Pasquale Totaro-Ziella

 

 

D’amore e di morti

Finché sarò petto d'amore e di morti

io tornerò sempre a paesuomo sconsolato

con le ginocchia infangate e le braccia piegate:

a cigliare quest'uomo di meraviglia

che si germoglia alla radice e alla polvere

per seminarmi al tempo della luna

nell'ardore del fuoco e della cenere

a incantare quest'uomo di storie

nei solchi più profondi e nei ventri più pieni

che hanno sradicato la lingua e il cervello

per interrarmi il disumano e il disamore

a fiorire quest'uomo d'innocenza

che prende la cicala e la canna

per acquietarmi la tristizia e lo scontento

nello spavento e nello spaesamento.

 

(da: Spaesamento)

 

 

poesia successiva  >>> 


 

 

[ Home Totaro-Ziella ] [Poesie]

--------------------------------------------------

[Mailing List] [ Home ] [Scrivici]

 

 

 

 

.