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Costituzione e Regolamento Circolo "Salomone" - 1901

SPINOSO


COSTITUZIONE E REGOLAMENTO DEL CIRCOLO OPERAIO DEMOCRATICO INTITOLATO “SALOMONE” IN SPINOSO 14 DICEMBRE 1913

Costituzione

1 - Il circolo “Salomone” e composto di soci attivi, contadini ed artigiani, nativi di Spinoso, quivi domiciliati e all’estero oppure, se di altri paesi, che vi siano ammogliati e domiciliati da più anni. Si fa eccezione solo per il Segretario di esso, per la ragione che per lui si richiedono speciali attitudini, ed il quale, pur essendo socio attivo coi relativi obblighi e doveri e prestando il suo ufficio gratuitamente, potrà essere ammesso e scelto fuori delle due classi prettamente lavoratrici sopra specificate.

I soci attivi assumono l’obbligo di pagare lire una per diritti di entrata una volta tanto per fornimento degli arredi necessari della casa sociale, e centesimi cinquanta di quota in ogni mese di ciascun anno. Essi devono portare con sé almeno una sedia per proprio uso contraddistinta con le particolari iniziali o segni. Essi hanno diritto di partecipare a tutti gli affari amministrativi e alle deliberazioni del Circolo.

I soci onorari, in numero limitato, possono essere di superiore condizione sociale e di altri paesi. Essi non sono tenuti alle contribuzioni pecuniarie e mensili, però non hanno voto deliberativo, quantunque abilitati ad assistere alle sedute del Circolo e a pronunziare dei discorsi per il miglior benessere ed andamento di esso.



2 - Il termine per il quale questo deve esistere si augura e si presume perpetuo.



3 - Il circolo non è, né sarà costituito per azioni; non vi sono capitali e né azionisti; la piccola quota mensile va per le spese correnti necessarie e per qualche piccolo sussidio; non si può far diritto a dividendi a fine anno. In caso quindi di morte di soci, gli eredi non hanno nulla da richiedere al Circolo.



4 - Il carattere e scopo del Circolo è triplice:

a) cercare l’elevamento morale delle dette due classi con l’esercizio di pratiche amministrative interne per prepararsi a quelle della vita pubblica; con l’istruzione mutua della conversazione; con l’afforzarsi come massa a respingere legalmente, profittando del benefico e liberale allargamento del voto, il peso enorme d’ingiustizie secolari, minacce e soprusi di altre classi, fino ad oggi loro imposti e sopportati senza alcuna protesta e reclami; nonché col fissare il prezzo della loro manodopera ed altri vantaggi loro spettanti. Beninteso per questi ultimi le debite condiscendenze e riguardi per l’attuale stato di cose verso i soci attivi ed onorari e famiglie di soci.

b) Far sì che tutti i soci sia attivi che onorari si procurino lavori e si aiutino scambievolmente per quanto loro è possibile, in modo che il Circolo funzioni anche da cooperativa di lavoro tra essi stessi, e che a parità di prezzo, sia per oggetti commerciabili e sia per produzioni ed opere personali, preferiscano il socio.

c) Sovvenire di qualche sussidio la vedova o figli di socio, di cui avvenga il decesso in estrema e notoria miseria, onde questa istituzione si renda benemerita presso la pubblica opinione: ciò però due anni dopo la sua fondazione, non essendo possibile di disporre di alcun fondo prima almeno di tal tempo.



5 - In caso che il Circolo, dopo un certo tempo o per dimissioni o per abbandono di soci, si riduca a non più di venti soci, senza più sostituirli o rinnovarsi con nuovi aderenti, il Presidente ed il Consiglio Direttivo del tempo coi pochi soci rimasti potranno deliberare lo scioglimento di esso, dividendo, dopo pagate le passività, tra quelli viventi, dimissionari o non, il fondo sociale, che si troverà raccolto o disponibile.



