GLOSSARIO MALATTIE
Ammazza i vermini de’ fanciulli… Le infezioni da vermi, frequenti
specie nei fanciulli, erano curate con rimedi specifici molto efficaci.I
parassiti intestinali erano rappresentati da ascaridi e tenia.
Apoplessia: veniva attribuita la malattia a ristagno di siero e di
umore acquoso nel cerebro (cervello) con subitanea sospensione del suo
potere. Avveniva per soverchia pletora o costrizione dei vasi cerebrali.
Ogni apoplessia rendeva disposti alla recidiva di altri colpi.
Apoterapia: Unzioni ristoratrici con olio, cui seguiva un bagno,
come sistema di cura, non solo preventiva; dissipava la stanchezza, ma
smaltiva gli umori superflui che, dopo essersi riscaldati e alterati,
rimanevano ancora nell’organismo
Asma: Ettore è il primo eroe affetto da asma come scrive Omero. Il
termine, cha sta per respiro corto, viene ripreso da Eschilo e da
Ippocrate, che studia a fondo la patologia. Solo nel Medio Evo fu
scoperta l’asma allergica da Cardamo, medico Pavese. Nel XVIII sec.
viene accertata la causa dello spasmo bronchiale e delineata la sua
terapia.
Asma di ogni sorte: Anticamente il croup e l’asma venivano confuse.
Era chiamata anche morbo di petto. Le sostanze liquide che scorrevano
nel petto trasportate dall’aria respirata si accumulavano nel polmone e
lo ostruivano. Veniva distinta un’ asma sintomatica ed un’ asma cardiaca
legata a gravi deficit del cuore.
Asprezza della pelle: Le affezioni eruttive della pelle erano
alterazioni cutanee, che nuocevano enormemente specie al viso della
persona, ma interessavano anche altre parti del corpo esposte al sole.
Atrabile, o bile nera: Era un ipotetico liquido, freddo e secco, al
contrario del flegma (tutte le parti umide,cioè gli essudati del corpo
che costituivano il molle,le mucosità del corpo che erano considerate
una derivazione del cervello). La medicina antica attribuiva
all'atrabile la responsabilità della melanconia e dell'ipocondria.
L'atrabile è uno dei quattro umori della fisiologia ippocratica.
Balsamo universale... contro tutti i mali: Per la complessità della
preparazione e per il numero di piante utilizzate l’olio era considerato
come la panacea per la cura di tutti i mali.
Cancro o Cancri: Preso i romani si designava indifferentente sia il
cancro che l’ulcera. Questi usavano anche il termine tumor per indicare
una qualsiasi forma di tumefazione di edema di tumore. Il primo caso di
tumore all’utero viene descritto nella medicina egizia nell’antico
papiro di Kahum(1850 a.C.) ed un altro nel papiro di Ebers(1550°.C.).
Celsio, Galeno e Plinio il Giovane già parlavano del cancro e della loro
cura. Si curava o con la cauterizzazione (ferro rovente) e con
l’asportazione, con incisione quando era aggredibile.
Capelli ….fa rinascere i capelli…..: Nell’antichità esisteva anche
allora questo problema anche se era meno sentito. Le varie medicine, da
quella indiana alla greca e romana, si erano sbizzarrite ad inventare
pozioni per rallentare la caduta e far rinascere e crescere i capelli
caduti.
Capo ….. congestioni del capo e sue conseguenze…..: La pienezza del
polso,la gonfiezza di tutti i vasi e le congestioni sanguigne avevano
luogo soprattutto sul capo e quivi facilmente determinavano le emorragie
e anche le infiammazioni con conseguenze molto gravi.
Carie delle ossa…: Le carie delle ossa erano distinte dalla necrosi
in quanto in questa vi era la totale estinsione della vitalità delle
stesse, denominata anche carie secca. La carie all’opposto conservava la
sua vitalità ed aveva la sua sede nella sostanza spongiosa delle ossa
lunghe ed in quelle piccole. Erano curate con medicamenti anodini ed
emollienti.
Cicatrici … brutte: Consistevano in un piccolo o grande segno o
elevazione di carne callosa, che spiccava sulla pelle e che vi restava
dopo il risanamento di una ferita chiamata escara. Alcune volte queste
cicatrici deformavano enormemente la parte che avevano ripristinato.
Cinto: Era il cinto erniario in stoffa pesante, che si usava in
aggiunta all’olio medicato per la cura e la contenzione delle ernie.
Erano anche usati i cerotti astringenti a base di trementina e
tormentilla. In precedenza si usava la cura con il ferro infuocato ed i
caustici, che furono abbandonati per le complicanze che producevano.
Coliche intestinali: Avevano origine o per spasmi a livello degli
organi dell’apparato digerente legati a processi fermentativi o per
infezioni batteriche. Esse si associavano a singhiozzo, vomito nervoso,
aerofagia.Tutto ciò era legato alla insufficiente azione carminativa ed
antimeteorica svolta dai farmaci che venivano somministrati .
Concilia il sonno……..(sonnifero): in base alla dose somministrata
conciliava anche il sonno, specie de’ bambini.
Conforta lo stomaco……: Numerose e varie erano le sostanze che
venivano somministrate specie agli individui irascibili, in quanto la
condizione nervosa si estendeva dal cervello allo stomaco.Nell’antichità
lo stomaco era considerato il secondo cervello.
Contrazione, paralisia e tremore delle membra……...: Le
infiammazioni dei nervi producevano contrazione dei muscoli,
paralisia(vedi) e tremore delle membra.
Contusioni.dei nervi….: I nervi interessati potevano essere sia
quelli addominali (plessi che sovraintendevano alla digestione), che
eccitavano le secrezioni dell’apparato ed erano atte a correggere le
acrimonie umorali. I nervi da curare potevano essere quelli che
interessavano altre parti del corpo, come articolazioni(etc),ed in
questi casi si usava ungere il corpo con sostanze grasse nelle quali
erano state posti medicamenti specifici.
Contusioni……..: Soluzione di continuità o nella carne o nell’osso
cagionata da una caduta con effusione di sangue e perdita di sostanza.
Potevano essere interne o esterne. Per la loro cura le interne venivano
curate con estrazione di sangue scuro più o meno coagulato, per le
esterne erano usate le piante vulnerarie che componevano i balsami ed i
liquidi emostatici, che nelle contusioni e piaghe addensavano il sangue.
Contusioni…compressione… dei nervi………. : Non vi erano solo le
contusioni ma anche le compressioni e le commozionI dei nervi di natura
organica o da traumatismi.Violento era il dolore che aumentava pel più
lieve moto e per la compressione accompagnato da senso di ardore,di
calore urente lungo il nervo malato. La nevrite poteva risolversi, ma
quando era grave gli organi interni potevano alterarsi, disordinarsi
nella loro funzione anche nutritiva e ne conseguiva l’atrofia del membro
malato.
Convulsioni: Involontarie e subitanee, disordinate contrazioni dei
muscoli legate alle violenti stimolazioni dei nervi; sovente i miseri
epilettici dopo il parossismo percepivano uno spiccato dolore intorno ad
essi come se fossero stati sbattuti. Traevano origine da umori agri e
corrosivi Cura e preservazione(convulsioni)…….: Manifestazione evidente
della epilessia, per cui l’individuo cadeva come morto per terra o con
la schiuma dalla bocca. Era causata da crassezza di umore. La cura
consisteva nel legare i piedi durante il parossismo, porre intorno alle
narici medicamenti (olio di succino,castoreo); altri praticavano il
salasso ed altri ancora il clistere.
Debolezze del ventricolo……: Questa alterazione faceva riferimento
al ventricolo gastrico, che veniva molto sollecitato da alimenti bruti
ed inadatti.
Debolezza arti inferiori…….: Vi erano malattie che si manifestavano
con debolezza agli arti inferiori, per cui era il primo sintomo che
bisognava combattere energicamente con unzione.
Debolezza nel caminnare……: Per alterazione e debolezza degli arti
inferiori.
Denti cariati……:Il dente cariato con un foro era curato con
otturazioni in cera, filaccia e piombo oltre che con gli altri rimedi
descritti.
Diarree dei fanciulli…..: Diarrea che allontanava le parti
fetide(per ristagno o ingestione) dallo stomaco ed intestino specie dei
fanciulli.
Doglie antiche galliche……..: Dolori antichi a gambe e braccia
specie alle giunzioni derivati dal morbo gallico(sifilide) per unzione.
Dolore al ventre……: Era una patologia frequente legata o
all’assunzione di cibi gravemente alterati o alla presenza di parassiti
intestinali(vermi), specie nei bambini. La cura consisteva in
applicazioni caldo umide o nella somministrazione per via orale di
medicamenti che combattevano i vermi.
Dolori del petto…..:Nei casi di pleurisia (vedi) si aveva dolore
alla parte laterale del petto con o senza febbre causato da
infiammazione della pleura o del polmone. Acuta o cronica determinava
flussioni di petto. Poteva essere traumatica o spontanea, primitiva o
consecutiva, semplice o complicata.
Dolori dell’utero…….:Erano frequenti o per infiammazione acuta o
cronica o per neoformazioni nascoste e non facilmente svelabili.
Dolori del capo…..:Erano nevralgie che potevano considerarsi vere
nevropatie, da alcuni considerate di natura infiammatoria, da altri di
natura da determinarsi(non infiammatoria). Il dolore era estremamente
variabile con sensazioni di freddo o di estremo calore accompagnato da
torpore o rapidi spasmi, ma tanto forti da strappare le grida
all’infermo.
Dolori delle ulcere…..:.Per la cura del dolore si usava porre del
miele, altri usavano impiastri vegetali, altri ancora compresse imbevute
di vino.Vi era qualcuno che le ulcere nell’anziano non le curava, perché
non dovevano guarire, in questo modo fuoriuscivano gli umori maligni.
Dolori delle orecchie….: Insorgevano quando era in atto una
alterazione e la cura consisteva nel calore e nell’uso di sostanze
vegetali che determinavano una riduzione progressiva degli umori, che la
malattia quasi sempre produceva.
Dolori intestinali………: I dolori intestinali da cause diverse, oltre
che con impacchi caldo umidi, venivano curati con medicamenti specifici.
Durezza dei nervi(vedi)
Durezza dei nervi……. ammollisce e li fortifica: La durezza dei
nervi era causata da uno stimolo doloroso che determinava anche la
contrazione dei muscoli che innervavano (per lo più gli arti inferiori
erano interessati). I medicamenti, oltre che guarire il sintomo,
facevano sì che l’evento non si ripetesse.
Erpete…..: Eruzioni cutanee caratterizzate dalla comparsa di
vescicole raggruppate a contenuto chiaro prima, poi torbide, che
scomparivano senza lasciare tracce e cicatrici. Potevano colpire varie
parti del corpo (organi) ed alcune, sostenute da organismi (germi)
particolari, potevano recidivare.
