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Viggianello - da: "la Basilicata nel Mondo" (1924 - 1927)

Paralisi giudiziaria ed automobilistica nel Mandamento di Rotonda
Viggianello, novembre.
Il Mandamento di Rotonda, composto di quattro Comuni importanti, manca assolutamente da un anno della R. Pretura, non essendovi né cancelliere, né Ufficiale Giudiziario. La popolazione è fortemente indignata della indifferenza con cui passa tale grave trascuranza da parte della Autorità Superiore Giudiziaria, ed incaricherà una commissione dei quattro comuni di recarsi a Roma presso il Ministero competente onde reclamare tale urgentissimo servizio.


La popolazione dei Comuni di Castelluccio Inferiore, Rotonda, Viggianello e Sanseverino Lucano è giustamente in agitazione poiché da circa un anno il servizio automobilistico postale non funziona. In data di settembre 1924 i rispettivi Sindaci ricevettero dall’ Ill.mo sig. Sottoprefetto di Lagonegro la seguente lettera di assicurazione
"Il Ministero dei Lavori Pubblici partecipa che sono state impartite le opportune disposizioni al Competente Circolo Ferroviario di Iscrizione per la sollecita sistemazione dell’Autoservizio Castelluccio Inferiore-S. Severino Lucano".
A noi sembra che da settembre sino ad oggi si sia nuovamente dormito e ciò è deplorevole da parte di chi ne è direttamente responsabile quando si pensi che queste brave e laboriose popolazioni non vogliono né debbono essere turlupinate da persone incoscienti e spesso in malafede.


Lapide ai caduti e festa di S. Francesco di Paola a Vlggianello
Viggianello, settembre.
A Viggianello, la lapide ai Caduti, già commissionata, eseguita, consegnata e trasportata — da quasi un anno — in paese, attende sempre la sua inaugurazione, che non avviene.
Perchè?
Quest’anno la festa del Patrono San Francesco da Paola, è stata celebrata con molto decoro e solennità
Come di solito, riuscì animatissimo il trasporto, dalle montagne nel paese, del tradizionale grosso abete secolare, trainato a mezzo di centinaia di bovi aggiogati, i quali poi furono adunati in piazza per la rituale benedizione.
Le funzioni religiose e la processione si svolsero solennemente e con gran concorso di fedeli. Tenne il pergamo il noto oratore padre Arcangelo dei Cappuccini.


Fra la più viva soddisfazione della popolazione, è stato nominato Podestà I’avvocato Luigi Bonaline, ex-ufficiale e mutilato di guerra, che era già stato a capo dell’Amministrazione dei Combattenti.
Lo scelta delle Autorità non poteva essere più felice. E noi siamo sicuri che il giovine Podestà, sorretto dalla fiducia unanime del paese, guidato dalla propria esperienza amministrativa e dal suo amore al luogo natio, vorrà con quella energia ed intelligenza che tutti gli riconoscono, avviare verso la soluzione i problemi più urgenti dei Paese e lavorare per la concordia degli animi e degli intenti di tutti i suoi concittadini.


Chiamato dalla fiducia di S. E. D’Alessio ha ricostituito il fascio di Viggianello il Signor Antonio Romeo, attualmente Segretario politico, il quale, coadiuvato da un direttorio formato delle persone più equilibrata ed oneste del Paese, dà certo affidamento di bene operare per il Partito e per il Comune.


Anche quest’anno la tradizionale festa del Patrono San Francesco da Paola si e svolta con la consueta solennità. E ampia lode ne va data al molto rev. monsignor Francesco Marino, parroco e presidente del Comitato dei festeggiamenti, che nobilmente prodiga la sua opera per il prestigio della sua chiesa e nulla ha trascurato, come di solito, per la perfetta riuscita della bella festa. Particolarmente attrattivo e caratteristico, per il gran concorso di popolo, è stato il trasporto dell’abete. Musica, luminanie, fuochi pirotecnici hanno per due sere consecutive allietato la cittadinanza.


