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Chiesa e Convento di Santa Chiara

Il convento delle Clarisse, suore di clausura, fu fondato nel 1333 da Sveva de Bethsan, vedova del Principe Tommaso II Sanseverino, con il concorso del Re di Napoli Roberto d'Angiò, in quello che fu il castello normanno.
Esso vide la monacazione di numerose figlie di nobili Tricaricesi e dei centri vicini.
Grazie alle ricchezze da esse portate in dote, il convento ha potuto essere annoverato tra i più ricchi della Regione, con possedimenti in innumerevoli centri, non solo lucani.
Dal 1930 il convento ospita le suore discepole di Gesù Eucaristico, che qui fondarono uno dei primi Istituti Magistrali della Regione.
La chiesa, in origine di stile gotico e dedicata ai Santi Pietro e Paolo, è ad aula unica, con controsoffitto ligneo a cassettoni e le pareti ornate da stucchi e oro zecchino. Conserva un organo -a mantice- in legno dipinto, del '700 e, nella sagrestia, un pavimento maiolicato policromo del '600, di fattura locale. Un arcone cinquecentesco sorregge il coro, dal quale le Clarisse potevano assistere alla messa. Attigua alla chiesa è la cappella del Crocifisso, completamente affrescata da Pietro Antonio Ferro nel 1611, come riportato nella scritta sottostante all'affresco riprodotto nell'immagine in alto. Vi si custodisce un Crocifisso ligneo seicentesco riportato nell'immagine laterale.

Autore: Cartello affisso nei pressi

 

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