Favorisce la digestione viziata da frigidezza……: Il freddo ostacola
la digestione, per il fatto che essa per avvenire ha necessità che il
bolo gastrico raggiunga una determinata temperatura. Se questa non si
raggiunge la digestione è ostacolata o rallentata.
Febbri ostinate….: Alcune volte le febbri intermittenti
ricomparivano di continuo ed erano considerate febbri ostinate. Oltre la
camomilla anche la china era associata nella loro cura, insieme ai
rimedi fisici rappresentati dal calore umido che favoriva la
defervescenza.
Fegato……. e nelle infiammazioni del…..: Si manifestavano con
difficoltà alla digestione, ai flussi intestinali e alle condizioni
generali dell’individuo. Ferite semplici e composte…..: Era un balsamo
molto efficace nelle cura delle ferite semplice e composte. Tutto ciò
significava che il balsamo favoriva ed accelerava il processo di
guarigione a condizione che i margini delle ferite fossero regolari.
Infatti nelle ferite non composte o si otteneva la guarigione della
ferita con guarigione scomposta ed irregolare(cicatrice deturpante)
oppure il processo di cicatrizzazione non avveniva o avveniva dopo molto
tempo con deformazione .
Flussioni ……..e flussioni dell’orecchio…..: Le Flussioni, specie le
flussioni dell’orecchio, erano causate dalle infiammazioni, che, oltre a
provocare dolore, determinavano anche fuoriuscita di pus talvolta
abbondante. Le flussioni potevano essere causate anche da ulcere
sanguinolenti e proliferanti.
Flussi intestinali…giova: Specifiche sostanze contenute in erbe
regolavano i flussi intestinali quando questi erano irregolari. Quando
però questi diventano eccessivi, bisognava porre freno con sostanze
energiche che dovevano arrestare l’evento(astringenti).
Fluxo……... : "flusso, movimento scorrevole di ciò che fluisce,
scorre". Già in uso nel sec. XIV, con il significato di "fuoruscita di
liquidi organici dalle cavità in cui sono contenuti.
Frenitide o Frenesia….: Intendevano gli antichi con Galeno un
delirio perpetuo e continente con febbre continua ed acuta, causata da
infiammazione delle meningi e da un sangue bilioso in quelle
imputridito. Si manifestava anche con torpidezza e letargo.
Freddezza di umori….: Secondo la teoria degli umori di Ippocrate 4
erani gli umori base: bile nera,bile gialla, flegma ed infine il sangue.
A questi corrispondevano 4
temperamenti(sanguigno,collerico,melanconico,flemmatico). Il buon
funzionamento dell’organismo dipendeva dall’equilibrio degli elementi,
definito eucrasia, mentre il prevalere dell’uno o dell’altro discrasia.
L’eccesso di freddezza degli umori(specie di alcuni) era responsabile
delle malattie, della melanconia e della morte.
Giova ai nervi recisi….: Determinavano un falso saldamento dei
nervi, specie della loro funzione nervosa anche se ridotta e temporanea.
Giova alle membra contratte…..: Erano frequenti questi sintomi
nelle alterazioni dell’encefalo perché irritato. Erano chiamate
encefalitide mentre Ippocrate parlava di” sfacello del cervello”. Si
avevano nei primi tempi sussulti dei tendini, contrazioni delle membra e
convulsioni. Fra questi accessi convulsivi le membra contratte erano
insensibili ed immobili.
Giunture …dolori…: Già Ippocrate all’alba della nostra civiltà
aveva descritto i sintomi del reumatismo articolare che colpiva le
giunture articolari con degenerazione delle stesse e dolore.
Idrope……:Idrope umida o acquosa dell’addome: Era così chiamata
l’ascite, una specie di idropisia che interessava principalmente
l’addome ed il basso ventre.
Isteria….. e, Soffocazione Isterica……..: Plinio chiamava
l’isterismo soffucatio mulierum. L’isteria era una malattia che colpiva
alcuni tipi di donne: cadevano dalla debolezza, respiravano appena e
qualche volta presentavano schiuma dalla bocca. Altre presentavano
membra contratte ed alcune volte sopore profondo. Lenisce i dolori…….:.
Alleviava i dolori e svolgeva una azione anestetica duratura per organi
ed apparati.
Macchie dal volto…….: Sulla faccia, sul collo, sulle mani (si
vedono) alcune macchiette a modo di lenticchie(dai latini dette
Lentigines), le quali appariscono scure e sogliono imbruttare perché si
radicano profondamente fino al pannicolo carnoso. Oltre le macchie che
imbruttano il volto delle gravide(efelidi), vi sono le macchie epatiche
che si curano con Latte Verginale.
Mali esterni ed interni……. Lenisce…….: Oltre questi mali che si
veggono e che si toccano, si è giudicato concordemente esservi altro
male nelle viscere, particolarmente nel basso ventre. Le malattie
complesse dell’epoca erano ardue da diagnosticare e curare.
Membra costrette per inerzia o dolore…….: Molti mali determinavano
per paralisi o insufficiente forza il non uso delle membra, per cui con
il tempo si atrofizzavano e l’individuo restava inoperoso. Altre volte
mali complessi rendevano immobili le membra per il dolore acuto o
cronico che li colpiva.
Milza…. ostruzioni e durezza della milza: La milza, secondo le
concezioni del tempo, aveva la facoltà di attirare dalla vena Porta gli
umori neri del sangue ed eliminarli come atrabile.
Morbi causati da umori freddi……: I morbi causati dagli umori freddi
erano le scrofole. Si diceva che il re con “il tocco del re” poteva
guarire la malattia. Era caratterizzata la scrofola da ingrossamento dei
linfonodi del collo di natura tubercolare, che la scuola salernitana
curava con impiastri di fico. Morsi d’animali velenosi………:. La teriaca
era il rimedio contro i morsi di animali velenosi. In seguito altri
medicamenti con l’impiego di numerose erbe furono elaborati e
rispondevano bene alle richieste dei pazienti.
Move il ventre………:Lo stomaco e l’intestino, quando erano pigri,
facevano ristagnare i cibi in parte digeriti. Quando però il ristagno si
prolungava, il tutto era dannoso per l’organismo per cui venivano
somministrate sostanze vegetali che …muovevano il ventre e facevano
progredire le feci fino alla loro espulsione.
Nervi recisi……:Erano anche curati con bulbi di narcisi pestati con
il miele, che, applicati sui nervi recisi, li saldavano;erano anche
utili nei dolori alle giunture.
Opilazioni della milza………: Opilazione sta per ostruzione. Quindi
giovava all’itterizia, disfaceva le opilazioni, chiarificava il sangue,
corroborava e fortificava le membra.
Orecchie…dissecca le flussioni…..:Le malattie delle orecchie
potevano causare secrezioni, anche molto abbondanti; erano flussioni
putride spesso miste a sangue e di odore sgradevole.
Paralisia: Malattia nella quale il corpo o qualcuna delle sue parti
perdeva il suo moto e qualche volta la sensazione o il tatto. Le cagioni
erano l’influsso impedito degli spiriti nervei ne’muscoli o del sangue
arterioso ne’ loro vasi; poteva accadere da qualche difetto o nel
cervello o ne’muscoli o nei loro vasi.
Parosismo……..:Acme della malattia cui si riferisce.
Paratifia: Infezioni da organismi( batteri), che colpivano il
tratto dell’intestino, caratterizzate da febbre, dolori addominali feci
liquide e scariche di diarrea.
Passioni del cervello e del cuore….:Gli antichi medici e filosofi
pensavano che il cervello fosse la sede del pensiero ed il cuore quella
delle passioni.
Petto……: I dolori di petto erano per lo più riferiti a congestione
degli organi toracici, specie dell’apparato respiratorio.
Piaghe putride: Queste piaghe, anche fetide, non curate né
arrestate corrodevano e deturpavano gli organi colpiti ed indicavano
sempre la provenienza di questi mali da coiti impuri. Si usavano le
bacche acerbe di more, che erano molto efficaci nelle febbri, ulcere e
piaghe putride. Erano piaghe, che, per motivi legati alle cause che le
sostenevano, non tendevano a guarire se non lentamente per cui le stesse
si imputridivano.
Piaghe: Queste erano di varie specie: semplici, complicate,
profonde, cariose. Per le piaghe che affliggevano con estremo dolore il
paziente era importante usare medicamenti lenitivi(che lenivano le
infiammazioni intense) o gli anodini(che calmavano il dolore),
essiccanti( che favorivano il prosciugamento delle piaghe fungose),
detersivi (che favorivano l’allontanamento delle materie putride) , in
quelle secche gli emollienti (che rendevano umide le ferite per favorire
la guarigione) ed i digestivi (che detergevano le piaghe dalle sostanza
putride).
Pleuritide: E’ una infiammazione dei tessuti che circondano i
polmoni con dolore di lato, febbre; in questi casi si deve subito trarre
sangue, per cui, svuotati i vasi, si rende la libertà ai fluidi, si
determinano così e si promuovono le espulsioni degli umori nocivi per
mezzo dello sputo e per altre vie. Esisteva una vera ed una falsa.
Podagra: Nome antico per identificare la gotta(da gutta goccia);
era legata alla alimentazione, specie carnea, per cui colpiva il ceto
ricco. Documentata per la prima volta in Egitto (2600 a.C), parlano
della malattia anche Ippocrate ed Aulo Cornelio Celso. E’ causata dalla
deposizione di cristalli di acido urico nell’articolazione dell’alluce.
Podagra (vedi)
Promuove le urine dopo unzione al pube: La promozione delle urine
era legata sia alla sua maggiore formazione e ristagno nella vescica e
sia nel permettere la sua espulsione togliendo le cause che potessero
impedire il fenomeno.
Rotture intestinali o enterocele: Era una rottura o discesa degli
intestini o dell’epiplon nello scroto. Vi erano due specie di
enterocele: perfetto, quando cadeva nello scroto, imperfetto, quando
l’intestino cadeva nel canale inguinale ma non raggiungeva lo scroto.
Erano causate da sforzi violenti.
Serpigini :dissecca le …………le serpigini: Alterazioni della pelle
umide come eczema, impetigine, penfigo e simili. Venivano descritte
anche come piccole vescichette pruriginose ripiene di un certo siero
limpido, che erano solite nascere tra le dita delle mani; degeneravano
spesso in scabbia e si curavano come ogni altra eruzione di macchie
cutanee.
Soffocazioni isteriche:vedi isteria.
Spasimo: Contrazioni nervose dei muscoli.
Spasimo dei fanciulli: Alterazione che si manifestava nei fanciulli
da poco nati, caratterizzata da contrazioni violente del collo,
soffocazione e morte per asfissia. Tutto questo per lo più avveniva nel
sonno.
