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Lagonegro da "Basilicata nel Mondo" 1934-1937

da: "La Basilicata nel Mondo" (1934 - 1937)


Teana, febbraio
Uno dei problemi di maggiore importanza, vitale per il vasto circondario di Lagonegro, in cui sono sparsi ben 39 comuni, è quello stradale. Non è allo stato attuale notare e tener conto delle strade ferrate, delle quali appena pochi chilometri sono segnate nelle carte verso le coste del Tirreno e le pianure del Ionio, cioè nel solo tenimento di Maratea o di Novarisi, mentre soltanto tronchi insignificanti sono allo stato di progetto nel Lagonegrese.
Le strade rotabili principali esistenti sono: la Sapri Ionio, costruita dai Borboni, che attraversa la parte centrale del Circondario di Lagonegro, e allaccia i seguenti comuni : Lagonegro , Latronico, Episcopia, Fardella, Chiararnonte, Senise, Valsinni, Novasiri con diramazioni verso Rivello, Lauria, Castelluccio, Francavilla, Teana, Colobraro, S. Giorgio, Rotondella. Alla Sapri-Ionio, s’innesta la Provinciale, che, dal Pantano di Senise, va a Roccanova, S. Chirico Raparo, Sarconi e Moliterno, con diramazioni a S. Arcangelo Castronuovo S. Andrea, Carbone, Calvera, S. Martino D’Agri, S. Severino Lucano, Viggianello, Terranova, S. Paolo, S. Costantino Albanese e Cersosimo.
Ma questo sistema di strade costituisce una rete a grandi maglie, non atta a dare sviluppo al traffico e ai piccoli commerci agricoli del Circondario. Bisogna integrarla con vie mediane, che intersechino le grandi arterie, in modo da congiungere tra loro le campagne e centri.
Sappiamo che è allo studio un piano integratore del problema stradale del Lagonegrese e ci auguriamo che il Governo lo prenda in seria considerazione, per il bene di questo derelitto circondario.



La Deputazione Provinciale di Basilicata per le comunicazioni ferroviarie col Lagonegrese - Potenza.
In una delle sue ultime tornate, la Deputazione Provinciale di Basilicata, sotto la presidenza del comm. Pacilio, dopo aver discusso il disbrigo di numerosi affari di ordinaria amministrazione, si è preoccupata delle comunicazioni ferroviarie col lagonegrese, rese assai disagevoli per le recenti modifiche dell’orario ferroviario sopra tutto per i viaggiatori da Potenza a Lagonegro, e viceversa.
L’ordine del giorno al Governo, presentato dall'avvocato Padula e caldeggiato dal dottor Fanuele, fu accolto dal voto unanime della Deputazione.




Il solenne Ingresso di Mons. Cammarota a Lagonegro
Con un vero trionfo di amore è stato qua accolto l’illustre e giovine presule Mons. Francesco Cammarota, Vescovo di Capaccio-Valle e amministratore apostolico della nostra diocesi di Policastro.






La festa della Madonna del Sirino a Lagonegro
Si è festeggiata la sagra della Madonna del Sirino, col solito sfarzo e con solennità maggiore degli altri anni, per la presenza di S. E. il Vescovo Cammarota.
Vi fu splendida illuminazione ad archi, e fuochi pirotecnici.
Tenne il pergamo il dotto oratore rev. dottor Ralle. Magnifica riuscì la processione, che Mons. Vescovo seguì per tutto il percorso.




A Lagonegro, ha preso possesso del suo importante ufficio, presso questo Tribunale, il nuovo Procuratore del Re, cav. uff. Martinelli Roberto, proveniente dalla Magistratura di Napoli.
Auguriamo al nuovo Procuratore, cui porgiamo il nostro deferente saluto, di restare per molto tempo insieme con noi; che se non possiamo vantare una residenza di prim’ordine, diamo, con tutta cordialità, là nostra stima affettuosa a tutti i funzionari del Patrio governo.


In seguito alle dimissioni del Sindaco avv. cav. Tancredi, e di tutto il Consiglio Comunale, è stato nominato Commissario, per questo Comune, l’egregio comm. avv. Eduardo Leo.


