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Chiesa di Sant'ANTONIO ABATE
 

DESCRIZIONE:
La Chiesa di Sant'Antonio Abate non ha il blasone di una storia conclamata e famosa. Quando fu fondata? Perché e dedicata ad un Santo eremita di origine egiziana? Le tonti storiche sono
avare di notizie per cui la cosa più giusta da fare è quella di leggere le forme attuali. racimolare gli Scampoli di notizie ci archivio, osservare le opere d' arte in essa contenute e prestare ascolto alla tradizione orale.
La planimetria particolare ci fa pensare ad una Struttura non originaria. ma a sovrapposizioni ed aggiunte che a sono succedute nel tempo. La navata unica longitudinale, mossa lateralmente da tre arcate cieche per lato, si chiude con un arco di trionfo che si innesta nel presbiterio, che a sua volta si espande, mediante arcate parallele, in due cappelloni laterali. In tal modo la planimetria globale diventa unaT (tau) greca.
Tale aggregazione di strutture non armoniche è oggi un contenitore di pregevoli opere d' arte. Qualcuna reca la firma di Filiberto GUMA. Ma è la facciata la cosa più interessante di questa chiesa, con un portale settecentesco di squisita fattura. Certamente fu scolpito dalle stesse mani che fecero i due portali della Chiesa Madre. La Stessa impostazione, pur con delle piccole varianti nell'arcata in genere è ribassata nei piedritti, che qui sono più lineari, e nel coronamento. Qui l'arco è a tutto tondo e al di sopra della mensola troviamo un medaglione con l'immagine a basso rilievo di S. Antonio.
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NOTIZIE STORICO-CRITICHE:
Come è noto, il culto di S. Antonio Abate fu introdotto, in Italia Meridionale, prima del Mille dai basiliani (monaci italo-greci) che si ispiravano alle Regole di vita monastica di S. Basilio.
Questi religiosi ebbero grande importanza nello sviluppo culturale e artistico del Meridione e della Basilicata in particolare. Alla presenza basiliana sono legati molti edifici lucani. Alcuni di questi presentano una navata ed un arco trionfale in forme quasi gemellari con quelle di S. Antonio Abate di Pignola. Tutto quanto è stato detto ci spinge ad avanzare una ipotesi e cioè che la navata attuale della chiesa corrisponde nella sua planimetria al nucleo principale di un antico oratorio basiliano. Le quattro finestre lobate sono della stessa epoca del portale, cioè settecentesche. Il presbiferio e le cappelle attigue sono delle aggiunte del 1892, quando furono inglobati il coro e la sala delle riunioni della vecchia Congrega di Carità del SS. Sacramento. Nello stesso periodo fu abbattuta la Chiesa dell' Annunziata. (in cattivo stato conservativo). Di questa Chiesa Sopravvive la grande arcata del presbiterio ed uno spiazzo che si chiama appunto:.Largo dell' Annunziata. ( Antonio Masini ) La Chiesa è Stata impreziosita (1999) con una artistica opera scultorea in bronzo:LA PORTA DEL GIUBILEO commissionata dalla PRO-LOCO IL PORTALE e realizzata da Antonio MASINI.


 


LA PORTA DEL GIUBILEO - A. D. 2000
 

UNA PORTA IN BRONZO NEGLI ITINERARI DEL GIUBILEO
 

IN JUBILAEO HOC OPUS
PRO-LOCO "Il Portale" COMMISIT
ANTONIUS MASINI FECIT

La PRO-LOCO "Il Portale" di Pignola, suggestivo centro della montagna lucana, ha voluto affidare all'eterno valore dell'arte la propria testimonianza ed il proprio contributo al grande evento del GIUBILEO DEL 2000 con un'artistica opera di bronzo: "LA PORTA DEL GIUBILEO".
L'opera scultorea, incastonata nel settecentesco portale in pietra della Chiesa di Sant'Antonio Abate è stata realizzata da Antonio Masini su commissione di questa Associazione.
Tra gli stipiti della Chiesa di Sant'Antonio Abate passeranno le generazioni future, le loro conquiste, il loro pensiero e troveranno nel portone della chiesa medesima la suggestione di un'opera d'arte perfettamente ambientata nel nostro paese che custodisce molti monumenti e ravviserà in esso lo specchio veritiero del tempo, il testimone dei momenti particolarmente importanti di questa terra aspra e tuttavia vivace e fiera.
Nell'imminenza della fine di un secolo e di un millennio che segna l'inizio di un nuovo periodo storico, siamo sullo spartiacque di un' epoca che mette a confronto il vecchio ed il nuovo, il passato e l'avvenire.
Crediamo che il senso di questo passaggio, come noi lo vediamo, sia compiutamente suggerito dalla porta del Giubileo di Antonio Masini.
 - La prima immagine è quella del pannello centrale che rappresenta un uomo e una donna che sollevano verso l'alto il figlio neonato. L'Epifania del nuovo millennio assume le sembianze di un bambino che viene sollevato in alto dai suoi genitori. Il passaggio quindi dalla vecchia alla nuova generazione ed anche una moderna Sacra Famiglia.
 - La lunetta superiore fa riferimento invece alla leggenda della scelta del sito per la costruzione della Chiesa Madre: Due buoi che trascinano una grossa campana (qui, a Pignola, gli Olita fusero le più belle campane del regno), segue una moltitudine di persone. Il percorso dei buoi termina nell'antico borgo della "Terra Vecchia".
 - Le due ante laterali evocano i grandi segni ebraici e cristiani dell'Esodo, il Giubileo ed i pellegrinaggi più significativi della storia.
Si rievocano, infatti, alcune pagine dell'Esodo ed in particolare: la Liberazione del popolo eletto, il passaggio del Mar Rosso, il trasporto dell'Arca Santa e poi l'Ordine di Dio di celebrare ogni cinquanta anni il GIUBILEO.
 - Le rimanenti formelle ci presentano, come si è detto, i grandi pellegrinaggi della cristianità occidentale ed inoltre San Martino, Vescovo di Tours e Santo Antonio Abate.
Esaminiamo i dieci suggestivi bassorilievi modellati da Masini uno per uno, in ordine logico.