Spasimo ……arti inferiori: Gli spasmi erano contrazioni nervose dei
muscoli (specie arti inferiori)indotte dalla contrazione dei nervi, che
guarivano presto se non erano sostenute da infiammazione degli stessi.
Anche il tremore era considerato malattia dei nervi. Spina…….. spina
vertebrale(coccige):Le debolezze degli arti inferiori, specie nei
bambini, si curavano cospargendo ed ungendo la spina con olio medicato.
Spasmo dei fanciulli: Si ipotizza potesse essere una affezione che
insorgesse di giorno ma soprattutto di notte; essi si risvegliavano dal
sonno più profondo improvvisamente in sussulto e colpiti da spavento. Il
volto rosso infiammato, qualche volta turgescente e livido. L’esercizio
della respirazione era così penoso che il basso ventre dei fanciulli era
agitato da moti convulsivi, da grida involontarie, da scosse, da spasmi.
Quasi tutti gli individui morivano a meno che non sopraggiungesse la
tosse, dei vomiti o delle mosse intestinali(diarrea).
Stommaco debole…giova: Sostanze vegetali sostenevano le funzioni
dello stomaco(quando questo era debole), che erano quelle di avviare la
digestione del cibo introdotto e poi farlo proseguire per la sua
completa digestione.
Tisi……. : Chiamata anche scrofola o mal sottile…: questa malattia
descritta da Ippocrate nel 460 a..C. si manifestò in Europa come la
Grande Piaga Bianca, che a causa dell’alta densità della popolazione
colpita e le condizioni sanitarie indigenti era la prima causa di morte.
Toglie la debolezza…….:L’atonia, il rilasso, la debolezza degli organi o
delle funzioni poteva avvenire in presenza di malattie debilitanti.
Questo sintomo grave era curato con pozioni e medicamenti formati da
molte erbe, in quanto ogni una doveva partecipare al ripristino delle
condizioni primitive.
Toglie le cicatrici…..:Queste erano determinate da malattie gravi.
Le sostanze che contribuivano a rendere le cicatrici deturpanti meno
vistose erano numerose. Tremore…….:tremore delle membra………: Era una
malattia la quale consisteva in una violenta agitazione delle membra,
dovuta alla mancanza di un proprio ed adeguato tono. Si distingueva un
tremore attivo ed un tremore passivo. Le cagioni interne erano una
flaccidezza dei nervi ed una remissione o abbassamento del tono delle
parti”. Le cagioni esterne erano l’intralciamento delle usate
evacuazioni, un governo diaforetico ed un uso trasmodato di liquori
energici e spiritosi”.
Tumori …….:Cura i tumori duri: Un organo del corpo dopo una grave
infiammazione per l’accumulo di sangue si presentava duro e veniva
chiamato e considerato come tumore duro. Medicamenti specifici
contribuivano a far ritornare alla norma sia la consistenza che la
funzione degli organi colpiti dalla infiammazione e dall’accumulo del
sangue in essi contenuti e a curare il tumore.
Ulcere maligne: Erano ulcere molto profonde di colore scuro, poco
dolenti e con margini frastagliati. Emettevano liquame putrido che
disturbava molto lo stesso paziente. Erano curate
drasticamente(termocauterio), ma data la loro malignità si riformavano
velocemente.
Ulcere: Soluzioni di continuo della cute o di organi che non
tendevano a guarire. Si distingueva un cavo o fondo dove risiedeva il
centro necrotico, che sosteneva la patologia e dal quale fuoriuscivano
sangue misto a pus e dei lembi con margini più o meno regolari. Alcune
di queste ulcere erodevano i tessuti (fagedeniche), molto lente a
guarire, avevano un andamento serpeggiante.
Utero…. contro i dolori: I dolori dell’utero potevano insorgere sia
nell’organo a riposo che in gravidanza. In questo ultimo caso la scelta
del medicamento doveva essere più accurata. Questi medicamenti venivano
poi usati anche durante il parto, specie se si presentava non
fisiologico e quindi complicato.
Veleni non corrosivi: I veleni possono essere corrosivi quando
trasformano l’albumina vivente, per semplice contatto, prima ancora di
essere assorbiti, determinando azioni locali sulla cute e sulle
mucose(acidi e basi forti ,catrame, cantaride). I veleni non corrosivi
sono quelli che agiscono su determinati organi ed apparati, veleni del
sangue (emolitici), veleni del cuore (che disturbano l’attività
cardiaca), veleni cerebrali (che producono anestesia ,ebrezza), veleni
muscolari e neuromuscolari (che determinano depressione e paralisi) e
così via.
Vermi……..(vedi)
Vermi…. e muove il ventre: Le infezioni da vermi erano curate con
rimedi specifici molto efficaci nell’uccidere i vermi, ai quali si
aggiungeva sempre un rimedio (…muove il ventre), che provocava il loro
rapido allontanamento e delle feci dall’intestino(purgante drastico).
Vertigini :Sensazione di instabilità, di disorientamento in
relazione alle cose. Era un sintomo presente in numerose malattie che
venivano curate con rimedi specifici.
Volto…..toglie le macchie del volto: Anticamente erano molte le
malattie che provocavano macchie sul volto, ma erano i raggi solari la
prima causa. La melanina, reagendo con i raggi, produceva delle macchie,
che era poi difficile togliere.
GLOSSARIO DELLE PIANTE, ANIMALI E PRODOTTI CHIMICI
Abrotano (Artemisia abrotanum): Questa pianta, secondo la medicina
popolare, ha un potere antisettico (proprietà di impedire o rallentare
lo sviluppo dei microbi); con i suoi fiori e foglie si possono preparare
dei vermifughi (si pensa abbia anche delle proprietà antitarmiche).
Anticamente era usata per trattare i problemi del fegato, della milza e
dello stomaco e si pensava che promuovesse le mestruazioni. Oggi è usata
in forma di cataplasma su ferite e affezioni della pelle e
occasionalmente per trattare il congelamento, oppure altrove in
erboristeria per il trattamento di vari disturbi, tra cui la febbre
malarica. Altre proprietà (sempre derivate dalla medicina popolare)
sono: antielmintica (elimina svariati tipi di vermi o elminti parassiti)
- tonica (rafforza l'organismo in generale) – colagoga (facilita la
secrezione biliare verso l'intestino) - febbrifuga (abbassa la
temperatura corporea) – stimolante (rinvigorisce e attiva il sistema
nervoso e vascolare) – emmenagoga (regola il flusso mestruale) –
astringente (limita la secrezione dei liquidi) – stomacica (agevola la
funzione digestiva). Acqua forte: Acido nitrico
Acquaforte (aqua fortis): Antico nome dell’acido nitrico: Veniva
usato in passato come rimedio antisifilitico. Favorisce l’escrezione
delle orine e rianima le forze digestive. Ordinariamente si faceva
prendere una dose di quattro grammi (un dramma) per giorno in un litro
di acqua comune (libbre due e once dieci).
Agnocasto (Vitex agnus-castus): Semi. L’agnocasto viene utilizzato
per problemi legati ad irregolarità del ciclo mestruale riducendo i
sintomi premestruali, nel trattamento della dismenorrea spasmodica e nei
casi di ridotta produzione di latte materno. Il meccanismo d’azione
sembra essere legato ad una diminuzione del rilascio dell’ormone
follicolo stimolante e ad un aumento del rilascio dell’ormone
luteinizzante e della prolattina.
Aloé patico (Aloe barbadensis Miller): Rigenerante: stimola la
crescita dell'epitelio sulle ferite; Proteolitica e cicatrizzante:
dissolve e assorbe enzimaticamente le cellule morte o danneggiate,
stimolando il processo rigenerativo; Antinfiammatoria: accompagna e
aiuta a superare il processo infiammatorio; Antipiretica: dà sollievo al
bruciore da scottature, infiammazione e febbre; Umettante: è idratante,
favorendo la ritenzione di acqua nei tessuti della pelle; Analgesica: dà
sollievo al dolore, anche in profondità; Fungicida: ostacola la crescita
dei funghi; Virostatica: ostacola la crescita dei virus;
Batteriostatica: ostacola la crescita dei batteri; Emostatica: riduce la
fuoriuscita di sangue nelle lesioni; Antiprurito: dà sollievo nel
prurito; Disintossicante: aiuta la disintossicazione del corpo dalle
impurità delle tossine; Proprietà antitumorali (vedi anche Aloe
arborescens).
Alloro: (Laurus nobilis), delle Lauracee. Introdotta in Europa
dall'Asia Minore, questa bellissima pianta ebbe in Grecia la sua
leggenda, dedicata ad Apollo; con i suoi rami s'incoronavano gli eroi, i
personaggi illustri delle arti e della vita sportiva. È pianta, come si
sa, usata in cucina per profumare cibi e intingoli e per aromatizzare la
selvaggina. Con l'aglio, il prezzemolo e il timo, l'alloro rientra a far
parte delle ricette tipiche dell'alimentazione mediterranea. In medicina
è stimolante e antisettico: un infuso delle sue foglie aiuta la
digestione. L'olio che si ricava dalle sue drupe è un rimedio eccellente
contro i dolori reumatici, e così via. Ha proprietà curative: è
antisettico, sedativo, stimolante, digestivo.
Aneto (Anethum graveolens): Le sue proprietà hanno blandi effetti
benefici per lo stomaco: digestive, aperitive, carminative (favorisce la
fuoriuscita dei gas intestinali), antispasmodiche (attenua gli spasmi
muscolari e rilassa anche il sistema nervoso), diuretiche (facilita il
rilascio dell'urina) e anti-infiammatorie (attenua uno stato
infiammatorio), calmanti e preparatorie per il sonno. In particolare,
utilizzato in infusione, l'aneto favorisce la digestione e lenisce i
dolori colitici; i semi, in infusione, permettono di fermare il
singhiozzo, il mal di testa e la tosse infantile. Altri utilizzi:
indigestione, vomito nervoso, flatulenza, aiuta l'allattamento, gas
intestinali, spasmi, crampi e anche come antisettico intestinale.
Animelle di pesca: Nocciolo di pesca (contenente amigdalina)L’acido
cianitrico contenuto spiega la sua proprietà vermifuga.
Antimonio (stibium): Elemento chimico il cui nome deriva dal latino
“stibium”. Si ricava, infatti, dalla “stibina”. (o antimonite). È un
metallo bianco, lucente. L’utilizzo dell’antimonio, in medicina, ci
viene attestato fin dall’antichità. In tempi più recenti, e precisamente
nel ‘700, se ne proibì l’uso inconsiderato e generalizzato che se ne
faceva per curare molte malattie. I sali di antimonio, tra i quali il
tartrato di potassio e antimonite, usati sempre in medicina, per
provocare il vomito, col nome di tartaro emetico, sono
fortemente“tossici”.
