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Rocca Duca di Poggiardo

Il Castello, storicamente conosciuto come Rocca e appartenuto alla famiglia Guarini del Duca di Poggiardo è situato sul promontorio roccioso dove nacque il primo nucleo storico della vecchia Pietrafesa. Della struttura originaria rimane una prima porta, delimitata da un portale ad arco tondo, formato da blocchi di pietra scalpellata, che dà accesso a valle ad una scalinata delimitata da un parapetto in muratura e a monte dell'imponente roccia che porta ad una seconda porta. In seguito all'intervento architettonico previsto a causa del terremoto del 1980, si è mantenuta la parte di struttura esistente in pietra integrandola con il nuovo edificio. La forma planimetrica attuale riprende quella esistente; difatti il palazzo originale era costituito da due ali che delimitavano uno spazio aperto da cui si può ammirare il vasto territorio limitrofo, ancor oggi apprezzabile. Distrutta e non più esistente è una piccola cappella, oratorio privato con altare in legno. Sulle pareti della cappella si potevano trovare i testi della bolla datata il 6 Luglio 1667, con il quale il papa Clemente IX concedeva il permesso di potervi celebrare la santa messa; della bolla del 29 Gennaio 1669, con la quale lo stesso papa permetteva non solo ai familiari ma anche agli estranei di partecipare alle celebrazioni della messa; della bolla del 16 giugno 1727, con la quale Benedetto XIII autorizza la Celebrazione della messa un'ora prima dell'aurora e un'ora dopo mezzogiorno; della bolla data dallo stesso pontefice in data 14 Giugno 1728, con la quale si permette alla famiglia di potersi accostare alla Cappellina al Sacramento della Confessione sempre e a quello della comunione tutti i giorni tranne in quello di Pasqua di Resurrezione; infine della bolla datata 13 maggio 1880, con la quale mons. Salvatore Nappi concede l'indulgenza di duecento giorni a chi segue la messa In questa cappella.

Autore: cartello affisso nei pressi

 

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