6 - Il Circolo funzionerà con un Presidente effettivo, cui potrà aggiungersi un Presidente onorario consultivo, un Vice Presidente, un Consiglio Direttivo, composto di sei soci, con l’Assemblea dei soci, un Segretario, un Tesoriere ed un Portabandiera. Tutte queste cariche sono onorifiche e non dan luogo a stipendio. Avrà anche, se necessario, un bidello o una giornaliera, per la pulizia della sede sociale, a paga. Potrà anche, laddove lo creda indispensabile, avere un Vice Segretario con tutte le facoltà del Segretario in caso di sua assenza.




Regolamento


Ammissione di soci, loro diritti e doveri


Dopo l’attuale ruolo di soci, per la formazione del Circolo, chiunque di seguito, e sempre di dette classi sociali, vuole appartenervi, deve rivolgerne domanda al Presidente e Consiglio Direttivo, i quali la sottoporranno al voto dell’Assemblea col loro parere e dopo aver assunto informazioni sulla condotta del postulante.

I nuovi ammessi pagheranno similmente lire una per diritti di entrata e centesimi cinquanta di quota mensile.

I soci devono assistere alle adunanze, pagare le contribuzioni e multe imposte, esprimere i loro pensieri e proposte in termini concisi e non offensivi verso gli altri soci, rispettare i compagni, osservare il segreto prescritto negli affari del Circolo e tenere buon contegno in pubblico.

Se qualche vertenza avvenisse tra soci, essi devono sottoporla al Presidente per una possibile conciliazione, prima di adire le autorità competenti. In caso d’ingiurie ed offese da parte di altro socio, l’offeso può discuterne in Assemblea, la quale, riconoscendo chi sia in colpa, lo deferirà al Presidente per la comminazione di una multa nei limiti da una a lire cinque, e nei casi gravi anche l’espulsione.

Negli anni in cui avvengono elezioni politiche e amministrative, l’Assemblea si consulterà sui candidati da appoggiare o promuovere.

C’è da aspettarsi che in tali occasioni il Circolo agisca all’unisono, quantunque il voto legalmente e moralmente non si possa vincolare, e con la massima concordia ed unanimità, acciò in quelle politiche affermi la sua forza e prestigio, ed in quelle amministrative possa far riuscire, con la concordia, una grossa sua rappresentanza nel Consiglio Comunale. Essa indicherà con la sua maggioranza i nomi da sostenere e le norme da seguire.

Il socio che terrà un contegno indecoroso nelle adunanze, che pone in berlina il Circolo o vi suscita disordine, sarà dal Presidente del pari punito prima con la censura, di poi con multa da una a lire cinque, e finalmente, in caso di recidiva ed ostinazione, con l’espulsione. Per quest’ultimo caso occorre interpellare ed avere l’adesione dell’Assemblea. È dovere dei soci d’intervenire ai funerali dei compagni o in corpo o con rappresentanza da destinarsi, specialmente se il defunto abbia espresso pria volontà di voler solamente l’esequie civili, salvo se il socio non si trovi impedito altrove od assente. Chi manca a tal dovere andrà soggetto ad una multa speciale di lire 1,25.

In caso di una festa civile o banchetto sociale, sarà nominato un comitato speciale dall’Assemblea per il buon andamento di esso e per le spese da sostenersi.

Ogni socio avrà un certificato comprovante la propria qualità ed un piccolo distintivo alla falda anteriore sinistra della giacca, consistente in una spilla o in due mani intrecciate.


Il Presidente avrà una fascia a tracolla di seta dai colori nazionali.



Letto ed approvato nella seduta preparatoria del 14 dicembre 1913.


Soci fondatori:
MILEO ROCCO DI CARLO
SOLIMANDO GIOVANNI DI MICHELANGIOLO
CAPUTO FRANCESCO FU LUIGI
VETRANO ANTONIO FU FRANCESCO

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