Apio (Apium graveolens): Contiene apigenina.(vedi sedano)
Apio silvestre (Apium graveolens): Delle Ombrellifere (detto anche
"Sedano a canna piena", "Sedano di rapa"). Queste specie derivano dal
"Sedano selvatico", già conosciuto nell'antichità fin dal V sec. a.C.
L'uso del sedano come ortaggio ha avuto inizio solo nel Medioevo. Le
proprietà sono quelle del sedano selvatico. Il succo fresco costituisce
una bevanda antiastenica e antireumatica. Contiene molta vitamina E,
fattore riequilibratore delle funzioni sessuali. Proprietà curative: è
antiastenico, antireumatico, aperitivo, cicatrizzante, diuretico,
risolvente, tonico, ecc. IL nome latino "apium" deriva da una parola
celtica che significa acqua; infatti questa pianta predilige i prati
umidi. La radice entra nella composizione di uno sciroppo diuretico,
detto delle 5 radici, insieme con quelle dell' asparago, del finocchio
selvatico, del prezzemolo e del pungitopo. Proprietà curative: è
carminativo, depurativo, diuretico, espettorante, febbrifugo,
risolvente, stomachico, tonico.
Artemisia annuale (Artemisia Annua):La medicina popolare e la
tradizione la descrivono come una pianta diuretica, amaro-tonica,
emmenagoga (riattiva le cessate mestruazioni, calmando i dolori che le
accompagnano), antispasmodica, sudorifera, febbrifuga, colagoga,
sedativa, antielmintica, anoressizzante, digestiva. In liquoreria,
l'artemisia trova impiego nella preparazione di amari. Il decotto è
usato per lavande vaginali e rettali, inoltre è astringente. Era usata
per la cura della malaria e di recente hanno scoperto che esplica un’
azione contro le cellule tumorali.
Assenzio romano (Artemisia absinthium): Le funzioni associate
all'assenzio sono cardiotonica, analettica, tonica (rafforza l'organismo
in generale), digestiva, antinfiammatoria (attenua uno stato
infiammatorio);antielmintica (elimina svariati tipi di vermi o elminti
parassiti);antisettica (proprietà di impedire o rallentare lo sviluppo
dei microbi);antispasmodica (attenua gli spasmi muscolari, e rilassa
anche il sistema nervoso); colagoga (facilita la secrezione biliare
verso l'intestino); stimolante (rinvigorisce e attiva il sistema nervoso
e vascolare); stomachica (agevola la funzione digestiva); febbrifuga
(abbassa la temperatura corporea); emmenagoga (regola il flusso
mestruale);vermifuga (elimina i vermi intestinali). Le proprietà
medicamentose di questa pianta risalgono dall'antichità, ve ne sono
cenni anche nella Bibbia.
Bache di lauro = Bacche di lauro
(Prunus laurocerasus): Il distillato, l'acqua di lauroceraso, può essere
usato come calmante per la tosse. Contiene acido cianidrico.
Bettonica (Stachys officinalis): Proprietà medicinali: astringenti,
digestive, anticefaliche, vulnerarie e sedative in generale.
Cagnoletti: Piccoli cani di tre giorni che venivano disciolti
nell’olio.
Cajaput: (Melaleuca cajeputi): Distillato a vapore, antisettico
naturale calmante dei disturbi dell’apparato respiratorio. Utilizzato
anche per l’aromaterapia tramite diffusori a candela, per massaggi
contro reumatismi e dolori muscolari. Usato per suffumigi.
Calaminta volgare-nepeta: E’ la mentuccia, nepetella. Proprietà:
aromatica, astringente, stimolante cardiaco, espettorante, digestiva e
carminativa. Proprietà antibatteriche.
Calamo aromatico (Acorus calamus): Sono apprezzate le sue proprietà
eupeptiche-digestive.
Camedrio comune (Teucrium chamaedrys): Proprietà curative: in
passato questa pianta veniva usata per le sue proprietà lassative
(regola blandamente le funzioni intestinali), o carminative, o ancora
digestive e stomachiche. Esternamente, ad esempio, si usava come
astringente nella piorrea e nelle gengiviti (mucose orali infiammate).
Tutti benefici comunque mai provati definitivamente mentre risulta essere
una pianta epatotossica, ed il suo uso in qualunque forma è proibito
dallo stesso Ministero della Salute.
Camomilla (Matricaria chamomilla): Ha effetti blandamente sedativi.
Oltre che alla somministrazione orale, è possibile ricorrere all'uso di
preparati di camomilla anche per nebulizzazioni, linimenti anti-stress,
impacchi, colliri e collutori (questi ultimi anche assieme alla malva).
La camomilla è dotata di buone proprietà anti-infiammatorie, locali ed
interne, costituisce un rimedio calmante tipico dei fenomeni nevralgici
(sciatica, trigemino, lombaggine e torcicollo). Il suo potere
antiflogistico a parità di principio attivo (in peso) è stato comparato
a quello del cortisone. I flavonoidi presenti sono responsabili delle
proprietà digestive e spasmolitiche e queste combinazioni di principi
attivi ne fanno un buon risolvente nella dismenorrea, nei crampi
intestinali dei soggetti nervosi, negli spasmi muscolari e nei
reumatismi. Le tisane ottenute con questa pianta inoltre provocano
l'espulsione di gas intestinali in eccesso. Nell'omeopatia, oltre per le
indicazioni già elencate, la camomilla viene consigliata per i problemi
associati alla dentizione, alla sindrome premestruale, a varie malattie
infantili, come otiti e coliche, e a numerosi problemi comportamentali.
Canfora raspata (Cinnamomun camphpora): La canfora è stata usata in
diversi preparati per la tosse, come sedativo, come analgesico locale.
In passato veniva usata anche come antispasmodico, eccitante dei centri
nervosi, antisettico. Quella monobromata veniva usata per curare l'asma,
l'isterismo e l'eretismo genitale da blenorragia. Era anche usata come
cardiotonico.
Cannella (Cinnamomun zeylanicum), delle Lauracee: Già nota fin
dall’antichità, la “cannella” occupa, ai nostri giorni, un posto
importante tra le spezie della nostra cucina. La corteccia, tagliata
dalla pianta in piccoli pezzi, dopo una breve fermentazione emana il
caratteristico aroma. Si può preparare un vino digestivo alla cannella,
facendo macerare per una notte 50 gr. di corteccia di cannella e 20 gr.
di corteccia di frassino in un litro di buon vino; si filtra e se ne
beve un bicchierino da liquore dopo i pasti. Proprietà curative:
astringente, stimolante, stomachica. Questa spezia ha un potere
antiossidante tra i più elevati. Usata tradizionalmente contro le
infreddature e come antibatterico e antispastico, le viene oggi
riconosciuta scientificamente la capacità di abbassare il colesterolo e
i trigliceridi nel sangue, contribuendo ad alleviare i disturbi
dell'ipertensione; inoltre esercita una funzione antisettica sui
disturbi dell'apparato respiratorio. Caoli=Cavoli (Brassica oleracea):
Per i suoi effetti di ricostruzione vitaminica, rimineralizzante, e
soprattutto promotrice il movimento intestinale, svolge azione
preventiva di molti tumori (soprattutto intestinali), e, costituendo
massa diluente e tampone chimico, combatte le ulcere gastro duodenali.
Per la netta azione osmotica delle foglie fresche, queste sono usate per
disinfiammare le contusioni.
Capparo = cappero (Capparis spinosa): E’ utilizzata la corteccia
della radice. I principi attivi hanno proprietà diuretiche e protettrici
dei vasi sanguigni. Può essere utilizzata nella cura della gotta, delle
emorroidi, delle varici. Un infuso preparato con radici di cappero e
germogli giovani era utilizzato in medicina popolare per alleviare i
reumatismi.
Carbone polverizzato = Carbone Vegetale Usi: Problemi intestinali,
dilatazioni addominali, gas, digestione difficile, alito cattivo,
aerofagie, meteorismo, dispepsie con fermentazioni gastriche e
intestinali, gastriti, iperacidità gastrica, diarree, diarree putride,
coliti, intossicazioni alimentari da alcaloidi, fosforo e arsenico.
Cardamomo: Esistono cardamomo nero e cardamomo chiaro (Elettaria
cardamomum) (Amomum subulatum). Dalle proprietà curative, usato per
ricavare il curry, è utilizzabile per tisane, calmante in caso di
gonfiori intestinali, emorroidi, mal di gola, tosse. Usabile per
combattere l’infiammazione gengivale e l’alito cattivo.
Cardo (Cardus) (Cynara Cardunculus): Promuove la secrezione
gastrica e salivare; gli si ascrivono proprietà antireumatiche,
febbrifughe, diuretiche e antibatteriche.
Carpobalsamo: Frutto dell’albero balsano. Lat. Carpobalsamum. Vedi
cardamomo.
Castoreo pingue o castoreo: Sostanza giallognola prodotta dal
castoro (si trova tra l’ano e l’organo sessuale): Anche se l'uso in
medicina è raro, nel diciottesimo secolo era usato per curare alcuni
disturbi tra i quali mal di testa ed isteria. I Romani, inoltre,
bruciavano questa sostanza convinti che i fumi prodotti aiutassero
nell'aborto. Il medico svizzero Paracelso pensava che si potesse usare
in trattamenti contro l'epilessia.
Centaurea minore (Centaurium erythraea): Viene utilizzata in
fitoterapia. La pianta essiccata intera e fiorita ha proprietà amare,
aperitive, antelmintiche, antiflogistiche, antipiretiche,
antipruriginose, antiputridative, antiscorbutiche, carminative,
colagoghe, emocatartiche, ipoglicemizzanti, stimolanti, toniche. Viene
inoltre utilizzata anche in liquoreria. È sconsigliata in chi soffre di
ipercloridria. Viene inoltre utilizzata come aperitivo amaro-tonico,
depurativo e febbrifugo. Sono attribuite ad essa proprietà coleretiche e
colagoghe. All'estratto vengono attribuite proprietà antipiretiche,
antibatteriche ed antifungine, ma anche tonificanti dei vasi sanguigni.
Attualmente prevale l'utilizzo per stimolare l'appetito, curare
l'inappetenza e favorire la digestione.
Ciclamino (Cyclamen L.): Radici. Nella medicina popolare le piante
di questo genere sono indicate con le seguenti proprietà: emmenagoghe
(regola il flusso mestruale), vermifughe (elimina i vermi intestinali) e
purganti, ma anche proprietà abortive. Tutti sono d'accordo nel
consigliarne un uso moderato in quanto le radici sono tossiche. Parti
utilizzate: radice allo stato fresco. Costituenti: glucoside, ciclamina.
