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MICHELE FERRARA

    da "la Basilicata nel Mondo" (1924 -1927)

Questa rivista, che, oltre all’eccezionale merito della veste tipografica di rara bellezza artistica, rappresenta una magnifica rassegna delle migliori forze dell’attività umana, può registrare il nome di Michele Ferrara, fra coloro che hanno consacrato, con vero culto, la loro virtù operosa, diretta alla rinascita e alla grandezza della nostra provincia.

Noi, in questa esaltazione, vogliamo celebrare non le insigni manifestazioni di un intelletto preclaro, né il fastigio di una nobiltà munifica, ma la rara, per quanto peregrina virtù del lavoro, esplicatasi sempre nella umiltà, onde ebbe ad assurgere alle vette superbe dei più alti trionfi morali.

Michele Ferrara fondava in Melfi, sua città natia, 1’industria di calzature fin dal 1856, guadagnandosi, per la direttiva tecnica, fatta di genialità e di scrupolosa rettitudine, il primo posto in provincia.

Chi, per una volta, conosceva Michele Ferrara, stupiva la suggestione che promana da rapporti non contingenti, ma dalle prerogative della sua tecnica e del suo spirito, onde fra lui e la clientela venivano a stabilirsi vincoli duraturi di attaccamento e di estimazione.

Le calzature, che uscivano dal suo laboratorio, giunsero fino a Parigi, facendo così trionfare nella fastosa Capitale della moda e dell’eleganza la bellezza artistica dei suoi lavori.

All’Esposizione d’igiene in Napoli nel 1900 — fu tra i pochi che concorse con le sue calzature, costruite con sistemi ispirati alle finalità di quella Esposizione meritandosi la grande medaglia d’argento.

Le stesse calzature ed un grandioso ed artistico stivale in pelle verniciata, raffigurante 1’Italia, si guadagnarono all’Esposizione di Nizza, nel 1901, la medaglia d’oro.

Alle Esposizioni di Palermo nel 1909 si ebbe la Croce d’onore al merito — ed altra medaglia d’ oro, all’ Esposizione di Genova nel 1911-12.

A quella di Londra, nel 1914, gli venne decretata la Croce di Grand - Prix, onorificenza di altissimo valore, espresso nel giudizio che si legge sul Diploma “per uno Stivale raffigurante 1’Italia, lavoro di pazienza e precisione.

Questi, in breve, gli onori cui elevò sé stesso e la sua industria.

Michele Ferrara si dimostrò anche valido propugnatore di utili e feconde iniziative nel campo della vita sociale; fu uno dei fondatori della Società Operaia, assumendo, per molti anni, il mandato di Consigliere di Amministrazione di questo Sodalizio, che ha ormai nobili tradizioni di decoro e di civiltà.

Di animo filantropico, tutti ricordano lo slancio di carità che ebbe in occasione di una tremenda carestia che afflisse la nostra città; in quella circostanza, sfidando la rigidità del tempo, per una grande nevicata che imperversava, si offrì, animatore della pietosa iniziativa, con altri, a sollievo e conforto di un gran numero di indigenti.

Dal Tribunale di Melfi, veniva chiamato, per la sua saggezza e probità a far parte della Commissione di liquidazione della sfortunata Banca Popolare Cooperativa.

La morte non gli concesse la meritata soddisfazione di essere elevato all’ambito onore di Cavaliere del Lavoro, per cui era già stata fatta formale proposta al Ministero del Commercio, Industria e Lavoro del tempo.

La sua vita fu davvero una nobilissima missione nella quale si fusero le virtù di una tenace e intelligente operosità e di una scrupolosa rettitudine nell’adempimento dei più alti doveri sociali.

Della famiglia fu rigido e sapiente educatore, come lo fu dei moltissimi operai che ebbe alla sua dipendenza; l’austera compostezza dei suoi costumi valse a creare nei suoi figli, che sentono tuttora lo strazio cocente della perdita del padre loro, una consapevole responsabilità nel conseguimento delle loro aspirazioni; il primo, Ettore, Geometra nell’Amministrazione del Catasto, il secondo, Bonaventura, collaboratore nelle vittoriose gare del lavoro, continuatore della Ditta Michele Ferrara & Figlio, segue con orgoglio le tradizioni paterne, con eguale signorilità nel commercio, il terzo, Teodosio, Professore nelle Scuole Complementari.

Col rendere alla sacra memoria di Michele Ferrara il nostro omaggio noi esaltiamo i meriti altissimi di un uomo, la cui opera di ammaestramento va additata come esempio di onestà e di lavoro.

 

A. SALVATORE

da "la Basilicata nel Mondo" (1924 -1927)

 

 

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