Chiesa Matrice di S.
Nicola di Mira o dell'Assunta
La
chiesa dedicata a San Nicola di Myra venne ricostruita dopo il terremoto
del 1654, sulla precedente struttura, dando origine a controversie dovute
al fatto che i duchi Revertera vi apposero lo stemma ritenendola di loro
proprietà, contro chi voleva almeno la chiesa sottratta all'arbitrio
feudale,
L'edificio è costituito da due navate. La navata centrale, molto più
grande di quella laterale, termina con un altare sul quale ò posta una
tela raffigurante "L'assunzione della Vergine" ad opera del cappuccino
Deodato da Tolve.
Dalla navata laterale è possibile accedere ad una piccola stanza
recuperata dietro l'abside, dove si trova un affresco raffigurante "La
Pietà".
Nella navata laterale vi è la statua di San Gaudenzio, il santo
protettore, il cui culto risale al XVIII secolo, infatti con una lettera
del 2 febbraio 1702, il cardinale Gaspare Carpineo donava a don Giuseppe
del Mastro l'osso sacro crurale del santo martire, e nel 1794 vi fu una
seconda donazione di spoglie sacre alla chiesa di Garaguso.
Testo
del cartello che si trova nei pressi della Chiesa.
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