Proprietà Curative: lassativo drastico, in passato era utilizzato come
vermifugo, purgativo, diuretico.
Cime d’aneto (Anethum graveolens): Vedi Aneto
Cime o foglie di assenzio fresche (Artemisia absinthium):Vedi
assenzio
Cinosorchide (Cynosorchis): Famiglia di piante da cui si ricavano
due bulbi usati per le infusioni.
Cipero rotondo (Cyperus esculentus): E’ utilizzato nella medicina
popolare cinese, ayurvedica e araba, nonché nella moderna medicina
alternativa contro nausea, febbre e infiammazioni.
Coloquintide (Citrullus colocynthi): Veniva utilizzato in
fitoterapia, con proprietà purganti drastiche, come emmenagogo e
abortivo. È una pianta velenosa con esiti anche mortali, in persone
sensibili i principi tossici possono essere assimilati anche per via
respiratoria, causando lievi intossicazioni, che possono essere
trasmesse dalle nutrici ai propri lattanti tramite latte materno.
L'intossicazione causa nausea, vomito, intensa gastroenterite con forti
dolori colici, con scariche sanguigne e dolorose, anuria, crampi,
convulsioni e poi morte.
Consolida maggiore/minore (Synphytum Officinale Synphytum
Bulbosum-Clinopodium Vulgare): Proprietà curative: guarisce le ferite,
piaghe o bruciature, agevola la formazione di calli ossei. Le
mucillagini hanno proprietà espettoranti. Decongestionante (diminuisce
l'apporto sanguigno in una data parte del corpo), astringente (limita la
secrezione dei liquidi), emolliente (risolve uno stato infiammatorio) e
analgesica (attenua il dolore).
Corna di cervo (Cervus elaphus): Molti benefici per il corpo umano
e gli animali provengono dalla combinazione unica di aminoacidi
essenziali, minerali (tra cui il selenio, che è molto raro), condroitina
e collagene. Questo si verifica naturalmente con il corno di cervo di
velluto che è in realtà la sua cartilagine. Questi elementi naturali
supportano il sistema immunitario del corpo, aiutano la produzione di
globuli rossi e bianchi, aiutano a ridurre l'infiammazione e mantenere
sana funzione articolare.
Cotogno (Cydonia oblonga): I semi di cotogna vengono bolliti e
ingeriti come rimedio alla polmonite. Un cucchiaino di marmellata di
cotogna sciolto in acqua bollente viene usato contro il disagio
intestinale. La cotogna viene utilizzata dagli erboristi come rimedio a
eruzioni cutanee e ulcerazioni, se immersa in un gel, contro le
infiammazioni alle corde vocali.
Croco orientale (Crocus): Gli stimmi sono usati nella medicina
popolare per le loro proprietà, quali quella tonica (rafforza
l'organismo in generale), emmenagoga (regola il flusso mestruale),
stimolante (rinvigorisce e attiva il sistema nervoso e vascolare) ed
eupeptica (favorisce la digestione). Quest'ultimo uso è forse l'unico
ancora praticato.
Dittamo Bianco (Dictamnus Albus): Delle Rutacee, chiamato anche
“timonella”, “dittamo”, “frassinella”. È pianta ignorata dagli antichi,
ma scoperta solo nel Rinascimento che le attribuì diverse proprietà
medicinali (antispasmodiche, digestive, toniche, stimolanti, ecc.).Il
dittamo è un'importante erba medicinale. La corteccia della radice viene
utilizzata come rimedio a eczemi cutanei, rosolia, dolori artritici ed
ittero. Erba amara, fortemente aromatica, antipiretica, antibatterica,
antifungina, emmenagoga (regola il flusso mestruale); vermifuga (elimina
i vermi intestinali).
Fagioli rossi (Vigna angularis): Questi fagioli sono facilmente
digeribili, poveri di grassi e contengono isoflavoni, sostanze in grado
di mantenere in buona salute il nostro sistema immunitario, il cervello
e le ossa. I fagioli rossi, grazie alla presenza del ferro, si rivelano
preziosi per chi soffre di anemia e per tutte le persone che, per
qualche motivo, ne sono potenzialmente in carenza, come ad esempio i
vegetariani e i vegani. Questi fagioli, inoltre, aiutano la formazione
di enzimi utili al fegato e hanno proprietà depurative e diuretiche che
facilitano i processi renali.
Fiel di toro ( Fiele di toro ): E’ un liquido basico di colore
gialloverde secreto dal fegato della maggior parte degli animali
vertebrati. In molte specie, esso viene prodotto e immagazzinato nella
cistifellea tra un pasto e l'altro e, mangiando, è iniettato nel
duodeno, dove collabora ai processi della digestione. La bile assume un
colore nero durante un abuso di alcool. La bile funge per un certo grado
da detergente, aiutando a emulsionare i grassi e partecipa così al loro
assorbimento nel piccolo intestino; quindi ha parte importante
nell'assorbimento delle vitamine D, E, K e A che si trovano nei grassi.
Oltre alla funzione digestiva, la bile serve anche all'eliminazione
della bilirubina, prodotta dalla degradazione della emoglobina, che le
dà il tipico colore; neutralizza anche l'eccesso di acidità nello
stomaco prima di arrivare nell'ileo, la sezione finale del piccolo
intestino. I sali biliari hanno anche un effetto battericida dei microbi
nocivi introdotti con il cibo.
Finocchio (Foeniculum vulgare): È emmenagogo, diuretico,
carminativo, antiemetico, aromatico, antispasmodico, antinfiammatorio,
tonico epatico. È utilizzato per chi ha difficoltà digestive, aerofagia,
vomito e nell'allattamento per ridurre le coliche d'aria nei bambini. È
noto infatti che una tisana fatta con i semi di questa pianta sia molto
efficace nel trattamento di gonfiori addominali da aerofagia. Inoltre
combatte i processi fermentativi dell'intestino crasso, e quindi
diminuisce il gas intestinale. Può essere utile per ridurre la
componente dolorosa della sindrome da colon irritabile. A dosi elevate
(concentrati nell'olio essenziale estratto dai semi), i principi attivi
in esso contenuti possono avere effetti allucinogeni.
Frassino (Fraxinus excelsior): E’ indicato l’infuso di foglie per i
dolori muscolari; ha proprietà leggermente lassativa, diuretica,
antinfiammatoria, antireumatica, antiartritica ed antispastica sulla
muscolatura liscia..
Galbano (Ferula gummosa): Gomma, resina, è ricavato dal fusto di
alcune piante del genere Ferula, usate in medicina per la preparazione
di impiastri revulsivi. Il galbano ha anche proprietà antispasmodiche,
espettoranti, stimolanti e carminative. In precedenza era utilizzato
anche come cura per le vie respiratorie e per gli organi digestivi. Gli
antichi egiziani lo utilizzavano anche per l'imbalsamazione e la
cosmetica.
Garofano (Eugenia Caryophyllata), delle Mirtacee: È originario
delle isole Molucche. I boccioli dei suoi “fiori”, essiccati, sono i
famosi “chiodi di garofano”, una preziosa spezia largamente impiegata in
cucina. Utilizzati dai Cinesi molto tempo prima della nostra Era,
vennero introdotti in Europa nell’VIII secolo. Per distillazione si
ottiene l’essenza di garofano, che rientra in numerose preparazioni
farmaceutiche: è antisettica e si usa in odontoiatria per calmare il mal
di denti.
Gengevo (zenzero)( Zingiber officinale,) delle Zingiberacee: Da
millenni, in Cina, si usa il rizoma essiccato, come condimento, oppure
candito. In Europa era molto richiesto nel Medioevo. Santa Ildegarda
riteneva che lo zenzero preservasse dalla peste e i marinai ne facevano
uso contro uno dei loro più terribili nemici: lo scorbuto.
Genziana - Genziana Maggiore (Gentiana Lutea. L): Cresce spontanea.
Parti utilizzate: radici essiccate. Costituenti: essenza, alcaloide,
pigmenti, vitamina C, pectine, glucosidi amari. Proprietà Curative:
aperitivo, febbrifugo, stomacico, tonico, vermifugo.
Gigli bianchi (Lilium): Alcune specie di giglio come il L. candidum
vengono coltivate anche per le proprietà medicinali, le parti utilizzate
sono: il bulbo, raccolto a fine estate, il decotto che ha proprietà
diuretiche, emmenagoghe ed espettoranti; per uso esterno è utilizzato
per cataplasmi emollienti e risolventi su scottature e paterecci,
l'infuso per impacchi, lavande e gargarismi. I petali dei fiori,
raccolti a fine primavera, sono astringenti, detergenti, e curativi
degli eczemi; per uso esterno vengono impiegati per curare piaghe,
scottature, come impacchi e irrigazioni. L'intenso profumo ha proprietà
rilassanti. Utile in casa e nei luoghi di lavoro, per diffondere la sua
preziosa essenza oleosa che permane saldamente in ogni ambiente.
Gramigna (Cynodon dactylon): Sono note le sue proprietà diuretiche
e anche la sua utilità nei processi infiammatori delle vie urinarie alte
o basse. Può essere impiegata nella cura dell'ipertensione; viene usata
nella fitoterapia come diuretico, depurativo, antinfiammatorio,
rinfrescante e dissetante. Un decotto di gramigna rossa aiuta a depurare
l’organismo in primavera, combatte le infiammazioni renali e urinarie in
generale e contribuisce ad eliminare piccoli calcoli.
Iperico (Hypericum perforatum): Caratterizzato dalla presenza sui
petali di ghiandole contenenti olii essenziali. E’ usato come
antidepressivo ed ha proprietà battericide e antisettiche.
Imperatoria (Peucedanum ostruthium): Viene utilizzato a scopi
medicamentosi, contro disturbi gastrici ed intestinali accompagnati da
abbondante formazione di catarro e costipazione, inoltre contro catarri
bronchiali con forte secrezione, come risolvente e tonico. Inoltre
veniva utilizzato contro la leucorrea . In Savoia viene masticato contro
l'emicrania. L'essenza viene utilizzata anche nella preparazione di
alcuni liquori come il Chartreuse. Incenso: Espettorante.
Nell'aromaterapia gli vengono attribuite proprietà rilassanti per la
mente e per il corpo, oltre a quelle antisettiche, astringenti e
antinfiammatorie (proprietà espettoranti).Viene consigliato nella cura
dell'asma, del raffreddore, contro le rughe, l'ansia, la depressione.
Iride (Iris pallida,germanica), radice: Appartenente alla famiglia
delle Iridacee: La polvere, il decotto e il vino medicato dei rizomi di
I. pallida e I. germanica (var. fiorentina), raccolti al secondo o terzo
anno di vita, da luglio a settembre, puliti ed essiccati, vantano
proprietà diuretiche, emollienti, emmenagoghe, bechiche ed espettoranti.