S. E. D’Alessio visita i Comuni del Lagonegrese
S. E. Francesco D’Alessio ha recentemente fatto il giro dei paesi del Circondario di Lagonegro. Lo hanno accompagnato nei giro lunghissimo la gentile sua figliuola signorina Maria, il Prefetto della Provincia gr. uff. Ernesto Reale con la distinta sua signora donna Grazietta Reale Salis, il sottoprefetto di Lagonegro, dottor Angeloni, l’on. Nicola d’Alessio, l’on. Gerardo Loreto, il Presidente della Deputazione provinc. gr. uff. dott. Salvatore Pacilio, il comm. Andriulli, il comm. Indrio, il Colonnello dei RR. CC. cav. lvaldi, l’ing. cav. Rovelli con la sua distinta signora, il cav. Palazzi.
Dovunque, l’on. D'Alessio ha potuto constatare personalmente la magnifica rinascita del Lagonegrese e la perfetta efficienza fascistica raggiuntavi con la istituzione dei Podestà e con la ricostituzione dei fasci.
I Comuni hanno fatto a gara, sforzandosi di emularsi nel rendere festose e gentili le accoglienze al capo del fascismo lucano. E S. E. D’Alessio conserverà certo un gratissimo ricordo del suo viaggio, in cui tutta la devozione e la fede di un popolo gli è andata incontro, aspettandosi da lui di veder dato impulso alacre e generoso a tutte quelle opere di civiltà e di utilità pubblica, dalle quali le genti del circondano di Lagonegro si attendono fiduciose un migliore avvenire.
E il significato della visita di S. E. D’Alessio non può non essere, in questo senso, una promessa, anzi un impegno, ch’egli dovrà mantenere.
A Marsiconuovo, a Paterno, a Tramutola, a Sarconi, a Moliterno, a Launia, a Rivello, a Castelluccio Inferiore, a Castelluccio Superiore, a Rotonda, a Viggianello, a S. Sevenino Lucano, ovunque S. E. D’Alessio, commosso delle accoglienze trionfali e deliranti, ha voluto interessarsi della vita del popolo e sentire dalla voce dei Podestà e dei cittadini i bisogni più impellenti dei loro comuni, per cercar di risolverli con prontezza e con adeguata sufficienza di mezzi.
Il Lagonegrese, abituato fin qua alle parate elettorali e alle lusinghe dei comizi da tribuni, è rimasto molto soddisfatto della visita tanto diversa nel significato e negli intenti di S. E. D’Alessio. E, accanto a lui, ha visto molto volentieri il prefetto della Provincia e il sattoprefetto di Lagonegro, i quali non potevano non essere i suoi più fidi e vicini collaboratori nell’opera di rinascita dei Comuni della bella piaga, che si materia anch’essa in esigenza di opere pubbliche, e, segnatamente, acquedotti e vie di comunicazioni.
Al ritorno a Lagonegro S. E. D’Alessio, col seguito, ricevé entusiastiche accoglienze da parte delle autorità e delle popolazioni. Prima di lasciare la città, accompagnato dal Prefetto Gr. Uff. Reale, dall’ on. Loreto, dall’egregio sottoprefetto cav. AngeIoni, dal comm. avv. Lapadula, membro della Federazione Fascista, dai capitano dei RR. CC. sig. Forte e dal commissario di P. S. cav. Farese, visitò il fiorente lanificio del cav. Guida, sempre in sviluppo di maggior perfezione, manifestando alla Ditta il suo compiacimento .e l’augurio di un grande sviluppo industriale.
Durante il suo passaggio ebbe rispettosi ossequi dalla popolazione che si riversò sui suo percorso, riccamente imbandierato, appena seppe della visita.


a Viggianello, la popolazione ha con fede e convinzione fascista portato il suo contributo al Prestito del Littonio:
la somma sottoscritta raggiunge lire 110.900 (centodiecimila e novecento); il che è ammirevole dato Io stato economico del paese.
Il comune ha sottoscritto per lire cinquemila e settecento.
Va segnalato il sig. Vincenzo Mauro, il quale ha sottoscritto la maggiore somma in venticinquemila lire, il di lui atto è tanto più apprezzabile, inquantocchè egli si è prodigato in tutti i modi per la buona riuscita, perché la sottoscrizione diventasse popolare come in definitiva è risultata: i sottoscrittori ammontano a novantadue.
Pubblicamente il Podestà ne ha dato la massima lode al sig. Mauro e lo ha ringraziato a nome del comune e a nome del fascismo.

Autore: da: "la Basilicata nel Mondo" (1924 - 1927)

 

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