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Albano di Lucania

da "la Basilicata nel Mondo" (1924 -1927)

 

 

Albano di Lucania per il monumento ai caduti.
Il Comitato cittadino, per l’erezione del Monumento ai caduti in guerra di Albano, ha diretto a tutti cittadini di Albano di Lucania, residenti nelle Americhe, un vibrante appello, per interessarne la sollecitudine e stimolarne la passione e la generosità, in benefizio dell’erigendo monumento.
Siamo certi che i cittadini di Albano in Lucania, residenti nelle Americhe, risponderanno con slancio all’appello della terra natia, della quale fra essi è così forte e vigile l’amore e sacra la memoria.


ad Albano dl Lucania, una festa indimenticabile si è svolta, per la posa della prima pietra all’Asilo infantile e Cappella di S. Giovanni di proprietà della famiglia Bove-Molfese.
Quest’opera veramente grandiosa - ci viene offerta dal Molto Reverendo Monsignor Bove cav. uff. Antonio, Prelato Domestico, che con alto senso di cristiana pietà e d’impareggiabile amor di patria ha voluto unire l'educazione civile a quella religiosa.
Mons. Bove, del cui apostolato religioso e patriottico nelle Americhe la nostra Rivista si è ampiamente occupata, dopo la cerimonia, è ripartito per gli Stati Uniti.


Albano di Lucania — Con ammirevole solennità, si è celebrata la cerimonia del giuramento da parte di tutti gli iscritti di questa fiorente e combattiva sezione, ai quali è stata consegnata la tessera del 1927, solennità certo relativa al piccolo ambiente, ma densa di fede al pari di quelle dei centri importanti. Con puntualità militare nella sede del fascio, si sono riuniti il fascio femminile, gli avanguardisti, i Balilla, le autorità militari, il Segretario politico con accanto il Commissario Prefettizio, il Direttorio al completo ed i fascisti tutti. Fattosi un religioso silenzio, il nostro amato Segretario Politico cav. Molinari Eduardo, dopo aver spiegato con brevi parole il significato della cerimonia e specie del giuramento che vuol dire dedizione completa al Regime ed al Duce, diede la parola all’oratore ufficiale, avv. Domenico Molinari, vecchio squadrista. Il dotto conferenziere, vero sapiente, accumulatore di potenzialità oratoria, in una parola facile ed affascinante svolse tutta la storia del Fascismo dal 19 ad oggi. Egli infatti, dimostri, lampantemente che il fascismo e una rivoluzione, una rivoluzione radicale e progressiva e che tende, non solo al rinnovamento glorioso dell’ Italia, ma anche al rassodamento dello Stato come pure alla potente riorganizzazione collettiva secondo la massima “uno per tutti e tutti per uno.
L’ avv. Molinari venne vivamente applaudito.
Terminate le congratulazioni all’oratore ufficiale, prese nuovamente la parola il Segretario Politico. Il fascismo, egli disse, è tutto una milizia e come oggi deve obbedire al comandamento del suo Capo supremo, per le conquiste civili e per la grandezza infrangibile della Patria, così dovrà obbedire domani per rispondere unanime e saldo all’appello del Duce, per le altre future, sicure vittorie; poi, letta la formula del giuramento, consegnò a tutti i fascisti la tessera. La cerimonia termina, fra le ovazioni al Re, a Mussolini, all’Italia.


Albano dl Lucania — Inaspettatamente ed all’improvviso, proveniente da Potenza, vennero tra noi per una visita alla sede del Fascio locale l’illustre Prefetto grande Uff. Reale, accompagnato dal nostro beneamato ed autorevole Segretario Federale della Provincia avv. comm. Siniscalchi.
Sparsasi la voce della loro presenza in paese, sono usciti incontro a riceverli il nostro Segretario Politico, il Commissario Prefettizio Rag. Rubino, tutte le autorità locali ed una folla di cittadini. L’accoglienza fu cordiale e festosa.
Gli ospiti graditissimi. dopo una breve visita alla Casa Comunale, si recarono alla sede del Fascio, ad ascoltare la diffusa relazione del nostro zelante Segretario Politico cav. Eduardo Molinari, Il nostro gerarca provinciale ebbe parole di lode e di encomio per questa forte sezione fascista, e si congratulò, col nostro Segretario Politico per il perfetto addobbo della Sede e per la incomparabile regolarità dei Registri, smentendo così nel modo più assoluto le voci messe artatamente in giro da avversari di innata malafede e da falsi Convertiti, che con la loro maldicenza e con le loro menzogne, tentano ancora turbare l’opera efficacissimo e proficua del nostro Segretario Politico.
L’autorevole nostro Segretario Federale ha compreso tutto. Terminata la visita alla Sede del Fascio gli illustri venuti accompagnati da una grande folla fino fuori l'abitato, fra scroscianti applausi e fraterni alalà, sono partiti per la volta di Potenza.


