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CAMPOMAGGIORE "VECCHIO"


 

Il palazzo baronale detto di Rendina, è composto da un grande fabbricato con apertura centrale e da una corte retrostante sicuramente seriore. Di esso è visibile soprattutto il versante nord che si affaccia sulla "Piazza Rendina", dato che probabilmente si trova sulla spianata del paese e quindi meno soggetto ai movimenti franosi. Resta comunque leggibile l'intero impianto quadrilatero terminante con appendici di rinforzo a scarpa anch'esse quadrate.
Il lato principale affacciatesi sulla Piazza dei Voti e verso la Chiesa Madre, misura 24,60 metri senza appendici, con esse invece circa 39,45 metri, mentre il lato settentrionale misura complessivamente 36,20 metri.
L'ingresso principale, un tempo intatto ed oggi spoglio dei conci dell'archivolto e dei piedritti, doveva possedere una luce di circa 3,70 metri ed immetteva attraverso un breve corridoio, di 5,40 x 5,80 metri, in un giardino interno sotto il quale furono scavati in trincea, nella viva roccia, due cunicoli grosso modo larghi 2 e profondi circa 4 metri, voltati a botte, con probabili funzioni di raccolta di acqua piovana servita da tubazioni ubicate presso le nicchie ricavate ai quattro angoli del giardino.


La Chiesa
La chiesa, dedicata a Santa Maria del Carmine o del Carmelo, ubicata anch'essa come il castello sulla Piazza dei Voti, è
riconoscibile per un elemento architettonico ancora superstite e quindi ancora ben individuabile, il campanile. L'edificio si presenta con un impianto basilicale largo 17 e lungo 32 metri ed è organizzato all'interno in una navata centrale orientata a nordest-sudovest larga circa 12 metri e in una navata laterale secondaria o di servizio che ingloba, al suo interno, la torre campanaria che si staglia massiccia su tutto il villaggio. Di impianto quadrilatero la torre è realizzata in tre ordini: il primo inferiore ha un'altezza uguale all'architrave dell'unico ingresso della chiesa e conserva un ingresso secondario sopraelevato sovrastato da una nicchia emisferica, incorniciata da una serie di conci in pietra calcarea; il secondo ed il terzo ordine sono caratterizzati da una grandi monofore tipiche dei campanili, coperto da un tetto a capriate ancora completamente conservato.


Il Casino della Contessa



Il Cimitero
Contrada Chiapparo-Lavandaio. Un unico ingresso immetteva al cimitero. In alto la data 1840. La necropoli, piccola e di forma rettangolare, fu concepita probabilmente insieme con la ristrutturazione del periodo II del Casino della Contessa.


Il "Ponte della Vecchia"
Il "Ponte della Vecchia" è eccezionalmente datato 'MCCCCVII' e si presenta con arco a tutto sesto con la pavimentazione
ed i parapetti che le fanno assumere la caratteristica figura a schiena d'asino. Una linea armonica frutto della cultura e della tecnica quattrocentesca. Interessante, presso l'Archivio di Stato di Potenza il documento datato 23 Febbraio 1873, con il quale il Comune di Pietrapertosa richiedeva al Prefetto della Provincia di Basilicata l'intervento per il restauro del ponte già a quel tempo considerato 'un opera grandiosa e forse monumentale'.
Un'importanza riconosciuta che ha comportato la sua conservazione anche durante i lavori del tracciato della Strada Basentana; un ponte che merita di essere fruito, restaurato con urgenza, per non piangere la sua perdita, in futuro, come stato per la distruzione del cinquecentesco 'Ponte del Diavolo' sulle 'Gole del Raganello' nel Comune di Civita.
Attraversato il 'Ponte della Vecchia' si sale con una carrareccia fino all'abitato di Campomaggiore per proseguire verso Campomaggiore Vecchio. Un percorso tra le verdi alture, ricoperte, da castagni nella fascia alta, ma soprattutto di querce. Un percorso legato a richiami storici e paesaggistici che hanno, per perno, I'antico ponte e l'abitato di Campomaggiore, abbandonato per frane nel 1885.
Qui, il fascino raggiunto da questo 'Paese fantasma' è misto ad uno dei panorami sulle Valle tra i più suggestivi. Infatti, di fronte a questa località, dall'altra parte del fiume, si innalzano, in tutta la loro grandiosità, quelle formazioni rocciose chiamate Dolomiti Lucane. La presenza, nell'area di Campomaggiore Vecchia, di alcune masserie facilita l'ubicazione di un punto sosta.

 

da "Comune di Campomaggiore"
 


 

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