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PIGNOLA - LE ORIGINI
 

Pignola, situata nelle vicinanze di Potenza, vanta le sue origini dai Romani.
Infatti, siccome era costume dei Romani spedire delle colonie nelle terre conquistate, è probabile che, dopo aver essi debellati i Lucani che erano alleati dei Cartaginesi, spedissero circa tremila soldati nel territorio di Potenza, a cui in seguito assegnarono parte della grande estensione del potentino che poi denominarono "CASTRUM GLORIOSUM" o "ARIOSO" a "VINEOLAE" ossia "VIGNOLA" ovvero "PIGNOLA".
E' probabile ancora, che i Romani, in memoria di qualche gloriosa battaglia qui sostenuta, edificassero e scegliessero questi luoghi; difatti lo stemma di Pignola è un pino con due leoni col motto:

<< PINEA SUM DICTA ET DICORA A NOMINA FORTIS>>

Intorno all'anno mille da Castelglorioso (Castrum Gloriosum) molti Ariosani si allontanarono e vennero ad abitare la sommità della collina di Vignola trasportando nella piccola Cappella di San Nicola la campana della propria chiesa e dettero il nome al proprio rione di "Terra Vecchia".
Sorge così il piccolo comune, nel quale subito viene innalzata la Chiesa, simbolo di religiosità e di unione, portata a termine verso il 1300 sotto il Vescovo Nino D'Amelia.
Dotato anche di una grande ricchezza paesaggistica, con aria salubre ed acque freschissime, il nostro paese offre mille possibilità di svago.

Pignola è al centro di due zone turistiche:
- La prima è Rifreddo, ricca di boschi, i cui sentieri costituiscono itinerari prestigiosi per riposanti passeggiate tra faggi maestosi e querce secolari e dove si può praticare lo sport del tiro al piattello...
- La seconda è il comprensorio turistico di Sellata-Pierfaone dotato di campi di neve, con relativi impianti di risalita, per la pratica dello sci sportivo ed escursionistico.
Le strutture alberghiere e ricettive, dotate dei maggiori comforts, offrono la più ampia possibilità di scelta.

Ai piedi del massiccio di Pierfaone, nella conca a metà strada tra Pignola e Potenza, si trova l'Oasi del Pantano, una ricchezza immensa del nostro territorio, che è stata definita da Fulco Pratesi, presidente del W.W.F. "un piccolo paradiso naturale".
Le sue sponde, rivestite di canneto, cespugli ed alberi, hanno favorito la nascita di una ricca fauna: tinche, carpe, trote, persici reali nelle sue acque e poi tanti uccelli migratori che qui vengono per riposare e rifocillarsi durante il loro lungo volo dai paesi del nord Europa verso l'Africa.
Gru, cicogne, aironi vi passano lunghi periodi, mentre folaghe, tuffetti e svassi maggiori vi nidificano regolarmente.
Quando il gelo scende sulle rive dell'Oasi ed i volatili non hanno cibo, naturalisti e volontari spargono mangime sulle acque ghiacciate del lago.

da "Pignola città della pietra scolpita e del ferro modellato a fuoco"
a cura della Pro-Loco circolo culturale "Il Portale"
E-Mail: [email protected]         


 

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