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Chiesa di Sant'Antonio e Convento

Da una tabella esistente nella Chiesa di S. Antonio, presso l'altare del Crocifisso (a), che trascrivo dall'originale dipinto, giacché la copia scritta su carta è inesatta.

Nel tempo della peste essendo concorso il Populo di Stig.no ad invocar gratia al SS.o Crocefisso che l'avesse liberato dalla detta peste nella quale terra (b) era attaccata (c), et essendovi anco gionti 25 battenti a sangue, li quali ad alta voce gridavano misericordia sig.e liberateci dalla peste, dopo essersi battuti un pezzo, ecco, miracoloso portento, si vide dentro la Chiesa una nube che quasi ombrò gli occhi di detto Populo, e dispersa detta nube si vidde muovere, miracolosamente, il panno di taffettano, che vela detto SS. Crocefisso, e gridando detto Pop.o alli PP. che discoprissero detta Immagine, si vidde che il capo di detto Crocefisso era chinato dalla parte sinistra, da dove si tiene per certo che detto SS. Crocefisso avesse fatto gratia, e che avesse liberato detto Populo dalla peste. Nel medesimo istante, divulgatosi detto miracolo per la terra, Paolo Giafia disse, in presenza di più persone, dubitando della fede, se il SS. Crocefisso ha fatto detto miracolo io mi voglio andare a fare la disciplina, e corse verso la chiesa di detto Con.to et nell'intrare che fece la porta l'allessirono li braccia e li mani, et subito incominciò a gridare misericordia; e dimandato dalli PP. che cosa havesse, rispose il fatto come stava, et essendosi confessato, e ricevuto l'olio del SS. Crocefisso ne fu libero. Questo fu il 1° ottobre 1656.

Autore: cartello esposto in chiesa

 

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