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STIGLIANO - da: La Basilicata nel Mondo - 1924-1927

a Stigliano, la notizia della approvazione da parte della G. P. A. dell’appalto di fornitura di energia elettrica per illuminazione in questo comune, ha prodotto ottima impressione in tutti i cittadini che vedono così avvicinarsi la fine di tanti patimenti ed inconvenienti prodotti da la mancanza di un così importante servizio.


La tragedia dell’Insegnante PAOLO XXX da Stigliano alle Assise di Potenza
Una tragedia dell’onore ha avuto, tentò il suo epilogo alle Assise di Potenza, con un verdetto di assoluzione per il protagonista, Paolo Xxx, da Stigliano, il quale, valoroso combattente, al ritorno, dalla guerra, quando, nella sua terra nativa, sognava di ricominciare una vita laboriosa e quieta apprese, con l’animo angosciato, per confessione della sua stessa sorella Margherita, com’ella fosse stata sedotta da tal Antonio yyy, piccolo don Giovanni borghigiano che da 14 anni aveva piantato tenda a Stigliano, ove aveva coniugalmente vissuto con tal Maddalena Matarese procreando tre figli.
A chi conosce quale inestimabile tesoro di orgoglio e di tenerezza familiare sia, in Basilicata, l’onore delle donne, di quanta cura vigile e sacra e di quanta custodia gelosa siano esse circondate e protette e come basti il fallo di una donna a distruggervi la reputazione di una intera famiglia, sarà facile pensare la tempesta, che la tremenda confessione scatenò nell’animo di Paolo Xxx, il quale dovè ricordare come la sorella Margherita fosse stata proprio a lui affidata dalla madre moribonda.
Con lo strazio nell’animo, nell’intento di evitare scandalo e di salvare l’onore macchiato della sua famiglia, egli ebbe tuttavia l’animo di avvicinare il seduttore, d’invitarlo a riparare, col matrimonio. Il yyy promise dapprima; poi cominciò a procrastinare, poi a porre condizioni intollerabili, e, finalmente, fece chiaramente intendere che di matrimonio non si doveva parlare.
Paolo Xxx, allora, vide la rovina e il fango cadere sulla sua famiglia. La sorella Margherita, scacciata di casa dall'inflessibilità del padre, che offeso nel proprio sentimento di onore, non seppe perdonare, il focolare spento, la vita impossibile.
E volle yyy uccidere per vendicare l’onore della sorella, il suo onore, quello della sua famiglia. Ma volle il destino, che, nell’incoscienza nell'accecamento della sua vendetta, egli ferisse solamente il seduttore e che vittima fosse tal Vito Giordano, che il yyy, sentendosi reo e poco sicuro, si traeva in quei giorni dietro, a protezione contro eventuali sorprese.
Questa, nella sua nudità dolorosa, la tragedia di Paolo e Margherita Xxx.
Alle Assise di Potenza, il dibattimento si è svolto in maniera serrata, drammatica, interessantissima Il collegio della difesa era formato dagli avvocati Leonardo Morlino, on. Vito Catalani ed on. Vincenzo Latronico; la Parte Civile era rappresentata dal giovane avvocato Enzo Pignatari e dall’atleta dei penalisti napoletani, S. E. Enrico de Nicola.
— La discussione giuridica fu pertanto profonda e appassionata e l’aspetto della tragedia si delineò chiaramente nello spirito e nel pensiero dei giurati di Basilicata. I quali, trionfando col loro buon senso, e con la voce infallibile del loro buon sangue brano, d’ogni sottile argomentazione, mandarono assoluto Paolo Xxx, non vedendo in lui la figura dell’omicida, ma quella del vendicatore che punisce, sia pure con la volontà di uccidere colui che, nell’offesa recata alla persona della sorella, aveva distrutto la pace e l’onore della sua famiglia. Tutto gli era stato tolto.
Inutile dire che quèsto era il verdetto che la pubblica opinione di Basilicata,, largamente commossa da questo dramma dell’onore, si aspettava dai giudici popolari.
I giurati hanno così dimostrato di aver saputo interpretare l’animo barano, secondo il quale il sentimento dell’onore della donna è la cosa più preziosa e intangibile e sacra, tanto che chi si attenta a insozzarlo è degno di morte. La donna, nelle case, nei costumi, nelle tradizioni lucane, è la divinità, che sta e deve restare, nel sacrario degli affetti più puri.
Di questa poesia sottile è tessuta tutta la vita domestica del nostro popolo.
Paolo Xxx, secondo la tradizione del suo popolo, ha vendicato l’onore della sua casa: ha fatto giustizia, e la giustizia popolare lo ha assolto.
Il vèrdetto fu accolto da applausi scroscianti, a Stigliano, suo paese nativo, Paolo Xxx è stato ricevuto da calda dimostrazione di popolo.
Possa egli, dopo la tempesta della guerra e la sua terribile tragedia familiare, ritrovare la sua pace, ricominciare la sua esistenza.



