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Il Castello di Castelmezzano

 

Anche la storia di questo antico castello deve fare riferimento alle vicende della vicina Pietrapertosa. Si racconta che questo insediamento, posto a quasi 890 metri di altitudine, prima che fosse assoggettato dai romani era collegato ad una strada nei pressi del “Camentum” o “Casuentum”, ossia del Basento, diretta verso la valle del Salemme, e che quest’area fu percorsa da Annibale per sposarsi da Grumento antica a Venosa.

Un’altra tradizione, più accreditata, accenna alla contrada Piani, che fu distrutta dai Saraceni nel 1031. Queste zone, che insieme a Pietrapertosa hanno restituito materiali archeologici del VI e V sec.
a.C., furono abitate poiché naturalmente difese dalle rocce ed erano chiamate “arm”. In una di queste “arm”, chiamata Maudoro, vivevano pacificamente alcuni abitanti, che intorno al 900 d.C. furono conquistati dagli arabi di Pietrapertosa.

La storia, vera e propria leggenda, narra che le continue scorrerie dei Saraceni non dettero più pace e tranquillità alla popolazione di Maudoro, che più volte fu costretta a difendersi accanitamente, facendo rotolare pezzi di roccia naturale verso il fondovalle. Studiosi locali affermano, inoltre, che queste “armi naturali” indussero a chiamare quei luoghi “ARM”, indicando appunto tutta la catena delle Dolomiti Lucane.

E qui continua ancora la leggenda. Un certo pastore di nome Paolino sino ad allora era stato abitante di Maudoro e poi di un luogo più sicuro detto “Arm Gervasio”. Questo “Arm Gervasio” era piccolo per gli abitanti, che possedendo non poche pecore avevano penuria di aree per un ottimo pascolo. Mentre portava il suo gregge, si accorse che questo seguiva una strada sino a quel periodo non conosciuta, ma che certamente gli antichi Greci conoscevano alla perfezione; si era addentrato nella parte più orientale poiché più ricca di verdi pascoli, ormai abbandonata da chissà quanti secoli. La bellezza del luogo e la ricchezza dei pascoli indusse Paolino a trasferirsi dall’Arm Gervasio, fondando Castelmezzano, poiché tutti gli abitanti vollero seguirlo in questa nuova colonizzazione, probabilmente riferibile ad epoca molto antica. La verità su questa leggenda sta nel fatto che nell’antichità molte aree della Basilicata erano abbandonate da secoli e numerosi abitanti e monaci vollero sperimentare nuove aree per metere a colture terre dove erano presenti i boschi.

Paolino, quindi, fu il primo abitante di Castelmezzano ed oggi il luogo dove egli dimorava in una grotta prende il nome di Rampa Paolino, accessibile mediante una gradinata, mentre nell’Arm Gervasio fu abbandonato il castello, quello che viene considerato la fortezza di Castelmezzano.

Il nome di Gervasio derivava dal monaco Gervasio, che dopo aver costruito il castello ed una piccola cappella rupestre, scese più giù seguendo il pastore Paolino insieme a tutti gli altri.

(P. Rescio)

 

 

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