Il decotto di rizoma delle specie per uso topico ha proprietà
astringenti e risolventi.
Lauro (Laurus nobilis): Vedi alloro
Legno santo (Guaiacum sanctum): Il guaiacolo ha proprietà
antisettiche, si assorbe con facilità per tutte le vie e, a dosi
elevate, provoca un avvelenamento simile a quello fenolico. Viene usato,
per via orale, come balsamico ed espettorante, per via ipodermica, ed
esternamente come analgesico ed antisettico, puro per pennellazioni o in
pomate. In passato ha trovato impieghi clinici anche un suo derivato, il
sulfoguaiacolo. Come tutti i fenoli il guaiacolo svolge un'azione
irritante delle mucose del tubo digerente.
Limatura fresca di Marte: Limatura di ferro che si esponeva
all’aria e poi si poneva in acqua acidulata con gas acido carbonico. Si
formavano così acque ferruginose che si usavano nel cancro, nelle
nevralgie, nella febbre quartana.
Lombrici larvati nel vino (lumbricus): Vermi vivi messi nel vino.
Il tutto si filtrava dopo macerazione ed era usato come rimedio contro
reumatismo, rachitismo e gotta.
Lombrico terrestre (Lumbricus): Lungo verme cilindrico di colore
rosa o grigiastro, che vive nei terreni umidi, dove scava cunicoli
ingoiando terra ed evacuando humus. Veniva usato decotto di lombrico
come risolvente ascessi e paterecci. Olio di lombrichi: Si faccia
bollire lombrichi fino alla consumazione del vino bianco; era utilizzato
per la durezza dei nervi e la contusione dei medesimi.
Lucertole minori/maggiori: rettile presente nel territorio europeo.
Erano usate dopo aver tolto la testa ed i visceri nel vino e si
maceravano.
Lupino (Lupinus Albus ): I semi di lupino hanno costituito, nel
lontano passato, una risorsa come foraggio e come alimento per gli
uomini; i greci, quattro secoli a. C., consumavano già questi semi, che
perdono il forte sapore amaro e soprattutto la tossicità con la
bollitura e la prolungata immersione in acqua corrente. Parti
utilizzate: semi. Costituenti: lupanina, lecitina, manganese, fostati.
Proprietà Curative: antidiabetico, emolliente, vermifugo.
Macis (Noce Moscata) (Myristica Officinalis): Si usa il seme
privato del guscio e dell’arillo. Costituenti: olio essenziale.
Proprietà Curative: stimolante, eupeptico, disinfettante. Agli inizi del
Settecento, per le sue caratteristiche di antisettico, fu considerato
come rimedio per oltre cento malattie. Attenua nausea, vomito e diarrea,
mentre il burro è efficace per uso esterno contro i dolori reumatici e
nevralgici. Migliora la digestione, incrementa i movimenti peristaltici
intestinali, favorisce il flusso biliare. Ad elevati dosaggi ha un
effetto similstupefacente, che provoca allucinazioni e convulsioni.
Maggiorana (Origanum majorana): È un'erba molto ricca di vitamina C, di
oli essenziali, tannini e acido rosmarinico, pertanto è molto usata in
erboristeria, in aromaterapia ed anche nell'industria cosmetica. È
indicata nella cura dell'emicrania. Proprietà Curative: antalgico,
antisettico, antispasmodico, ipotensivo, digestivo.
Malva arborea (Malva sylvestris): I fiori, e in particolare le
foglie, della malva sono ricche di mucillagini, che conferiscono alla
pianta proprietà emollienti e antinfiammatorie per tutti i tessuti molli
del corpo. Questi principi attivi agiscono rivestendo le mucose con uno
strato vischioso che le proteggono da agenti irritanti. E’indicata
contro la tosse, nelle forme catarrali delle prime vie aeree; per
idratare, sfiammare il colon e depurare l'intestino, e per regolarne le
funzioni, grazie alla sua dolce azione lassativa, dovuta alla capacità
delle mucillaggini di formare una sorta di gel, che agisce
meccanicamente sulle feci agevolandone l’eliminazione. Il trattamento
della stitichezza con la malva risulta non irritante e non violento, per
cui è indicato in gravidanza, per i bambini e per gli anziani. Inoltre
contribuisce a guarire vaginiti, faringiti e tutte le irritazioni del
cavo orale, come ascessi, gengiviti e stomatiti.
Malvagia buona: Uva Malvasia da cui si produce un vino(Vinum
Arvisium) prodotto nell’isola di Chio.
Mandorle amare ( Prunus Amygdalus): Tossicità data dal cianuro.
Proprietà emollienti per pelli secche e sensibili.
Mandorle dolci (Prunus Dulcis): Ricavabile dalla pressione a freddo
delle mandorle dolci. E’ il più usato per i massaggi sulla pelle di
bambini ed anziani, rinfrescante per l’intestino e la vescica, utile per
la cellulite ed usato in aromaterapia. Indicazioni: stitichezza o
stipsi, acidità con reflusso, emolliente(dermatosi).
Marobio (Marrubium vulgare): Secondo la medicina popolare ha le
seguenti proprietà medicamentose: emmenagoga (regola il flusso
mestruale); espettorante (favorisce l'espulsione delle secrezioni
bronchiali); sudorifera (agevola la traspirazione e favorisce la
sudorazione); tonica (rafforza l'organismo in generale); stimolante
(rinvigorisce e attiva il sistema nervoso e vascolare).
Mastice puro: Màstice (sec. XIV): resina fragrante, che sgorga
dalle incisioni fatte sul tronco dei rami del mastice terebinto
(Pistacia Leutibeus), coltivato nei Paesi caldi ed utilizzato per
aromatizzare determinati vini. Le è stato dato il nome di masticina
(masticatorio), perché eccita la secrezione salivare e rende l’alito
profumato, è utilizzata anche nella costruzione di empiastri. È inoltre
considerata antidiarroica.
Menta (Mentha): In medicina ha funzioni di digestivo, stimolante
delle funzioni gastriche, antisettico ed antispasmodico, tonificante; si
possono preparare decotti e infusi.
Millefoglio (Achillea Millefolium): Si usano solo i fiori essiccati
per le proprietà antispasmodiche (bagni rilassanti), astringenti,
cicatrizzanti e antinfiammatorie. Può essere usato al posto della
camomilla in quanto contiene azulene e nei disturbi digestivi.
Mirra elletta (Mirra eletta): Proprietà disinfettanti e per la cura
delle afte e delle ulcerazioni della bocca. Dalla distillazione della
mirra si ricava un olio essenziale, da taluni ritenuto un rimedio per
diversi problemi fisici, soprattutto se inerenti all'apparato digerente.
Potente analgesico.
Mitridato: Medicamento composto . Elettuario a formulazione
complessa, utilizzato con funzione disintossicante e confortativa;
Antidoto contro i veleni, è composto da numerose erbe e dal castoreum,
una sostanza estratta dalle ghiandole del castoro.
Moro gelso (Morus nigra): Arresta le emorragie, inoltre ingerito ha
proprietà curative combatte anche il mal di gola e i disturbi di
stomaco. . Nitro Purificato: Si ottiene da nitro comune ed acqua di
fonte secondo un procedimento antico. Si usa alla dose di uno scrupolo a
tre scrupoli. Giova: alla Prunella, nome di una malattia della gola che
in Alemagna era curata con la Prunelle Vulgaris e da questa pianta ha
preso il nome. Era una pianta astringente.
Nitro raffinato secondo metodi antichi: Si usa questo sale come
debilitante, diuretico, refrigerante nelle febbri ardenti, reumi acuti
ed altre malattie. Veniva somministrato alla dose da sei grani a venti e
più, progressivamente.
Noci fresche (Juglans regia): Studi epidemiologici hanno rivelato
che le persone che consumano noci abitualmente corrono meno rischi di
subire cardiopatie coronariche. Alcuni studi clinici hanno dimostrato
che il consumo di vari tipi di semi, quali ad esempio le mandorle e le
noci comuni, può diminuire le concentrazioni del colesterolo LDL. L'alto
contenuto di arginina stimola l'elasticità dei vasi sanguigni. Le noci
generalmente hanno un bassissimo indice glicemico e prevengono l'artrite
e rendono la pelle più bella.
Oglio antico: Olio che veniva utilizzato come oglio comune, ma che
presentava una acidità più elevata.
Oglio comune : Olio di oliva nel quale si ponevano in infusione
sostanze vegetali, animali e prodotti chimici. Era utilizzato come
veicolo insieme al vino, perchè all’epoca rappresentavano gli unici
medicamenti.
Oglio di rizzo : Il grasso di riccio si trasforma in olio e viene
aggiunto ai medicamenta. Era usato nel trattamento degli erniosi.
Oglio stillato d’ogni semplice….= olio distillato da ogni semplice
(erbe, radici, tuberi, foglie etc..): I semplici erbe, radici, tuberi,
foglie etc erano poste in infusione in olio dopo un determinato periodo,
che variava da caso a caso; veniva utilizzato per la cura delle
alterazioni alle quali i semplici erano già noti come lenitori di
speciali patologie. . Olio dolce di vetriolo: Chiamato anche etere
dietilico, è formato da un composto di etanolo e acido solforico. Usato
per i mali più ostinati, in piccole dosi, quali febbri ribelli, podagra
e asma.
Olio laterino o dei Filosofi: Olio distillato da tegole antiche.
Olio laurino Bacche di lauro (Prunus laurocerasus): Il
distillato,insieme all'acqua di lauroceraso, può essere usato come
calmante per la tosse. Contiene acido cianidrico.
Olio rosato: olio essenziale di rose (Rosa Damascena) Proprietà:
Armonizzante. Se inalato, apre e rafforza il cuore, rilassa l’anima e
attiva la disposizione per tenerezza e amore, perché sviluppa la
pazienza, la devozione e l’autostima. Dona gioia e scaccia i pensieri
negativi, equilibrando emozioni negative provocate da collera, gelosia e
stress. Il profumo dell'essenza è un meraviglioso supporto sia
psicologico che fisico nella gravidanza: ottimo per accompagnare le
donne durante il parto e accogliere il nuovo arrivato con dolcezza e
amore. In menopausa aiuta a lenire la depressione e la tristezza.
Equilibrante del sistema ormonale femminile. Se massaggiato sul ventre,
calma gli spasmi in caso di dolori mestruali e argina le emorragie.
Indicato nei disturbi legati agli squilibri ormonali, l’ansia e
l’irritabilità che caratterizzano la sindrome premestruale e la
menopausa. Lenitivo, adatto a tutti i tipi di pelle, calma la cute
infiammata o delicata. In casi di pelle sensibile, secca o matura svolge
un’azione astringente, tonificante e antirughe. Diluito in olio di
mandorle è efficace per preparare la pelle poco prima del parto e per
proteggerla anche dopo; previene i prolassi e la tendenza all'aborto.