Disservizio postale
(V. Di Nisi) — È veramente deplorevole quanto avviene sul nostro servizio automobilistico! Vorremmo domandare all’Autorevole Deputazione Provinciale ed all’ormai accreditata Società degli « Autoservizi di Basilicata « quale delitto abbiano commesso le nostre popolazioni per riceversi simile trattamento.
Nella povera della nostra Basilicata, in materia di mezzi di locomozione, non vi sono che queste scarse linee automobilistiche che rappresentano il nostro sollievo, il nostro conforto. Ma anche queste (non sappiamo se da ragione tecnica o da una ragione eminentemente amministrativa) han finito col diventare la nostra tortura.
Nulla noi aggiungiamo a quanto è stato detto nella deliberazione di protesta del nostro consiglio Comunale, ma è bene che si affermi la grande delusione provata dal nuovo sistema di funzionamento delle Automobili che è la causa di tutto questo pesante disagio che spesso arreca ai nostri passeggeri specialmente. E la linea Matera-Stigliano, forse la più importante, è quella che più risente di tutto questo disservizio postale.
Occorre mettersi l’animo in pace, e bisogna abituarsi al pensiero di sapere quando si parte, ma non conoscere quando si arriva. Santa rassegnazione.
Si è creduto opportuno far pubblicare sui giornali quotidiani la deliberazione di questo Consiglio Comunale perché le nostre Autorità proposte alla tutela dei nostri interessi, intervengano energicamente per eliminare una buona volta per sempre tutto questo sconcio che è sempre cagione di ben gravi conseguenze, specie quando i poveri passeggeri, d’inverno, dovessero avere la sventura di vedersi abbandonati per lunghe ore in un bosco fra la caduta abbondante delle nevi.
Il Sindaco ha pure vivamente protestato al Presidente della Deputazione Provinciale, al Direttore delle Poste ed alla Società degli Autoservizi. Noi vorremmo che anche i comuni della Linea Matera - Stigliano si associassero a questa nostra protesta compiendo così il dovere di salvaguardare gl’interessi delle rispettive popolazioni, cui non deve essere negato quel senso di umano rispetto del quale sono altamente meritevoli.




a Stigliano, nonostante la maggior parte dei contadini ed agricoltori si trovassero sparsi fra le nostre campagne, per il raccolto del grano, tutto il corso di via Cialdini era gremito di gente per assistere al film istruttivo per la coltivazione dei grano secondo i mezzi ed i criteri moderni. Fu uno spettacolo veramente superbo, sia per il soggetto di questo giro di propagande e sia per la disciplina e la precisione con cui le pellicole venivano proiettate.
La macchina della proiezione era alle cure dell’avv. Piancastrelli, rappresentante dell’Opera Nazionale dei Combattenti. Vi fu anche il dottor Francesco Mazzilli, rappresentante la Cattedra Ambulante di Agricoltura di Potenza.
Le films proiettate riguardavano questi tre grandi soggetti:
1. Mussolini.
2. Granicoltura razionale.
3. S. M. il Re e S. E. Mussolini a Castel Porziano.