S. E. D’Alessio visita i Comuni del Lagonegrese
S. E. Francesco D’Alessio ha recentemente fatto il giro dei paesi del Circondario di Lagonegro. Lo hanno accompagnato nel giro lunghissimo la gentile sua figliuola signorina Maria, il Prefetto della Provincia gr. uff. Ernesto Reale con la distinta sua signora donna Grazietta Reale Salis, il sottoprefetto di Lagonegro, dottor Angeloni, l’on. Nicola d’Alessio, l’on. Gerardo Loreto, il Presidente della Deputazione provinc. gr. uff. dott. Salvatore Pacilio, il comm. Andriulli, il comm. Indrio, il Colonnello dei RR. CC. cav. Ivaldi, l’ing. cav. Rovelli con la sua distinta signora, il cav. Palazzi.
Dovunque, l’on. D'Alessio ha potuto constatare personalmente la magnifica rinascita del Lagonegrese e la perfetta efficienza fascistica raggiuntavi con la istituzione dei Podestà e con la ricostituzione dei fasci.
I Comuni hanno fatto a gara, sforzandosi di emularsi nel rendere festose e gentili le accoglienze al capo del fascismo lucano. E S. E. D’Alessio conserverà certo un gratissimo ricordo del suo viaggio, in cui tutta la devozione e la fede di un popolo gli è andata incontro, aspettandosi da lui di veder dato impulso alacre e generoso a tutte quelle opere di civiltà e di utilità pubblica, dalle quali le genti del circondano di Lagonegro si attendono fiduciose un migliore avvenire.
E il significato della visita di S. E. D’Alessio non può non essere, in questo senso, una promessa, anzi un impegno, ch’egli dovrà mantenere.
A Marsiconuovo, a Paterno, a Tramutola, a Sarconi, a Moliterno, a Launia, - a Rivello, a Castelluccio Inferiore, a Castelluccio Superiore, a Rotonda, a Viggianello, a S. Sevenino Lucano, ovunque S. E. D’Alessio, commosso delle accoglienze trionfali e deliranti, ha voluto interessarsi della vita del popolo e sentire dalla voce dei Podestà e dei cittadini i bisogni più impellenti dei loro comuni, per cercar di risolverli con prontezza e con adeguata sufficienza di mezzi.
Il Lagonegrese, abituato fin qua alle parate elettorali e alle lusinghe dei comizi da tribuni, è rimasto molto sodisfatto della visita tanto diversa nel significato e negli intenti di S. E. D’Alessio. E, accanto a lui, ha visto molto volentieri il prefetto della Provincia e il sottoprefetto di Lagonegro, i quali non potevano non essere i suoi più fidi e vicini collaboratori nell’opera di rinascita dei Comuni della bella piaga, che si materia anch’essa in esigenza di opere pubbliche, e, segnatamente, acquedotti e vie di comunicazioni.
Al ritorno a Lagonegro S. E. D’Alessio, col seguito, ricevè entusiastiche accoglienze da parte delle autorità e delle popolazioni. Prima di lasciare la città, accompagnato dai Prefetto Gr. Uff. Reale, dall’on. Loreto, dall’egregio sottoprefetto cav. Angeloni, dal comm. avv. Lapadula, membro della Federazione Fascista, dai capitano dei RR. CC. sig. Forte e dal commissario di P. S. cav. Farese, visitò il fiorente lanificio del cav. Guida, sempre in sviluppo di maggior perfezione, manifestando alla Ditta il suo compiacimento .e l’augurio di un grande sviluppo industriale.
Durante il suo passaggio ebbe rispettosi ossequi dalla popolazione che si riversò sui suo percorso, riccamente imbandierato, appena seppe della visita.




A Lagonegro, per vivo interessamento del prof. Puglisi fu proiettato un bellissimo film a scopo istruttivo sulla cultura granaria. Il successo fu davvero sorprendente per il concorso numeroso dei nostri contadini, per la presenza di tutte le autorità civili ecclesiastiche e militari e per l’entusiasmo generale. Il pubblico, difatti, eruppe più volte in grida di evviva specialmente quando apparvero sullo schermo l’effigie del nostro amato Sovrano e quella del Duca riprodotta in tutte le manifestazioni della instancabile e feconda operosità.
Speriamo che queste proiezioni raggiungano il nobile scopo, riescano cioè a scuotere l’apatia e la diffidenza dei nostri agricoltori.




