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CAPITOLO VII

Si dirige verso i luoghi più interni di quel deserto e abita sul monte Caramola.

Stanco della moltitudine dei fedeli che accorrevano a lui, il Beato Giovanni decise di seguire le orme degli antichi Eremiti che in Egitto e nella Tebaide(1), accaniti seguaci di questa santa vita, vivevano nei luoghi più segreti del deserto; poverissimi e umili si costruivano essi stessi delle celle, nelle quali , al sicuro soltanto dalle piogge e dalle tempeste(2), vivevano in luoghi asperrimi, completamente separati da ogni consorzio umano(3).
L'eremita Giovanni, dunque, penetrando nei luoghi più deserti dello stesso Sagittario, arrivò, in fine, al Monte Caramola, che si trova nell'ambito del territorio di Chiaromonte, distante circa quattro miglia dal sacrosanto Tempio del Sagittario. Fu conquistato dall'asprezza e dalla solitudine del posto e allettato dalle altre qualità che erano conformi al suo desiderio. Lì, infatti, per quasi tutto il giro dell'anno c'è neve in grande quantità, e il freddo è intenso; il posto è frequentato solo dai cinghiali(4) e da altre fiere; e ci sono boschi impenetrabili con, qua e là, abeti e alberi che producono ghiande. Qui, dunque, si fermò, e in una specie di semicaverna che guardava a settentrione si costruì con le sue mani una piccola cella. Dove, come se la sua vita precedente fosse stata colma di imperfezioni, mortificò e afflisse il suo corpo con pratiche molto più rigide, con più dure penitenze, con più aspre discipline, con più lunghi digiuni e con preghiere e contemplazioni; e si deliziò tanto a lungo delle asprezze del Caramola e fino a tal punto che da questo Monte meritò di ricevere il nome che lo contraddistingue(5).

 

Note

1. Così chiamata dall'antichissima città di Tebe, è la regione dell'alto Egitto che ospitò, nei primi tempi cristiani, moltissimi eremiti.

2. Nota marginale dell'Autore: San Bernardo, nella vita solitaria.

3. Ma erano anche capaci, quando il bene del prossimo lo richiedesse, di lasciare la solitudine e di andare nelle città, per poi ritornare nella pace del deserto: così il grande Antonio Abate, per certi aspetti il maestro di tutti gli eremiti; così Nilo di Rossano, il più grande dei Santi italo-greci.

4. Nel testo latino c'è un ad che deve essere certamente corretto in ab.

5. Il Beato, infatti, pur essendo nato a Tolosa e pur essendo stato monaco del Sagittario, è conosciuto solo come il Beato Giovanni da Caramola.