Nell’ importante centro agricolo di Stigliano, ha iniziato le sue operazioni la Cassa Provinciale di Credito agrario per la Basilicata, che vi ha istituita una propria Agenzia affidandone la, direzione al dott. rag. Michele.,Venezia, già direttore della Banca Cooperativa Ferrandinese. Alla cerimonia inaugurale intervennero il Presidente, il Direttore e il Segretario capo della Cassa provinciale, ospiti del cav. uff. avv. Eugenio Barisano, autorevole componente il Consiglio di Amministrazione della Cassa medesima e Sindaco di Stigliano. In tale qualità egli accolse nella Sede comunale il comm. Padula ed il comm. Indrio, manifestando loro i sensi di gratitudine di quella cittadinanza, che da tempo avvertiva il bisogno di trovarsi a più immediato contatto con l'istituto regionale e di credito agrario, l’unico che potrà trovare sicura aderenza in quell’ambiente agrario.
Al saluto dell’avv, Barisano, sottolineato dalle generali approvazioni degli intervenuti, fra i quali notavansi il Grande Uff. Vincenzo Quaranta, l’on. avv. Nicola Salomone, il comm. Michele Forastiere e tanti altri, rispose il Direttore della Cassa comm. Indrio facendo rilevare come l’apertura della Agenzia della Cassa provinciale a Stigliano, lungi dall’essere uno dei tanti episodi di espansione bancaria, la inquadra nella battaglia economica che tutta la Nazione combatte sotto la guida del Duca.
Il prof. Indrio, dopo aver rilevato e illustrato gli elementi essenziali della battaglia economica, notò che il Direttorio del Fascio di Potenza, chiedendo giorni sono ai grandi Istituti un allargamento di lidi per l’industria e il commercio, niente chiese per l’agricoltura che ha trovato e trova nella Cassa il suo organo finanziatore a buon mercato. Fa la storia della Cassa dal suo nascere ad oggi, dai primi impieghi limitati a lire 10.000 agli attuali 28 milioni che si sono potuti raggiungere grazia al risparmio che oggi ammonta alla cospicua cifra di 25 milioni; e termina esprimendo la fiducia che Stigliano farà dell’ Agenzia della Cassa, ai cui fianchi sorgerà presto la Sezione della Cattedra ambulante, un organo di vera ed efficace propulsione economica.
Quindi ebbe luogo il ricevimento nei locali della nuova Agenzia, già pronti per l'inizio della operazioni ed ove gli intervenuti ebbero modo di compiacersi nel constatare la sobria e decorosa sede dell’istituto. Dopo la benedizione impartita dall’Arciprete, che, con un opportuno discorso volle in nome di Dio augurare alla nuova Agenzia un’attività non minore di quella che in altre importanti zone della provincia esercitano le altre filiali della Cassa provinciale, il presidente comm. avv. Padula portò alla cittadinanza di Stigliano il saluto dei Consiglio di Amministrazione, riaffermando la benefica azione che la Cassa potrà svolgere in quell’ambiente agricolo, giovandosi del diretto contatto con gli agricoltori.
Ai componenti la Commissione di sorveglianza dell’Agenzia di Stigliano sono stati nominati il cav. uff. avv. Eugenio Barisano, il cav. Vincenzo Del Monte ed il Cav. Gennaro Vitale.




a Stigliano, è giunta gradita, mentre più intensi fervevano la propaganda e sottoscrizioni, la visita della Commissione Prefettizia per la propaganda del Prestito del Littonio.
La notizia che a presiedere la Commissione era il cav. Passarelli, consigliere della R. Prefettura di Matera, ha fatto accorrere al Municipio un largo stuolo di cittadini, che ricordano in lui la saggezza ed il tatto squisitamente politico, con cui nel 1920, come R. Commissario, resse le sorti di quest’Amministrazione Comunale.
Le poche, ma sentite parole del cav. Passarelli passarono, come corrente elettrica, da un cittadino all’altro, lasciando sperare fin d’allora, come infatti fu, che anche Stigliano avrebbe avuto, come tutti gli altri paesi, il suo posto d’onore in una manifestazione sì altamente patriottica.
Degna di speciale rilievo è la sottoscrizione fatta dal signor Vincenzo Ciruzzi.


STIGLIANO - da: La Basilicata nel Mondo - 1924-1927

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