Ci viene riferito un fatto scandaloso avvenuto a Roccanova in danno di una giovinetta Lagonegrese diciassettenne tal XXXX fatta abortire a 5 mesi dal proprio fidanzato YYYY di anni 23 fabbro-ferraio, attualmente detenuto.
Sono complici nel losco affare e detenuti i - coniugi KKK da Senise e HHH anche da Senise. Sono stati denunziati come complici minori: NNNN da Roccanova tutti.




Lagonegro— Per la seconda tornata di lavori, si è riunito il Consiglio Direttivo dei Combattenti.
Tra i vani provvedimenti discussi dal Consiglio medesimo, 1’attivo presidente sig. Fanelli ha dato esatto resoconto per l'ottimo successo della celebrazione del l2° anniversario dell’ entrata in guerra, compiacendosi sopratutto per il totale intervento dogl’iscritti alla Sezione, di tutte le autorità civili e militari e della maggior parte del popolo, per cui non poteva essere più solenne la manifestazione. Inoltre lo stesso presidente riferisce, in base ai registri della Sezione che per l’anno 1927 il tesseramento dei soci ha superato di molto gl’iscritti degli anni precedenti. Conclude inviando un voto di ringraziamento ai propagandisti, per l'opera fattiva che svolgono.
Inoltre il presidente comunica che il Commissario prefettizio al nostro Comune colonnello cav. Cesare Armellini spiega tutto l’interesse con infaticabile lavoro per rimettere l’Amministrazione comunale nel funzionamento regolare di tutti i pubblici servizi e specialmente per combattere il carovita dal che la classe dei Combattenti ottiene notevoli vantaggi.
Ritiene perciò opportuno esprimere al sullodato funzionario un voto di plauso per gratitudine e per incoraggiarlo a perseverare pel bene della popolazione.
Il presidente comunica anche che ad imitazione di quanto si è praticato in molti Comuni d’Italia vengano raccolte le fotografie tutte dei Caduti in guerra ed esposto nella sala maggiore del Comune e nelle sedi delle Sezioni Mutilati, Combattenti e del Fascio.
Per realizzare questa proposta stima coinvolgere un voto al solerte Commissario prefettizio colonnello cav. Armellini, che ha il merito pure di essere stato anche al fronte nei disagi e pericoli, perché voglia provvedere con ogni possibile sollecitudine all’ aspirazione che non è solo della Classe Combattentistica, ma anche dell’intera popolazione, grata e riconoscente verso i fattori della Patria più grande.
In ultimo il Consiglio prima di sciogliersi delibero esprimere al nuovo Segretario Politico del Fascio ing. Nicola Falabella, membro del Consiglio medesimo, un voto di plauso e compiacimento per la meritata nomina e ringraziare l'illuminato ed energico Segretario Provinciale avv. Saverio Siniscalchi per l'ottima scelta del Segretario Politico di questa città.





Per l’avvenire del Lagonegrese - Il ponte sul fiume Noce
Il Provveditore alle opere pubbliche, comm. ing. Camillo Tiziano, ha disposto 1’appalto, mediante licitazione privata, che avrà luogo in giorno da destinarsi, dei lavori di costruzione del ponte sul fiume Noce e relativi raiti stradali di accesso, lungo la strada provinciale 118, da Sapri al confine della provincia di Catanzaro, dal complessivo importo di L. 3.290.000.
Questo ponte, una delle più importanti opere della strada che, in continuazione della grande arteria Napoli-Salerno-Sapri, si svolge, sempre lungo il litorale Tirreno, attraverso le Province di Potenza e di Cosenza, sino alla Provincia di Catanzaro. Sarà quindi, tra non molto, completata una strada che costituirà un efficacissimo coefficiente per lo sviluppo commerciale ed industriale di alcune contrade del Lagonegrese, eminentemente fertili, dove l’agricoltura in genere non ha potuto sino ad oggi avere un notevole incremento, per la mancanza di comunicazioni con le province limitrofe.





