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Mario TRUFELLI

 

 

 


Come un'epigrafe
 

Pensavo che tutto si sarebbe compiuto
tra dolcezze e stupori
che il figlio avrebbe chiuso gli occhi al padre.

Ma sei finito al mondo prima
d'esser concepito. Hai la solennità
di chi non vede, non sente,
hai la faccia mostruosa per eccesso
di forma, e ho avuto la pazienza di un dio
per farti a misura di me, del mio delirio.

E posso dirlo come un epigrafe
qui dove ogni parola detta è già memoria.

 

Come un'epigrafe - lettura di Michele Ascoli (audio)

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