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tursi

Tursi



Assopita
Da lunghe distese di calanchi
Sono il sole
Che si eclissa con la luna
l’Universo che diventa spettatore
Di lontani rumori
Di anime che tornano
Al lavoro dei campi
E rapita dai momenti
Nostalgici
Diventa un eco
Il rumore della trebbia
Assordante
Che batte sull’albero di melo
Dei ricordi.


Paradiso della rinascita ad Anglona





Non saranno i versi a te composti
Il Paradiso della Rinascita
“Anglona”
Ma la quiete del tuo Tempio
Con la preghiera a te rivolta
Vergine della Natività;
Preghiera di una “Madre”
Che davanti al tuo cospetto
Si è strappata il cuore
Addolorato per il” Figlio”.
Non sarà il canto degli uccelli
Il verbo del tuo mistero
I serpenti incolonnati
Sul sacrato della chiesa
Ma “l’angelo “da te mandato
In questo Paradiso
Non sarà il tuo profumo
Di rose che inebria
Questo luogo d’essenze la Tua Storia
O le Stelle del Castello che ti videro regina di un Re
Dodici sono stati i tuoi misteri sulla terra
Ma la stirpe di tuo figlio
Tribù di Davide..
“Il ritorno del Messia.”!














L’epitaffio di Pierro

Tra un pensiero e una carezza
La meta è il tuo silenzio
Paradiso Perduto.
Un epitaffio in fiore germoglia
Tra le colonne annodate
Come gasse d’amanti
Sotto la Vergine Santa.
E tremano le ombre
Dentro la Cattedrale..
Anglona risorge
Bella e solare
Annunciando l’Apocalisse
Nelle parole di Pierro .




Il cielo di Emilia




Il cielo di Emilia
Vibra d’amore..
E l’Eterna Primavera
Si risveglia
Al canto felice della “Rondine”
Sotto l’androne di Pietra filosofale.
Muta aspetta il garrire dei colombi
E i colori del sentire
Diventano grigio cielo
Di nostalgia.
E la Storia siamo noi
Anime incrociate nella sincronicità
E l’ Evento siamo “Noi”..
Nel Santuario di Anglona
Fedeli intimoriti
Davanti alla Natività
Della Vergine Maria,
Con le lacrime terse di essenza
Dal pentagramma musicale
Una musica celestiale
Dal quinto arco della chiesa.



La donna sulla torre di Babilonia


Fu abbagliata dal sole
La donna sulla torre di Babilonia
Fu protetta dagli Arcangeli
Oltrepassando i punti cardinali
Tra cielo e terra
Fu ibrido cielo
Davanti alla porta di Dio
Fu donna fino in fondo
Aspettando il perdono eterno
Nel giorno della sua festa.





Visione d insieme


In una visione d insieme
Pallida luce
Traspari
E ti accorgi
Dell’ annunciata aurora boreale
Dove scarlatta
La paura aspetta
“In mezzo a tanti fiori di vetro,”
Guardinga ..
Non approvi
La larga visione dell’uomo
Per Dio
E piangi dove l’umano piomba
nella luce smisurata del disamore.
Ora.. compassionevole
Vorresti gridare
Che la salvezza non è
La propria
Ma quella Del tuo nemico
E del tuo amore divino
In espiazione degli sbagli
Di una intera umanità-






Autore: giusi pontillo

 

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