A Lagonegro, il Presidente del Tribunale cav. Candia, trasferito a Benevento, ha lasciato in noi vivissimo il ricordo delle sue benemerenze di cittadino e di magistrato, alle quali questo Foro e questa magistratura, con unanimità di pensiero e di consensi, resero omaggio, il giorno innanzi della sua partenza dalla nostra città.
Riuniti intorno a lui, nella sontuosa sala da pranzo del restaurant Sirino , gli si volle testimoniare, come si poté meglio, la stima affettuosa che gli si professava per tutto il tempo che rimase fra noi e dalla quale è egli perseguito.
I componenti del Foro gli offrirono una penna d’oro, che a lui porse il Presidente della Commissione Reale, comm. Leo, il quale nel rivolgergli, in nome dei numerosi colleghi, un saluto vibrante di affetto e di ricordi, tenne a rilevare 1’alto significato del modestissimo dono.
Anche il Procuratore del Re, cav. Martinelli, ebbe, in nome della magistratura, parole di meritato encomio per il cav. Candia, che, ringraziando commosso, disse imperituro per lui il ricordo dell’omaggio che gli si rese.


Il foglio d’ordine della Regia Marina pubblica la promozione a contrammiraglio, avvenuta con decreto 30 gennaio, del capitano di vascello comm. Giuseppe Antonio Marsilia.
Esultiamo di orgoglio nel dare ai concittadini la notizia dell’alta promozione di questo esimio figlio di Lagonegro e ne additiamo la brillante carriera come esempio ai giovani e sprone alla grandezza del proprio paese.
Prima del suo corso all’Accademia Navale di Livorno, cominciò ad onorare la patria che gli diede i natali iniziando la carriera in modo lusinghiero. Nella stessa Accademia fu più tardi prescelto come insegnante di balistica per le sue doti di tecnico e studioso perfetto.
Più tardi, a bordo della nave Calabria,, fece il giro del mondo portando lontano il nome di Lagonegro, e ne esultarono i concittadini sparsi pei paesi della terra che accorsero agli approdi della nave per sentire la favella del paese nativo.
Fu poscia incaricato di studiare difficili problemi di navigazione fluviale, che pose in atto risalendo per primo, al comando di un caccia, di corso del Po fino a Piacenza.
Ha fatto tutte le nostre guerre: fu in Eritrea a rilevare e sorvegliare le coste del Mar Rosso: fu in Libia al comando del cacciatorpediniere “Borea,,; prese parte alla guerra mondiale prima come comandante dell’“ Europa,, rendendo utili servigi in difesa dei nostri porti e in offesa di Cattaro e Durazzo e tenendo fino alla fine della guerra il comando della Difesa del Basso Adriatico. Fu poi ispettore generale dell’Aereonautica ed insignito della decorazione dell’Ordine Militare di Savoia, che degnamente premiò la capacità è il valore personale dell’ufficiale.
Dopo una vita di mare così intensamente vissuta, desiderò ritirarsi nella quiete della natia Lagonegro, dandosi a studi di economia ed agrononomia locale, portandovi la conoscenza di sistemi di tutti i paesi ed il fervore dell’appassionato ed intelligente studioso.
A nome della cittadinanza tutta, che non può non essere orgogliosa di tal cittadino inviamo al contrammiraglio Marsilia un augurio sincero.
Abbiamo anche notizia di una lettera scritta da S. E. Mussolini, quale Ministro della Marina, al Contrammiraglio Marsilia, in occasione del suo abbandono del servizio attivo.
Sicuri di far cosa gradita ai lettori, che potranno esultare dell’onore meritato da un loro concittadino, ne riproduciamo il testo:
Ministero della Marina — Roma.
Al capitano di vascello Marsilia Giuseppe, Lagonegro (Potenza).
Vostra Signoria ha lasciato il servizio attivo nella Regia Marina, alla quale ha dato nel lungo servizio ed in molteplici incarichi, tutta la sua attività, in assiduo e fecondo lavoro.
Nella circostanza le invio i miei ringraziamenti ed un cordiale saluto.
Mussolini
Le parole dei Duce non hanno bisogno di commento perché esaltano 1’operosità feconda del nostro concittadino e ne riconoscono i meriti e le doti.
Rinnoviamo riconoscenti auguri e congratulazioni vivissime.