Ad Albano di Lucania, nello sventolio di cento bandiere e la gentile bellezza dell’aristocrazia del braccio, si è celebrata la inaugurazione del monumento ai Caduti. Giornata prettamente fascista, tutta parata a festa e sin dal mattino nervosa, irrequieta, pulsante di schietto entusiasmo e di grande gaiezza. Il programma della cerimonia comprendeva 1’inaugurazione del monumento ai Caduti e la benedizione dei Gagliardetti e delle Fiamme di questa fortissima Sezione. Molto vibranti i manifesti esposti al popolo dal Commissario Prefettizio cav. Edoardo Molinari, nostro segretario politico, e dal Comitato Pro Monumento. Composta e grandiosa è riuscita l’adunata, che superò davvero tutta la imponenza di una doverosa dimostrazione di affettuoso omaggio, per raggiungere il tono di uno spontaneo tributo di devozione e riconoscenza della intera cittadinanza ai gloriosi Caduti.
In piazza Plebiscito, intorno alla stupenda opera d’ arte, creazione geniale del sig. Armento, si sono ordinati tutti i fascisti, i sindacalisti, la Milizia, la Centuria dei balilla e degli avanguardisti, i rappresentanti di tutti gli enti e le organizzazioni cittadine, ivi convenuti come alla più significativa delle cerimonie civili e religiose. Su di un apposito palco, adorno di bandiere e di piante, presero posto le gentili signore e signorine del fascio femminile, che nella meravigliosa giornata di novembre fecero uno sfoggio non comune di ricche ed eleganti toilettes, oltre a tutte le autorità cittadine, civili, politiche, militari e religiose espressamente invitate. Giunta l’ora fissata per le cerimonie e divenuto perfetto il silenzio, la fanfara di Tricarico ha intonata la marcia Reale e quindi ha avuto luogo la benedizione dei Gagliardetti e delle Fiamme di questa Sezione Fascista. Officia la funzione religiosa S. E. Monsignor Delle Nocche. Madrina la distinta e leggiadra signorina Molinari. Dopo questo rito sono seguiti i discorsi. Ha parlato per il primo il Commissario Prefettizio cav. Edoardo Molinari, segretario politico, combattente valoroso delle Campagne d’Africa, il quale nelle espressioni brevi e concitate, nel nervosismo della parola a scatti ed efficace, ha dato la sensazione piena della sua fede incrollabile nei migliori destini della Patria e della sua attività operosa a beneficio della sua terra natale. Poi l’avv. prof. Gerardo Coluzzi, ufficiale combattente decorato, è riuscito a strappar lacrime di commozione quando, con mirabile maestria, ha rievocato lo spasimo dolorante delle famiglie dei Caduti, l’ansia tormentosa delle madri dei dispersi, l’angoscia snervante della mamma sua, cui la sorte non ha svelato mai come e quando e dove la morte abbia, o nella trincea tormentata o tra le forre delle giogaie alpine, rapito a se il primo-genito dei figli, il caro e bello Peppino, il fiero ed eroico capitano del nostro glorioso 29° Reggimento Fanteria. Il maggiore in S. A. P. Giuseppe De Grazia rivolse un discorso altamente patriottico.
Poi, accolto fra acclamazioni, parlò l’oratore ufficiale, per l’inaugurazione dei Gagliardetti, il giovanissimo avv. Molinani Donenico, il quale seppe con la sua parola piena di fede e di passione, attraverso gli splendori di un dire eletto e vibrante, superbamente glorificare i morti sul campo di battaglia e le fresche esistenze stroncate sulle piazze e nelle strade d’ Italia, per custodire, all’ombra dei gagliardetti, sacro ed intatto il fiore della Vittoria, spuntato dal sangue di tanti eroi e dal pianto di tante madri, sul campo di Vittorio Veneto. L’oratore riesce a suscitare un irrefrenabile entusiasmo e non è molto facile seguirlo nel suo magnifico impeto oratorio. Quando termina, inneggiando all’avvenire della Patria e del Fascismo e a S. E. Mussolini, l’immensa massa di popolo assiepata nella grandiosa piazza gli improvvisa una ovazione imponentissima che dura vari minuti, mentre gli amici ed ammiratori si accalcano intorno a lui per abbracciarlo.
L’avv. prof. Gerardo Coluzzi, Presidente del Comitato Pro Monumento, fra un religioso silenzio e fra uno squillo di tromba toglie il velano per lo scoprimento.
Infine il prof. comm. avv. Francesco Galgano, della R. Università di Palermo e membro per la riforma dei Codici, oratore ufficiale per l’inaugurazione del monumento, nel suo limpido ed elevato discorso ha raggiunto le vette più eccelse della esaltazione eroica. Le sue parole, pronunziate nella costante, intima comunione spirituale degli astanti, sono tutte gemme preziosissime di forbita eleganza e di sentimento schiettissimo, con cui ha voluto intessere ai Caduti la corona più bella ed imperitura.
Albano, proporzionatamente alla popolazione, è il secondo Comune d’Italia che abbia avuto il maggior numero di morti (57). Ma questo rilievo serve non per rivendicare un primato di onore al nostro paese, ma per proclamare, ancora una volta, la nostra regione lucana, la terra insuperata nei sacrifici generosi e nelle rinunzie più complete. Fragorosi applausi accolgono la chiusa della splendida orazione. Formatosi il corteo imponentissimo, e percorrendo il Corso Vittorio Emanuele, sostò davanti alla casa Molfese ove tutte le autorità, per invito dell’integerrimo nostro Podestà cav. Arcangelo Molfese, si fermarono per un vermouth d’onore. Dopo il ricevimento veramente sontuoso offerto dal Comune, ricomposto il corteo si sciolse in piazza della Libertà.
Fra gl’intervenuti abbiamo notato il dott. Luigi Coluzzi, il dott. De Fino Vincenzo, comm. Prefettizio, il geometra Mona Vito, segretario comunale, il prof. Adinolfi Nicola, il geometra de Fino Paolo, il signor Cannotti Giacomo, il dott. cav. Giovanni Paternò, il dott. Como Giuseppe, Podestà, il sig. Paterno Saverio, il comm. Passarella dott. Carlo, il sig. Cafarelli Antonio, Podestà, il prof. Biscegli, il dott. cav. Sceme Raffaele, Segretario Politico di Campo Maggiore, il sig, Cinquemani Alfonso, l’avv. Ferri Nicola, Sindaco di Tricanico, l'avv. Ferri Carmine, il dott. Gargia della Banca Agricola Italiana, il capitano della Milizia Montesano, il capitano Grippo, il tenente Piccioni, il tenente Laguardia, il capitano R. C. Baviera, il sig. Gino Lanrara, segretario Politico di Picerno, il cav. Arcangelo Molfese, Podestà di Albano, il geometra Vittorio Molfese, il comm. dott. Gerardo De Grazia, il prof. cav. Nicola Bollettino, il reverendo Gerardo Perrucci, il mcv. Pellettieri Francesco, il dottor cav. Giuseppe Menonna, l’esattore Anello Onorati, il sig. Innocenzo Armento, l’Arciprete D. Luigi Rago, il Rev. Michele Molfese - e tantissimi altri cui chiediamo vena per l’involontaria omissione.
Nel prossimo numero, pubblicheremo per intero il magnifico discorso dell’illustre prof. Galgano, con fotografie della cerimonia inaugurale del monumento ai Caduti di Albano.


