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IL VULTURE

Il Vulture fu un tempo vulcano, ed i due laghi, preziosissime perle incastonate nel verde di un’antica foresta, ne sono i vecchi crateri... La sua austera bellezza, la lussureggiante vegetazione dei boschi ad alto fusto, le riposanti acque dei laghi a valle, il pittoresco aspetto dei paesi adagiati sulle falde del monte, ne fanno una delle attrattive più interessanti in Basilicata.

Gli elementi caratterizzanti sono rappresentati dai laghi e dalla foresta di Monticchio. I laghi occupano due crateri gemelli situati ad una altezza di 650 metri s.l.m.; la fauna acquatica è costituita da tinche, carpe, anguille, con la presenza di predatori acquatici quali il germano reale, la folaga, il falco di palude. La foresta, autentico orto botanico, è costituita principalmente da una splendida faggeta, intercalata a gruppi di conifere di abete bianco e pino lancio, mentre la parte alta è densa di castagni, cerri, con tracce di cipressi e pini. Di grande interesse naturalistico sono l’area naturale di Grotticelle di Monticchio, con la presenza di esemplari di latifoglie di origine orientale (Fraxinus Oxycarpa), e la riserva naturale di Monticchio, per la protezione della Bramea, unico rappresentante di una famiglia di lepidotteri diffusa in Asia ed ivi scoperta, nel 1963, dall’entomologo Hartig. Nell’immensa macchia di colore verde intenso che dal lago piccolo sale fino alla sommità del monte Vulture, si staglia, bianca e maestosa l’Abbazia di S. Michele Arcangelo, sorta intorno all’omonima grotta, che l’operosità dei Frati di San Benedetto, nel principio del sec. VIII, creò per la fede e il raccoglimento.

Autore: tratto da "GUIDA BASILICATA" di P. Tucciariello

 

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