Qualche tempo fa fu consumato nella tabaccheria di Nicola Rossi un furto per oltre trecento lire di carta bollata, francobolli, e tabacchi.
Nonostante le solerti indagini dei Reali carabinieri non fu possibile scoprire gli autori del reato.
Sennonché, tempo fa, si presentò alla caserma dei carabinieri un giovanotto, che chiedeva di parlare al maresciallo avendo desiderio di arruolarsi nella Regia Marina; un carabiniere, che stava accendendo del fuoco nel portone, disse di aspettare e continuò il suo lavoro. Mentre era chinato sul fornello, gli cadde dalla tasca il portafogli e non se ne accorse. Ben se ne accorse però il giovanotto che aspettava e che prontamente lo prese, ne levò il denaro e io rimise a terra; poi, col pretesto che il maresciallo tardava molto a venire, se ne andò.
Il carabiniere, nell’accorgersi che gli era caduto il portafogli, Lo raccattò, ed apertolo, vide che mancava tutto il denaro messoci la mattina; credendo allora che fosse uno scherzo di un compagno, ne parlò al maresciallo e raccontò pure la visita del giovanotto. Il solerte ed intelligente maresciallo Cirillo capì che non era quello uno scherzo, ed ordinò di chiamare il giovane che voleva parlargli. Avutolo al cospetto, ed essendo riuscito inutile l’interrogatorio, lo perquisì, e nella fodera delle giacca, fermate con una spilla, trovò la carte da cento del carabiniere.
Il giovanotto fu costretto a confessare, ma 1’ottimo maresciallo non fu contento, e mosso da un sospetto, sapendo che egli è fabbro ferraio, a bruciapelo gli disse:
Sei stato tu a fare la chiave falsa per rubare nella tabaccheria di Giocondo?
Il giovane ladro allibì e credendo che i1 maresciallo sapesse tutto, per scusarsi disse: “ Sì, l’ho fatta io, ma però a rubare sono stati altri.
Dopo di ciò è stato facile conoscere tutti i complici che sono tre giovinetti di buona famiglia e dei quali non facciamo il nome nella speranza che si correggano e possano tornare dal carcere, ove sono ora rinchiusi, alla vita libera, senza vedersi schivati ed additati.



A Lagonegro, il fascio femminile è stato sempre “all’avanguardia di ogni bella iniziativa informata alla più pura fede fascista.
Non è ancora scomparsa la dolce visione del 4 novembre; quando tutte le donne fasciste e le organizzazioni giovanili vollero solennemente battezzare il loro glorioso gagliardetto, che ebbe l’alto onore di avere a madrina D. Grazietta RealeSales, angelo di amore del fascismo lucano. E come dimenticare l'entusiasmo delle belle bimbe fasciste durante le ore più care al fascismo lagogrenese? Chi non ricorda la superba sfilata del 28 ottobre a Potenza?
Il fascio femminile, in occasione dell’Epifania, volle organizzare una festa intima nella sede del Fascio, per far divertire le piccole italiane ed i balilla di Lagonegro, che sono come — ha detto il Duce— la più certa speranza del fascismo di domani.
Nella sala riccamente addobbata a cura delle giovani italiane, era stato preparato un ricco albero con doni vistosi. La festa ebbe inizio con canti fascisti da parte di tutte le intervenute e degli invitati.
Il Commissario Prefettizio, cav. Gagliardi rag. Rocco, volle offrire personalmente delle leccornie alle gentili signore ed alle belle bimbe intervenute.
Furono sorteggiati i doni e dopo divertentissime tombole a premio ebbe fine la festa con balli fra le bimbe ed i simpatici balilla.


E stato nominato Podestà per la nostra cittadina il cav. avv. Bernardo Carusi.
Lagonegro presenta diversi problemi da risolvere, ed ha bisogno specie in questo periodo di assestamento politico-amministrativo-giudiziario di esser rappresentata da un uomo energico e fattivo che difenda gli interessi della città e l’avvii verso una meta di progresso e di civiltà.


A complemento delle festa della Befana, si sta adesso organizzando una tombola a beneficio delle nostre “ Giovani italiane
Fu qui gratissimo ospite del comm. Leo, l’on. Sansanelli, di ritorno dalla sua S. Arcangelo. Saputosi del suo arrivo, uno stuolo di amici fu ad incontrano a Pecorone, e moltissimi suoi ammiratori erano ad attenderlo in Piazza, ben lieti di portare il loro cordiale saluto all’illustre uomo della nostra regione, che per il suo amore per essa n’è oggi il caro ed amato rappresentante.

Autore: da: "La Basilicata nel Mondo" (1934 - 1937)

 

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