I°   PASSAGGIO DEL MAR ROSSO       (MARE VIDIT ET FUGIT)
Mosè che ha ordinato al mare di aprirsi per far passare il Popolo Eletto, ora tocca con una verga le acque che si richiudono e travolgono l'esercito del faraone.

II°  L'ARCA SANTA VARCA IL FIUME GIORDANO    (FACIET DOMINUS MIRABILIA)
Il Popolo Eletto è giunto nella Terra Promessa. I portatori dell'Arca ed una folla attraversano le acque del Giordano.

III° ANNUNCIO DEL GIUBILEO NEL VECCHIO TESTAMENTO    (IPSE EST JUBILAEUS)
Un sacerdote suona lo sciofar, il corno di capra, e proclama il Giubileo.
Nello sfondo si vedono scene di gioia. Una madre solleva in alto il suo bambino, una coppia di sposi si ritrova e si abbraccia.

IV° GIUBILEO DEL 1300 E GIUBILEO DEL 2000    (A. D. MCCC - MM)
Campeggiano sulla scena Papa Bonifacio VIII che benedice e Papa Giovanni Paolo II che prega in ginocchio. Assistono all'evento alti prelati e tra questi Mons. Appignanesi Vescovo di Potenza.

V°  SAN MARTINO DONA IL MANTELLO AL POVERO   (PARTEM CLAMYDIS DEDIT)
Il Vescovo Santo di Tours dona metà del suo mantello ad un povero. L'episodio narrato vuole evidenziare uno degli effetti del GIUBILEO: quello della carità e della remissione dei debiti.

VI°  PELLEGRINAGGIO AL SAN SEPOLCRO   (SURREXIT, NON EST HIC)
In quella formella Federico II, crociato e pellegrino, si inginocchia davanti alla Chiesa del Santo Sepolcro. Lo accompagnano in questo viaggio in Terra Santa due Vescovi Lucani: Richiero di Melfi ed Andrea.
Sullo sfondo assiste al grande evento un gruppo di cavalieri cristiani.

VII°  PELLEGRINAGGIO A ROMA   (VIDERE PETRUM)
La formella è dominata dalla figura di un Papa a cavallo mentre va incontro ai pellegrini che si inginocchiano in preghiera.
Sullo sfondo si vedono la cupola di Michelangelo ed un altro gruppo di pellegrini.

VIII° PELLEGRINAGGIO A MONTE SANT'ANGELO    (MI-KA-EL)
San Michele Arcangelo che sta trafiggendo il drago, accoglie una folla di pellegrini. Uomini, donne e bambini si inginocchiano e pregano nella grotta del Gargano.

IX°   PELLEGRINAGGIO A SANTIAGO DE COMPOSTELA    (IN FINES TERRAE)
San Giacomo, vestito da Pellegrino, accogli davanti alla sua Chiesa una grande folla e la benedice.

X°    SANT'ANTONIO ABATE     (OMNIA VVENDIDIT)
Il Santo Anacoreta, patrono della Chiesa di Pignola, dove è stata sistemata la PORTA, si allontana dal diavolo tentatore; gli fanno corona il porcellino, due uccellini ed un serpentello.

Le formelle sono modellate in un rilievo che va dallo schiacciato fino alle forme aggettanti di un vero e proprio altorilievo.
Da un'attenta lettura dell'opera di Masini, traspaiono elementi di un discorso quanto mai moderno ed attuale. Il tutto però è ancorato da una gloriosa tradizione che parte da terre e da tempi lontanissimi e passa per le porte di Monreale e del Battistero di Firenze.

 

da "Pignola città della pietra scolpita e del ferro modellato a fuoco"
a cura della Pro-Loco circolo culturale "Il Portale"
E-Mail: [email protected]


 

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