Tonificante, tonico contro l'astenia sessuale, utile per il massaggio di
coppia o per un bagno rilassante con effetto afrodisiaco: è l'olio
dell'amore e dell'erotismo, perché esalta la bellezza interiore e mitiga
i conflitti infondendo pace e felicità.
Origano (Origanum): Le sue proprietà terapeutiche sono: antalgico,
antisettico, analgesico, antispasmodico, espettorante, stomacico e
tonico. Il suo olio essenziale è molto utilizzato nell'aromaterapia. I
suoi infusi sono consigliati contro la tosse, le emicranie, i disturbi
digestivi e i dolori di natura reumatica, svolgendo una funzione
antinfiammatoria.
Pece liquida: Estratto di pino silvestre (Pinus sylvestris). Nella
medicina popolare gli aghi di pino venivano utilizzati come tali per
ottenere dei fomenti. Attualmente, da essi si ottiene, per
distillazione, un olio essenziale, ricco in monoterpeni, che ha azione
balsamica, sedativa della tosse ed antinfiammatoria. Ad uso topico ha
azione antinfiammatoria e decontratturante. Talvolta l'olio essenziale
di pino può determinare effetti irritativi sulle mucose o sulla cute
soprattutto quando viene utilizzato tramite aerosol.
Pelosella (Pilosella officinarum): Secondo la medicina popolare
questa pianta ha le seguenti proprietà medicamentose: astringente
(limita la secrezione dei liquidi), colagoga (facilita la secrezione
biliare verso l'intestino); diaforetica (agevola la traspirazione
cutanea); diuretica (facilita il rilascio dell'urina); espettorante
(favorisce l'espulsione delle secrezioni bronchiali); tonica (rafforza
l'organismo in generale).
Peonia (Paeonia officinalis L.): E’ usata per favorire la caduta
dei denti nei bambini e nel trattamento dell'epilessia, dolori di testa,
agitazione, ansia. E’ inoltre usata per trattare ragadi, emorroidi,
fistole anali, ansia, stress, eccessiva eccitazione, spasmi muscolari,
dissenteria, crampi muscolari, tachicardia, spasmi muscolari.
Pepe nero (Piper nigrum): E’ utilizzato per costipazione, diarrea,
mal d'orecchio, gangrena, malattie di cuore, ernia, indigestione,
punture d'insetto, insonnia, problemi epatici, ascessi orali ed altro
ancora. Varie fonti, dal V secolo in avanti, raccomandano l'uso del pepe
nei problemi agli occhi, applicando pomate o cataplasmi fatti con il
pepe direttamente sugli occhi.
Pesco (Prunus persica): Le foglie hanno proprietà lassative,
vermifughe, diuretiche e sedative.
Petrosello (Petroselinum crispum): "Prezzémolo", ( pianta erbacea
delle Ombrellifere). Il termine era in uso già nel sec. XIV. Dal greco
"petrosélinon", propr. "sedano che nasce tra le pietre", composto di
"pètra", pietra e "sélinon", sedano. L'impacco di foglie pestate è usato
per lenire punture di insetti, contusioni e mal di denti. La polpa delle
foglie applicata sulle mammelle fa regredire il latte. Il prezzemolo ha
proprietà diuretiche e sudorifere, dovute principalmente ad una sostanza
flavonica: l'apioside. Nell'erboristeria cinese è utilizzato anche come
rimedio per la pressione alta. Anticamente era utilizzato anche come
emmenagogo e abortivo, a causa dell'apiolo, un componente principale,
che contrae la muscolatura liscia dell'intestino, vescica e utero. È
sconsigliato l'uso in quantità massicce non controllate, dato che in tal
caso può provocare disturbi notevoli ed intossicazioni.
Piantagine (Plantago lanceolata): Le foglie hanno proprietà astringenti.
Veniva usata anticamente contro le infiammazioni come emorroidi e
malattie dell'apparato respiratorio, oppure veniva data ai giovani
anemici. Il capolino dell'infiorescenza è molto più ricco di mucillagine
e ha proprietà lassative. Come tutte le plantago possiede doti
fortemente cicatrizzanti e difatti in erboristeria le foglie fresche,
che contengono mucillagine e tannino, minutamente tritate, poste a
contatto con una ferita tramite bendaggio favoriscono una rapida
guarigione della ferita stessa e bloccano le emorragie. È consigliato
l'uso contro le congiuntiviti e le infiammazioni palpebrali.
Pomo granato (Punica granatum): Corteccia. La corteccia ottenuta,
utilizzata come decotto, ha proprietà tenifughe, astringenti e sedative
nelle dissenterie; per uso esterno il decotto ha proprietà astringenti,
per clisteri o irrigazioni vaginali.
Porro (Allium ampeloprasum): E’ considerato un alimento
riscaldante. Ha proprietà diuretiche e disintossicanti.
Portulaca (Portulaca oleracea): Alla portulaca sono ascritte
proprietà depurative, dissetanti, diuretiche e antidiabetiche. Viene
usata per curare diarrea, vomito, enterite acuta, emorroidi ed emorragie
post-partum.
Rosa (RosaL.): Pianta medicinale: si utilizzano oltre ai petali con
proprietà astringenti, anche le foglie come antidiarroiche, i frutti
ricchi di vitamina C come diuretici, sedativi, astringenti e vermifughi,
i semi per l'azione antielmintica. In aromaterapia vengono attribuite
all'olio di rosa proprietà afrodisiache, sedative, antidepressive,
antidolorifiche, antisettiche, toniche del cuore, dello stomaco, del
fegato, regolatrici del ciclo mestruale.
Rosmarino (Rosmarinus officinalis): I rametti e le foglie raccolti da
maggio a luglio e fatti seccare all'ombra hanno proprietà aromatiche,
stimolanti l'appetito e funzioni digestive, stomaciche, carminative,
utili nelle dispepsie atoniche e gastralgie, toniche e stimolanti per il
sistema nervoso, il fegato e la cistifellea. Da alcuni autori viene
inoltre consigliato per infezioni generiche come tosse o asma. L'infuso
viene utilizzato per gargarismi, lavaggi e irrigazioni cicatrizzanti o
per cataplasmi antinevralgici e antireumatici; aggiunto all'acqua da
bagno serve come corroborante, purificante e per tonificare la pelle. I
fiori raccolti da maggio ad agosto, hanno proprietà simili alle foglie;
in infuso per uso esterno sono vulnerari, stimolanti, curativi della
leucorrea e per la lotta ai pidocchi pubici.
Ruta ortense (Ruta graveolens): Gli estratti di ruta sono
potenzialmente utili come bloccanti dei canali del potassio. Vengono
utilizzati per trattare molti problemi neuromuscolari e per stimolare
l'inizio delle mestruazioni, possiedono inoltre un effetto emmenagogo ed
abortivo, pertanto non possono essere usati dalle donne in età fertile.
Inoltre la ruta ha un effetto spasmolitico a dosi relativamente basse,
per questo motivo dovrebbe essere assunta con cautela, considerando il
potenziale di gravi effetti collaterali; inoltre gli studi clinici sono
limitati. Una ricerca condotta da studiosi italiani ha dimostrato che
l'estratto acquoso di Ruta graveolens induce la morte in diverse linee
cellulari di glioblastoma.
Ruta (Ruta graveolens): Le foglie vengono utilizzate per trattare
molti problemi neuromuscolari e per stimolare l'inizio delle
mestruazioni. Le parti aeree della pianta sono tossiche. Ad alte dosi
provoca avvelenamenti anche mortali. Contiene un olio essenziale, la
rutina, il bergaptene, ecc. che svolgono azioni stimolanti,
antispasmodiche, emmenagoghe, ecc. Con il nome di "ruta" vengono
indicate altre specie, come la "ruta selvatica" (Peganum harmala), la
"ruta canina" (Scrophularia canina), la "ruta capraria" (Galega
officinalis).
Sal di saturno: Il diacetato di piombo (o acetato di piombo) è il
sale di piombo dell'acido acetico. L'acetato di piombo è dolce al gusto;
nell'antica Roma era il principale componente dello zucchero di Saturno,
un dolcificante prodotto facendo bollire e concentrare il mosto in
pentoloni di piombo. L'accertata tossicità dei sali di piombo ha fatto
sì che il loro uso come dolcificante sia stato abbandonato. Il piombo è
velenoso e dà intossicazioni acute e croniche (saturnismo).
Salvia (Salvia officinalis): Ha varie proprietà farmacologiche che
sono state sfruttate nei secoli: amaro-tonica, antisettica, digestiva,
diuretica, balsamica, emmenagoga, spasmolitica, coleretica,
ipoglicemica.
Sambuco (Sambucus L.): I fiori del sambuco trovano impiego in
erboristeria per la loro azione diaforetica( sudorazione). Con i fiori è
possibile fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, ottenendo una
bevanda dissetante e lassativa, che è molto usata in Tirolo e nei paesi
nordici. Dai fiori si ricava un estratto che viene utilizzato per la
produzione della sambuca, liquore a cui ha dato il nome, ma che, nelle
ricette attuali, è prevalentemente basato sull'anice.
Tutte le parti della pianta sono tossiche per la presenza di cianuro e
vari alcaloidi ( che vengono distrutti dal calore).
Sangue di drago (Dracena Draco): Si ottiene da numerose e
differenti specie di piante. Il sangue di drago è una resina pregiata
estratta da un albero tropicale, la Dracena Draco, dalle proprietà
cicatrizzanti, antiasmatiche e disinfettanti. Viene impiegata nella
medicina di pronto intervento.
Santolina (Santolina chamaecyparissus): La santolina possiede
proprietà digestive, antispasmodiche, tonico-stimolanti, antisettiche
(infuso decotto). Per uso esterno è utilizzata come antipruriginoso in
caso di punture di insetti.
Santonica (Ophrys scolopax santonica): E’ comunemente conosciuta
come Artemisia Cina ed è usata principalmente per la cura dei vermi
intestinali.
Scalogno (Allium Ascalonicum L): Contiene flavonoidi, con proprietà
antibiotiche, antocianine e quercetina, utilizzata per regolare la
pressione sanguigna. Ha proprietà antinvecchiamento ed è utile contro la
osteoporosi.
Scolopendra (Phyllitis Scolopendrium): E’ cicatrizzante e
vulnerario (piaghe, ferite, abrasioni e screpolature); è antidiarroico
astringente.
Scorpioni vivi: Aracnidi che vivono in tutto il mondo. Si prendono
dei scorpioni vivi, olio di mandorle amare; si pongono per un mese al
sole in vaso ben chiuso, si colano. E’ favorita la diuresi dopo aver
fatto un’ unzione al pube.
