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SCHEGGE DI MEMORIA

ANTONIO MOLFESE
 

Mulattiere - I Mulattieri

Prima dell’avvento delle strade rotabili e delle automobili i trasporti delle persone e delle cose si esplicavano prima a bordo di mulo o di asino e poi con carozze e diligenze.
I mulattieri si limitavano anche a trasportare nei paesi limitrofi mercanzie e viveri per conto terzi, ma anche posta; vi erano poi i padroni dei muli, che avevano alle dipendenze da cinque a dieci uomini impiegati nell’esercizio di mulattiere.
La mancanza di ponti sui corsi d’acqua, specie sui più importanti, costringeva il mulattiere ad attraversare l’acqua, con il quadrupede, oppure utilizzando, dove erano presenti, dei servizi di zattere o scafe che facevano la spola da una sponda all’altra del fiume. Le scafe erano mosse con la forza di più animali (buoi che tendevano le corde e tiravano la scafa carica di diligenze, corriere e viaggiatori e così permettevano di raggiungere la riva opposta). Tutto questo quando il fiume non era in piena e non c’era pericolo che la furia della corrente potesse strappare le corde mediante le quali la scafa si spostava da una riva all’altra.
Prima dell’organizzazione del servizio postale ufficiale svolgevano l’attività di corriere i mulattieri, un mestiere molto remunerativo ma carico di responsabilità e pieno di pericoli. Di questi si servivano i luogotenenti della Real Casa per inviare a Napoli quanto veniva periodicamente esatto dalle diverse Università, Baroni e Feudatari della provincia
Questi viaggi venivano ripetuti con notevole e periodica frequenza: una, due volte al mese venivano inviati a Napoli da sei a dodicimila ducati.
Alla presenza del giudice, di uno o più notai e di altri tre testimoni il denaro che si inviava a Napoli veniva posto dentro diversi sacchetti e questi riposti dentro barili, ben chiodati e caricati sopra i muli.
Una volta consegnata la somma ai padroni dei muli e stipulato l’atto pubblico, la responsabilità di un eventuale furto ricadeva sulle autorità delle terre dove esso accadeva, dal momento che le guardie preposte alla prevenzione delle ruberie non esercitavano sufficiente controllo; nel caso si fosse accertato che non vi era stata negligenza, le perdite venivano assorbite dalla Corte Reale.
Il compenso spettante per ogni trasporto era alto; al padrone 12 ducati per ogni mulo, più nove ducati per ogni uomo facente parte della comitiva (erano compensi molto alti, se si tiene conto nel XVIII secolo, nei nostri paesi, 12 ducati erano sufficienti per costituire una discreta dote per le ragazze da marito).
Altra categoria di mulattiere era quella che lavorava alle dipendenze dello scartatore di lettere, che assicurava il servizio postale, attuato periodicamente con i propri muli, nella regione e fuori e percepiva dai 3 ai 12 ducati per ogni viaggio.

 

 

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