U Cantoniere - Il Cantoniere
Negli anni 50/60 molte persone aspiravano a diventare cantoniere
stradale (esistevano anche cantonieri ferroviari dove era presente la
ferrovia), per il fatto di percepire uno stipendio sicuro e svolgere il
proprio lavoro secondo ritmi che ogni persona poteva stabilire. Era un
posto molto ambito e per riuscirci a quel tempo necessitava una
importante raccomandazione. Il cantoniere indossava una divisa di colore
verde coloniale con uno stemma della provincia di appartenenza e con una
scritta in grande “CANTONIERE PROVINCIALE”. La divisa prevedeva anche un
cappello ornato da uno stemma.
Egli veniva addetto alla manutenzione ordinaria di un tratto di strada
rotabile (provinciale o statale), con l’uso delle sole braccia, di una
pala e di una carriola senza l’ausilio di mezzi meccanici, nel qual caso
questo intervento straordinario era disposto dal capo cantoniere.
Era solito fare otto ore di lavoro che esplicava tenendo in ordine, come
meglio poteva, il tratto di strada assegnato, chiamato cantone, con una
lunghezza che variava da 4 a 5 Km in via eccezionale.
Quando le strade non erano asfaltate il passaggio delle macchine
provocava sulle stesse dei dossi, in quanto la breccia veniva dai
pneumatici spostata ad un lato della strada, condizione che poteva
rendere la marcia dell’autovettura pericolosa. In questi casi egli
doveva riportare il manto stradale in modo che non si formassero
accumuli di breccia da un lato. Esplicava questa operazione con un
rastrello ed una pala, in modo da rendere il piano stradale uniforme;
altro intervento era rappresentato dal tenere le cunette funzionanti per
lo scolo dell’acqua ed in primavera, quando l’erba cresceva a dismisura
sui dossi, la tagliava a mano. Teneva in ordine gli eventuali ponti con
parapetto e senza parapetto e soprattutto le segnalazioni chilometriche
che erano date all’automobilista. L’unico mezzo che lo aiutava nel
lavoro era una carriola, che usava per trasportare la breccia quando era
necessario spostarla dal cumulo al lato della strada e stenderla sulla
stessa.
L’opera importante che connotava la bravura del cantoniere era il
restauro della pietra miliare, quando il sole e la inclemenza del tempo
rendevano poco leggibili le scritte; era una operazione che accadeva
saltuariamente, ma denotava la bravura dell’operatore con la precisione
con la quale ridipingeva le lettere ed i chilometri (questi ultimi erano
anche scolpiti sulla pietra) con il colore nero e il numero della strada
provinciale o statale con il colore azzurro.
Generalmente il lavoro del cantoniere era poco apprezzato tanto che si
raccontava una storiella: un guaritore doveva assemblare un farmaco
miracoloso e necessitava di “sudore di cantoniere” tanto era raro.
Al termine del lavoro, che durante la stagione primaverile ed estiva
prevedeva anche un riposo nelle ore più calde, il cantoniere era solito
prendere un po’ di frutta dai numerosi peri sparsi lungo le strade o
prepararsi in fascio di legna raccolto dopo aver tagliato qualche ramo
dagli alberi che costeggiavano la strada e che erano in uso al solo fine
di delimitare il tracciato stradale. Con le strade asfaltate tutto
questo lavoro venne a scomparire ed il cantoniere si limitava solo a
rappezzare qualche piccola buca, a tagliare l’erba ai lati e tenere in
ordine le cunette per il buon governo delle acque.
Quando le strade erano brecciate bisognava in tempo predisporre il
ripristino della breccia, che con il tempo diminuiva, sul manto stradale
e che veniva rimpiazzata e preparata sulla strada con l’impiego di una
macchina frantuma-pietra azionata da un motore a scoppio. Chi non
ricorda i cumuli di breccia ai lati delle strade negli anni 50/60? Dopo
aver sistemata la breccia mancante sulla strada, una pietra speciale
rotonda, di forma cilindrica e del peso di alcuni quintali, trainata da
una macchina pressava la breccia sistemata sulla stessa. Tutto questo è
terminato quando è stato assemblato un rullo compressore, che
realizzava, con solo passaggio, tutte le operazioni che più operai
cantonieri svolgevano in ore di lavoro.
Con le strade asfaltate una macchina speciale svolgeva tutte le funzioni
del cantoniere e questi doveva solo sopraintendere alle operazioni per
rendere la strada idonea a far transitare le automobili. Il rapido
progresso ha fatto scomparire la figura di questo importante operatore
stradale.
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