Scrofularia (Scrofularia nodosa): Si presenta con tubercoli carnosi
con sapore amaro ed odore sgradevole. Favorisce il vomito, cura le
dermatiti, la scrofola, l’ eczema, le ustioni, le distorsioni, i
gonfiori. E’ anche un purgante.
Sedano (Apium Graveolens): Del sedano a scopo terapeutico si
utilizzano le radici, le foglie e i semi. Questo ortaggio contiene
Luteolina, un antiossidante che svolge un’azione protettiva per il
cervello. Dalle foglie si estrae un succo dalle grandi proprietà
terapeutiche. Tutta la pianta possiede infatti virtù diuretiche,
depurative e carminative. Il sedano è rinomato anche per la sua
proprietà di contrastare efficacemente il catarro e le bronchiti. I
frutti e le radici sono un ottimo diuretico, contro la ritenzione
idrica, nei problemi renali, della vescica e nelle nefriti. Inoltre il
sedano è considerato uno dei più vigorosi tonici intestinali, molto
efficace contro il meteorismo e la costipazione.
Segala (Segale Cereale):Classico cereale dell’antichità. Importante
componente di una alimentazione equilibrata. I pentosani in essa
contenuti sono considerati anticancerosi. Le numerose fibre contenute
aiutano l’intestino a mantenersi attivo.
Seme santo: Artemisia Cina (Artemisia Vulgaris): L'artemisia è
utilizzata per favorire la digestione e come antispasmodico per
regolarizzare i disturbi mestruali.
Semi d’apio = semi d’oppio (Papaver somniferum): L'oppio contiene
ca. 25 alcaloidi; i più importanti sono Morfina, Codeina, Papaverina,
Noscapina e Tebaina.
Sesamo (Sesamum Indicum): Riduce i reumatismi e i dolori
articolari, stimola la circolazione e contribuisce a migliorare la
digestione. Può produrre allergie alimentari.
Sol comune = girasole(Heliantus annuus): Proprietà curative:
febbrifuga, diuretica (facilita il rilascio dell'urina); antimalarica
(combatte la malaria); espettorante (favorisce l'espulsione delle
secrezioni bronchiali); stomacica (agevola la funzione digestiva).
Spirito di Terbentina: Essenza di trementina: spirito di trementina
o acquaragia è un liquido che si ottiene per distillazione in corrente
di vapore dalla trementina, una resina delle conifere, per la sua azione
revulsiva è talvolta usata in farmacia. Nocivo per ingestione,
inalazione e contatto cutaneo; esso è altresì tossico.
Spica Odorata (Lavandula angustifolia Miller, oppure anche
Lavandula officinalis): Spica odorata, Lavanda officinale o lavanda vera
o spico. Tra tutte le numerose varietà di lavanda usate a fini curativi,
quella angustifolia viene ritenuta fondamentale per una serie di
ragioni: innanzitutto l'olio essenziale prodotto dai suoi fiori risulta
estremamente versatile, in quanto si miscela bene con altri oli e
inoltre gli vengono attribuite azioni terapeutiche molteplici. In
aromaterapia viene utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante,
equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i
raffreddori e l'influenza. Inoltre viene ritenuta efficace per abbassare
la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata
con altre sostanza omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal
d'orecchie.
Tamarico (Tamerice Tamarix): Pianta del genere Tamarice, diffusa
nel Mediterraneo e nell’Asia. Parti usate: la corteccia della radice.
Proprietà Curative: tonico, aperitivo, diuretico, emostatico, balsamico.
Il gemmoderivato è ottenuto dalla macerazione di giovani getti di
Tamarix . Esso agisce probabilmente a livello del midollo osseo e della
milza, stimolando la formazione di globuli rossi e di piastrine.
Tartaro crudo (Bianco o Rosso): Deposito di vino che si trova nelle
botti. Depurato dalle impurità viene utilizzato per la composizioni di
molti medicamenti. Ha proprietà antiossidanti, schiarenti ed esfolianti
contro acne. Purgante salino.
Terbentina (Terebentina): Resina liquida di conifera, Pistacia
Therebinthus, dall’ odore forte e amaro. Eccitante generale, produce
nausee, vomiti, frequenza di polso e rossore della pelle, cefalgia.
Usata nel trattamento di catarri conici della vescica e dei polmoni, fa
guarire le piaghe ed è utilizzata nella preparazione di unguenti e
impiastri.
Theriaca: (dal greco antico thériakè cioè antidoto, oppure secondo
alcuni dal sanscrito táraca dove tár significa salva) è un preparato
farmaceutico dalle supposte virtù miracolose di origine antichissima.
Sebbene con molte variazioni di ricetta, questo elettuario è stato
utilizzato per secoli, addirittura fino all’inizio del XX secolo.
Probabilmente i romani la ripresero partendo dall’antidoto universale di
Mitridate. Un esempio famoso è la "teriaca di Andromaco", medico di
fiducia di Nerone, che, seguendo le indicazioni e i consigli del medico
personale di Mitridate, re del Ponto, ideò una nuova teriaca,
comprendente anche la carne di vipera, dato che in base alle credenze
dell'epoca, un animale velenoso avrebbe dovuto possedere all'interno del
suo corpo anche l'antidoto. La sua composizione ha avuto delle
variazioni nel tempo, trasformandosi da rimedio contro i veleni a
rimedio per combattere numerose malattie. Le teriache del XVI, XVII e
XVIII secolo erano fondamentalmente composte da: carne essiccata di
vipera (elemento primario), valeriana, oppio, pepe, zafferano, mirra,
malvasia, polvere di mummia e anche angelica, centaurea minore,
genziana, incenso, timo, tarassaco (componenti amari), matricaria
(elementi sedativi), succo d’acacia, potentilla (componenti
astringenti), miele attico, liquirizia (addolcenti), finocchio, anice,
cannella, cardamomo (elementi carminativi), aristolochia, opoponax
(elementi fetidi), scilla, agarico bianco (componenti acri), vino di
Spagna.
Theriaca eletta (di Mitridate): Antidoto contro il morso di animali
velenosi. La forma latina è “Theriaca”, nome femminile singolare. Sia le
teriache che gli altri gruppi di antigeni erano composti prevalentemente
da vegetali, da sostanze animali e talvolta da minerali. Vino e miele
costituivano gli eccipienti, cioè i veicoli delle altre componenti, ai
quali era deputata anche un'azione energetica e stimolante. Narra Galeno
che il medico di Nerone, Andromaco, tolse alcuni ingredienti e ne
aggiunse altri, tra cui il più importante era la carne di vipera e così
inventò quella particolare teriaca cui diede il nome di "galene" , cioè
"tranquillità" che conteneva 64 ingredienti.
Timo (Thymus L.): Proprietà antisettiche a livello
gastrointestinale, note fin da tempi antichissimi. Costituiva, con altri
oli essenziali, una sostanza base usata dagli Antichi Egizi nel processo
di imbalsamazione. Fino alla fine della Prima guerra mondiale, con il
timo si realizzavano i disinfettanti più diffusi. È efficace nelle
infezioni delle vie urinarie. Le proprietà antibatteriche sono dovute a
un fenolo, il timolo, contenuto in tutte le parti della pianta e
responsabile del forte profumo. Il timolo, come altri fenoli essenziali,
allo stato di elevata concentrazione è corrosivo e tossico. In
erboristeria, il suo uso è consigliato nelle affezioni dell'apparato
respiratorio, quali tosse o asma, visto che svolge una funzione
espettorante, aumentando la produzione di secreto bronchiale e
facilitandone l'espulsione. Può essere usato come infuso (allo stesso
modo del tè) oppure come condimento nelle pietanze; può inoltre essere
usato, come avviene anche per il mentolo, unito al tabacco da fumo, per
aromatizzarlo.
Uovo (Tuorlo d’uovo): aiuta a prevenire l'ossidazione e l'accumulo
dei grassi nel fegato. La colina agisce prevenendo la formazione dei
depositi di grasso e colesterolo sulle arterie, che costituiscono
l'anticamera dell'arteriosclerosi.
Valeriana (Valeriana Officinalis L): Nel medio evo era considerato
una panacea e si ritiene che Fabio Colonna, nel 1592, sia guarito
dall’epilessia con l’uso di questa pianta; in passato era utilizzata
come febbrifugo, non essendo ancora conosciuto il chinino. Oggi la
Valeriana è uno dei maggiori sedativi contro gli squilibri nervosi.
Parti utilizzate: rizoma fresco, con le radici. Costituenti: oli
essenziali, acido valerianico, alcaloidi. Proprietà Curative:
antispasmodico, ipnotico e sedativo. Ha proprietà calmanti e favorenti
il sonno. . Verbasco (verbascum): Ve ne sono 30 specie. In erboristeria
sono utilizzati fiori e foglie per: Tosse; Faringite; Tracheite;
Bronchite, come Antinfiammatori; Diuretici; Sedativi.
Verme terrestre ( Lumbricus ): Vedi Lombrico Terrestre
Vetriolo: Nome popolare dell’acido solforico, usato per la
preparazione domestica di saponi e detersivi. Molto diluito (olio di
vetriolo) è utilizzabile nelle preparazioni farmaceutiche.
Viola Mammola (Viola Odorata Viola Odorosa) :Si prepara un olio in
cui si tengono a macerare i petali della viola mammola. Oggi questi oli
si ottengono per "distillazione" in corrente di vapore e vengono
chiamati "oli essenziali". Si usa la pianta intera essiccata, in infuso,
come depurativa, espettorante, sudorifera e blandamente diuretica
(attività empiriche non confermate da studi clinici certi), oppure si
utilizzano i fiori per le proprietà diuretiche ed emollienti. Dopo l'uso
di viola del pensiero le urine assumono un odore sgradevole. La radice
ricca di saponine, viene usata come sedativa della tosse (uso non
raccomandato).
Vipere femmine: Rettile presente nel territorio europeo. Si ricava
Olio di Vipera Femmina (Olio Sesamino). Tagliate le vipere minutamente,
si fanno cuocere nell’olio tanto che la carne si separi dalle ossa. È
utilizzata nel tremore delle membra e nella paralisi.
Zedoària (Curcuma zedoaria): Ha una spiccata azione sull'apparato
digerente come eupeptico e carminativo.
Zucca (Cucurbita Maxima): I semi vengono utilizzati come
antielmintici. Espleta buone proprietà rinfrescanti, diuretiche,
digestive e lassative.
Zucchero candito: Estratto dalla canna da zucchero, se raffinato si
presente sotto forma di cristalli bianchi che vengono utilizzati per
dolcificare le bevande. L’uso eccessivo produce diabete ed obesità.
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