodico.

OLIO DI LOMBRICHI
Si otteneva facendo bollire nel vino bianco dei lombrichi fino alla consumazione; era utilizzato per la durezza dei nervi e la contusione dei medesimi.

OLIO DI SCORPIONE SEMPLICE
Si otteneva ponendo al sole per un mese, in un vaso ben chiuso, scorpioni vivi in olio di mandorle amare. Si riteneva favorisse la diuresi se utilizzato per ungere il pube.

OLIO AL TUORLO D'UOVO
Si otteneva pestando nel mortaio e poi spremendo nel torchio tuorli cotti in acqua fino a renderli duri. Era utilizzato per combattere la secchezza della pelle e attenuare le cicatrici, per lenire i dolori dell'ulcera e giovare ai nervi recisi.

OLIO DI VIPERA FEMMINA (OLIO SESAMINO)
Ottenuto tagliando le vipere a pezzi minuti e facendole cuocere nell'olio finché la carne si separava dalle ossa, era utilizzato nel tremore delle membra e nelle paralisi.

OLIO VOLPINO, OLIO ANTICO CHIARO
Si preparava mettendo a cuocere acqua marina, fiore d'aneto, sale comune e una volpe privata delle interiora e tagliata a pezzi, fino a consumare tutta l'acqua. Il preparato era utilizzato per combattere i dolori della podagra e di tutte le giunture e per «togliere le debolezze del camminare ai fanciulli».

POLVERE DI CORNO DI CERVO
Si usava il corno ridotto in polvere (cioè corno raspato); non solo quella delle corna ma anche le unghie, i peli, le zampe e i denti, venivano utilizzate dalla medicina dell'epoca. A questi medicamenti venivano attribuiti molteplici virtù terapeutiche, specie l'unicorno o liocorno cioè il corno dell'animale favoloso identificato come Narvalo cetaceo dell'Islanda (erano considerati dei rimedi portentosi contro ogni sorta di veleno).

POLVERE DI MUMMIA
La polvere di mummia era un medicamento introdotto dagli Arabi in Europa. La parola 'mummia' indicava originariamente la sostanza che serviva all'imbalsamazione dei cadaveri e che era costituita da una soluzione di soda con oli, resina e pece. In seguito il nome si estese anche al cadavere imbalsamato. L'uno e l'altro ebbero applicazioni in terapia. Si riteneva che la mummia più salutare fosse quella di fanciulla morta vergine; essa era impiegata contro l'amenorrea, l'asma, la tisi, l'anemia e come depurativo del sangue. Del cadavere si utilizzava la carne. Da principio si riteneva efficace solo quella delle mummie egiziane, poi si usò anche la carne dei morti di recente, specialmente di quelli deceduti per morte violenta.

POLMONE DI VOLPE
Il polmone di volpe era utilizzato per la cura delle malattie dei polmoni; anche la milza di volpe, tenuta ad asciugare un anno sul tegamino, veniva somministrata polverizzandola nel vino caldo durante le malattie con dolori al petto.

RASURA D'AVORIO
Era polvere d'avorio mescolata a gesso che veniva somministrata per via orale.

SUGNA RANCIDA
Era utilizzata per estrarre corpi estranei (pezzi di vetro, schegge di legno anche invisibili) penetrati nella pelle: si provocava una suppurazione perché il corpo estraneo venisse espulso, e per favorire questo stato suppurativo si usava la sugna di maiale rancida che, applicata sulla parte, provocava l'espulsione del corpo estraneo.

VESCICA DI MAIALE
Organo sacciforme in cui si raccoglieva l'urina, utilizzata dai chirurghi del XVII secolo per frenare l'emorragia dopo l'amputazione di un arto. Si ponevano al suo interno anche polveri emostatiche.

ZAMPE DI RAGNO
Le zampe di ragno erano utilizzate contro la febbre: bisognava prenderne parecchi, pestarli e farne pallottoline che si avvolgevano nell'ostia e si inghiottivano con un dito di vino generoso.



 

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