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ANTONIO MOLFESE |
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Cacature - Bisogni corporali
I bisogni corporali, nelle case signorili e nei castelli, erano
organizzati in modo da porre gli strumenti, pitali di tutte le
dimensioni, comode (sedie speciali con un buco al centro) e quanto altro
necessitava per espletare questi bisogni, nella parte superiore della
casa del signore o del castello, in modo che i cattivi odori si
sarebbero dissolti verso l’alto. Generalmente, per quanto possibile, i
membri della famiglia andavano a gabinetto tutti insieme, ma quando ciò
non era possibile, al mattino prima delle pulizie del corpo si
svolgevano i bisogni fisiologici. Terminate le funzioni ci si puliva con
pezzuole di stoffa morbida appositamente preparate per il bisogno; le
stesse venivano lavate e riutilizzate fino all’esaurimento del tessuto.
I pitali avevano diversa foggia: grandi o piccoli, a seconda di chi li
doveva usare, ma alcune volte per la stitichezza cronica del soggetto
l’operazione si protraeva per qualche tempo, per cui il bordo del pitale
produceva dei segni sul sedere e le cosce dell’utente; questo fu il
motivo per cui furono disegnati pitali che terminavano a bordo piatto
molto largo, in modo che anche sedute molto lunghe non portassero
nocumento a colui che li utilizzava. Per facilitare le funzioni alle
persone anziane furono costruite le comode, che altro non erano che
poltrone al cui centro si praticava un ampio foro, che permetteva alla
persona seduta di svolgere regolarmente le funzioni fisiologiche. In
corrispondenza del foro era posto un recipiente che raccoglieva urina ed
altri escrementi.
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