ad Albano dl Lucania, con vivo compiacimento, i buoni cittadini hanno appreso che il signor D. Osvaldo de Grazia ha accettato 1’incarico di fiduciario per gli Agricoltori di questo Comune, conferitogli dalla Federazione Provinciale del Sindacato Fascista degli Agricoltori, ed approvato dal Prefetto.
Nell’ inviare al fiduciario le nostre congratulazioni nutriamo fiducia che egli, con quella coltura e competenza che gli è riconosciuta da tutti, svolgerà con maestria il problema sindacale in questo Comune nei rapporti dell’Agricoltura.

 


Il cav. Arcangelo Molfese è stato costretto a rassegnare le dimissioni da Podestà. La tarda età e la malferma salute non potevano che ostacolano nel delicato ufficio direttivo ed amminitrativo della cosa pubblica e delle cure dei problemi più vitali che assillano l'amministrazione. In seguito a ciò è venuto il Commissario Prefettizio rag. Gildo Rubino che, sebbene giovanissimo, è uno dei più valenti e stimati funzionari della R. Prefettura.


ad Albano di Lucania, segnaliamo con vivo compiacimento il fervido slancio alla sottoscrizione nazionale. Si è raggiunta la somma di circa L. 250.000, di cui 80.000 in contanti.
Questa esigua cittadinanza ha dato il suo massimo contributo al prestito del Littorio.
Intanto sentiamo il dovere di esprimere un caloroso plauso al commissario Prefettizio cav. Edoardo Molinari, nostro benemerito Segretario Politico, per la fascistissima continua propaganda pro-littorio.

 

 

da "la Basilicata nel Mondo" (1924 -1927)


 

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